Ecco così il fondo di Anna Beltrame, da la Nazione, sui giochi che interessano le candidature per le prossime amministrative.
Ci permettiamo una piccola nota: ma se invece di pensare ai nomi delle persone si riflettesse un po' di più sulle idee e sui programmi non sarebbe meglio???
MV
Candidati: l’ora delle scelte In mezzo a tante incognite
E’ ARRIVATO il momento delle scelte. Finite le ferie, passato il corteggio, entra nel vivo la stagione del totosindaco. In casa Pd siamo fermi all’inizio di luglio, quando alla festa di Maliseti Romagnoli si disse pronto al bis, se il partito era d’accordo. Il Pd non si è ancora espresso. C’è una scadenza a fine mese: entro il 29 dovrà insediarsi il comitato organizzativo delle primarie e per la stessa data sarà probabilmente convocata l’assemblea provinciale. Il regolamento del Pd prevede che i sindaci e i presidenti della Provincia al primo mandato (come Romagnoli e Logli) debbano comunicare al comitato la loro disponibilità a fare il bis entro il 15 ottobre, senza bisogno di firme in appoggio alla loro candidatura. Eventuali candidature alternative nel partito devono essere presentate entro il 15 dicembre: nel caso di sfidanti di candidati al primo mandato serve l’appoggio ufficiale del 20% dell’assemblea, che a Prato è composta da 205 militanti (per gli aspiranti candidati sindaci alternativi, dal conto vanno sottratti i membri dell’assemblea non eletti in città, quindi la soglia è di una trentina di firme). In alternativa, servono le sottoscrizioni del 5% degli iscritti, ma il tesseramento è appena cominciato e non è chiaro su quale base il calcolo andrebbe eventualmente fatto. Questa è la cornice, tante ancora le incognite. Appare però improbabile che nel Pd si apra una competizione contro il sindaco uscente, nonostante i dubbi e i malumori. «Sono tutti sistemati», direbbe l’opposizione.
NEL PDL è ancora silenzio. E’ probabile che le decisioni vengano prese dopo quelle del Pd e magari dopo la scelta del candidato sindaco di Firenze: se sarà espressione di Forza Italia, è possibile che a Prato tocchi di nuovo ad An e il presidente del partito Maurizio Bettazzi è pronto. Quanto agli azzurri, nelle ultime settimane sono circolati i nomi del coordinatore provinciale Giovanni Luchetti e del capogruppo in Comune Goffredo Borchi. Nei giorni scorsi, però, lo stesso Luchetti ha dichiarato: «Se la cosiddetta ‘società civile’ (associazioni, comitati, gruppi di interesse) volesse tradurre i sentimenti di cambiamento e di malcontento nell’indicazione di candidati sindaco e presidente della provincia che nascano e crescano fuori dai recinti dei partiti, il Pdl sarebbe disponibile a fare un passo indietro». Come dire, siamo pronti a sostenere l’eventuale «Guazzaloca pratese». Ci sarà mai? Intanto, il Pdl sta organizzando per l’11 e il 12 ottobre i suoi stati generali: saranno presentati in quell’occasione i capisaldi del programma elettorale, al quale i vertici di An e Forza Italia hanno già iniziato a lavorare. L’obiettivo è arrivare per la prima volta al ballottaggio e poi chissà. Infine, su Milone e la sua idea di lista civica nel segno della legalità, per ora si accettano scommesse.
an. be.
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