TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 9 settembre 2008

Lettera. Serve un impegno straordinario

Riportiamo la lettera, apparsa sul Tirreno, di una cittadina pratese abitante nel centro storico.
Non entriamo nel merito di tutto, ma ci preme sottolineare un punto a nostro parere fondamentale: il degrado di un territorio non si risolve "emigrando" (la signora cita le parole del presidente dell'Unione Industriali pratese), ma riappropriandosene.
Il punto centrale, ovviamente, rimane poi il "come"... E su questo possiamo confrontarci...
MV


Serve un impegno straordinario per risollevare il centro storico

Sono una cittadina pratese, figlia e nipote di commercianti che negli anni d’oro hanno rappresentato un pezzo di storia di questa città. Amo la mia città, e per questo negli ultimi anni ho deciso di ritornare a vivere nel centro storico, convinta che i problemi di degrado denunciati anche dal presidente dell’Unione industriale si risolvano non emigrando, ma riappropriandosi di un territorio che, se abbandonato, finisce col passar di mano e perdere definitivamente la sua identità. Ed è agli imprenditori, ai proprietari di immobili (di capannoni, ma anche di negozi ed appartamenti) che mi rivolgo; ma anche a certi politici che urlano dalle pagine dei giornali la loro indignazione contro chi non risolve i problemi di degrado, pur riempiendosi le tasche con i soldi degli orientali, dando la sensazione di non amare nei fatti la propria città, ma di voler semplicemente speculare sulle difficoltà che loro stessi contribuiscono a produrre. All’amministrazione, che pure in questi ultimi tempi ha dimostrato grande impegno nella battaglia contro la illegalità, non risparmio le mie critiche: per la mancata riqualificazione di una piazza importante come San Domenico, perché è noto che una riqualificazione urbana accompagna sempre un processo di riqualificazione economico e sociale (e in questo senso ho visto con favore la realizzazione dei marciapiedi in pietra nella mia strada).
Chiedo inoltre all’amministrazione un impegno straordinario per risollevare l’immagine del centro storico, a partire dalla dotazione di strumenti che impediscano l’apertura (e di conseguenza impongano la chiusura) di attività commerciali o di esercizi che non rispondano ai requisiti di decoro che debbano necessariamente essere previsti all’interno di un centro storico bello come il nostro.
Allo stesso tempo ritengo utile aumentare il numero di telecamere che disincentivino comportamenti incivili o criminosi. Ai giornali una preghiera di pubblicare integralmente la mia lettera, perché sono sicura che il mio pensiero rappresenti il pensiero di molti cittadini pratesi.
Daniela Bresci

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