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La mer, la fin...

mercoledì 22 aprile 2009

Archeoambiente. Inaccettabili le dichiarazioni della Soprintendenza

Con il presente comunicato stampa, il Comitato Città Etrusca sul Bisenzio intende informare della propria contrarietà alle decisioni del Sovrintendente ai Beni Archeologici della Toscana, in merito alla copertura con uno spesso strato di sabbia dei resti archeologici di Gonfienti. Con questa decisione continua lo stillicidio di azioni incresciose ed indecenti che da sempre caratterizzano la gestione del sito. E’ oltretutto insopportabile ritrovare come un distaccamento del Ministero dei Beni Culturali si adoperi in operazioni pubblicitarie per la Società Interporto, continuando a porre quest’ultimo sotto una luce di mecenate della città etrusca, che finanzia la ripulitura dell’area e mette a disposizione i propri locali per la sistemazione dei reperti. Deve essere chiarito una volta per tutte che parti della città etrusca, come l’antica strada decumano, dichiarata reperto nel 2006, giacciono oggi sotto le fondazioni dei capannoni dell’Iterporto e che tutto questo è avvenuto con il nulla-osta della Dott.ssa Poggesi. Abbiamo già detto più volte, e lo torniamo a dire, che tutto questo è inaccettabile, come è assolutamente inaccettabile tutta politica d’ufficio che la Sovrintendenza attua nel proprio ambito di competenza. E’ inaccettabile come le consuete pratiche di archeologia preventiva e bonifica archeologia, facciano sì che i siti archeologici vengano velocemente rastrellati, prelevati quei reperti che possono essere recuperati e ridotti ad uno stato di morte del proprio significato, anche per carenze di studi ed approfondimenti.

A questo proposito, è doveroso un riferimento anche alla vicenda dei recenti scavi in Piazza del Duomo che hanno portato alla luce i resti di un antica casa torre e di cui non rimarrà altro che una “targhetta” e qualche coccio esposto chissà dove.

Tutto questo mentre soltanto fra gli appassionati di storia locale, il ritrovamento di quel breve tratto di mura, ha dato impulso a tutta una discussione sulla nascita della piazza e se proprio queste mura fossero resti di una delle case delle antica famiglia dei Tignosi, discendenti di Toringo di Guinito, che, come noto dalla letteratura, fu abbattuta nel Trecento per allargare la piazza dell’allora pieve di Santo Stefano, oggi Duomo.

Dal momento che molti ritrovamenti avvengono durante la realizzazione di opere edilizie o infrastrutturali, è inaccettabile che si debba frequentemente registrare come i tempi di queste operazioni, in buona sostanza, finiscano per essere allineati alle esigenze di cantiere delle opere che ne hanno causato il rinvenimento.

Senza voler sminuire l’importanza dei reperti, occorre rimarcare che l’emergere del loro pieno significato, può passare soltanto attraverso il pieno recupero del sito, con un progetto serio di ricontestualizzazione del tutto.

A questi fini, l’allestimento dei reperti in sale espositive, pur nella sua positività, appare essere sicuramente limitato senza un recupero del sito, che non può certo avvenire con un ulteriore copertura con strati di sabbia.

E’ per questo che iniziative che potrebbero anche non essere giudicate con negatività, come la pubblicazione della Carta Archeologica della Provincia di Prato, non possono che essere accolte con forte dissenso: al di là di disporre o meno di questa carta, è impellente recuperare quei beni archeologici di cui oggi, si potrebbe semmai dire, che oggi possediamo “sulla carta”.

Non è infatti con una carta che si tutelano e si valorizzano i beni archeologici, ed è per questo che le dichiarazioni della Dott.ssa Poggesi, secondo cui l’esistenza di un simile documento in passato avrebbe permesso di evitare l’attuale stato di fatto del sito di Gonfienti, vengono dal Comitato ritenute indegne di qualsiasi commento.

E' invece gradita l'occasione per invitare tutti i candidati sindaco, impegnati nelle prossime eleezioni amministartive comunali, ad esprimere la propria opinione sul punto, precisando, in concreto, come nell'eventualità di una loro futura attività di governo intendano affrontare il problema di dare il necessario impulso alla valorizzazione del sito archeologico di Gonfienti.

Francesco Fedi

Comitato Città Etrusca sul Bisenzio

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