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La mer, la fin...

giovedì 18 settembre 2008

Pistoia. Verso l'Ato unica dei rifiuti.


NUOVO ATO DEI RIFIUTI PISTOIA PRATO FIRENZE
La faccenda nuovo ATO è facilmente inquadrabile con la parola OBBEDITE.

Infatti nonostante ci siano state delle commissioni a riguardo e dovrà essere approvato in consiglio comunale, qualora non venisse approvato, o venisse anche solo previsto un’emendamento, una leggera modifica, dal comune di Pistoia o da uno dei 73 comuni coinvolti la regione toscana se ne frega e commissaria l’ATO approvando lo statuto già previsto.

Possiamo o applaudire o stare zitti; oltre a tale metodo diciamo a dir poco autoritario ( ma è un eufemismo.

L’ATO esautorerà entro pochi anni i consigli comunali delle scelta del criterio della TIA ( pagheremo una TIA unica da Firenze all’Abetone, da Prato a Fiesole, etc).

L’ATO deciderà l’intera impiantistica senza sentire i consigli comunali, quindi potrà decidere se fare inceneritori, quanti farli, se chiuderli ( credo proprio non lo farà..), dove posizionarli e così via ed il consiglio comunale non potrà dire nulla.

Deciderà senza sentire i consigli comunali chi sarà il nuovo gestore del servizio; l’ATO sarà composto dai sindaci dei 73 comuni ( o chi per loro) e sarà calcolato il peso-quota di ogni comune all’interno in base ai rifiuti prodotti (45% chi più ne fa più ha peso...), la raccolta differenziata ( 25%) e la presenza di impianti sul territorio ( 30%).

In poche parole Pistoia comune conta il 5,60%; Firenze da sola 25%; Firenze e Provincia 52% (oltre all’empolese che è sempre provincia di Firenze ma che era nell’ATO con noi). Come al solito si allontana il servizio verso organismi sempre più lontani, verso organi che la gente non conosce e non sa dove protestare.
Unica cosa positiva è chiaramente una razionalizzazione del ciclo dei rifiuti in cui, almeno tecnicamente, dovrebbero diminuire la richiesta di ogni singolo ATO di costruire impiantistica nel loro territorio.

La posizione che terremo di conseguenza in consiglio comunale è quella di un voto o contrario o di un’astensione, ma sicuramente non un voto favorevole poichè sebbene il modello sia condivisibile, non è pensabile l’utilizzo di un metodo del genere nonchè l’affidamento di poteri così vasti e così poco democratici ad un organo del genere ( speriamo di non essere soli, perchè in commissione anche rifondazione faceva fuoco e fiamme, ma poi alla fine vota sempre come PD comanda, speriamo di sbagliarci..)

LORENZO LOMBARDI
CONSIGLIERE COMUNALE VERDI ARCOBALENO SU PISTOIA PRESIDENTE COMMISSIONE AMBIENTE

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