Vi ricordate di Recoplast, l'azienda che si occupa del riciclo di vetro, plastica, e latta che ha la sua sede ad Agliana? Più volte abbiamo parlato del suo ruolo strategico sul nostro territorio e parallelamente della sua insanabile crisi finanziaria che la sta portando inesorabilmente verso la chiusura se nessuno interverrà con qualche proposta concreta.
Quasi in sordina, mentre le fanfare giornalistiche cominciano a trattare il tema della pandemia influenzale e della campagna di vaccinazione, è uscita la notizia che finalmente Asm si è fatta avanti nei confronti della società di Agliana, ma non per rilevare l'impresa, bensì per affittarne una cospicua parte.
La porzione in gestione di Asm verrebbe così salvata dallo stato attuale di liquidazione ma a causa della riduzione dell'attività se ne andrebbe a casa un terzo dei 44 dipendenti.
Un paradosso, dicono i sindacati, che in questo periodo perdano il lavoro operai qualificati del settore del riciclo. Ed è vero, è pazzesco.
Ma in attesa di saperne di più ci interesserebbe anche sapere qualcosa del piano industriale e di come si intende riorganizzare l'azienda che ha bisogno, tra l'altro, di sostanziali ammodernamenti dei macchinari (operazione insostenibile per la vecchia proprietà).
Comunque siano state pensate le cose, vorremmo che si considerasse sempre come prioritario l'interesse collettivo. E l'interesse collettivo è adesso soprattutto quello di realizzare sul nostro territorio una filiera del riciclo che sia in grado di sostenere l'aumento progressivo delle percentuali di differenziata e di garantire affidabilità del servizio.
Proprio per questo, quella quindicina di dipendenti in esubero può comunque essere integrata per migliorare il processo di lavoro e aumentare il servizio.
Per MV
la zia Alma
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