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La mer, la fin...

giovedì 30 aprile 2009

Prato verso le amministrative. Cennincina e i fondi europei

Se Cennincina, prima di sparare cifre a caso, avesse dato un'occhiata anche al sito del Comune, avrebbe scoperto che i fondi europei vengono richiesti eccome, ma su progetti sbagliati... Vedi il caso della tramvia.
Certo, non avranno richiesto altri tipi di fondi, ma il problema principale di Prato e provincia non è, appunto, la quantità di soldi che arriva o meno dall'Unione, ma come questi vengono investiti, su quali progetti, in che direzione.
Cennincina ha perso, veramente, una grande occasione...
MV

da la Nazione del 30/04/09
‘Comune: zero richieste per i fondi europei’
Cenni:‘Quante opportunità perdute’
«PRATO negli ultimi sei anni non ha presentato nemmeno un progetto per accedere ai fondi europei messi a disposizione diretta dei Comuni». Lo ha detto ieri l’europarlamentare uscente di An - Pdl e ora di nuovo candidata Roberta Angelilli, in visita al comitato elettorale del candidato sindaco Roberto Cenni. «Ho presentato un’interrogazione proprio per conoscere i dati ufficiali sulle risorse assegnate ai Comuni e le richieste di finanziamento: il bilancio di Prato è scoraggiante, è pari a zero».

«NELLA LISTA dei fondi assegnati — ha aggiunto lo stesso Cenni — figura un Comune veneto, che ha ottenuto oltre un milione di euro per un progetto per la depurazione e il riuso delle acque utilizzate nel ciclo tessile. Un progetto considerato innovativo, che Prato ha avviato da trent’anni. E’ un vero peccato, tanto più vista la crisi del distretto e le difficoltà finanziarie degli enti locali, non aver approfittato di opportunità di finanziamento così importanti. Se sarò eletto in giunta assegnerò senz’altro una delega ai rapporti con l’Unione europea: le occasioni per ottenere fondi ci sono, bisogna conoscerle, lavorarci sopra. Quanto alle idee, quelle a Prato non mancano di certo: il Comune potrebbe far propri progetti che arrivano dalla società civile, anche in settori come il sociale o la cultura».

E’ STATA Angelilli a illustrare qualche esempio dei fondi perduti. A partire dal bando europeo che prevede finanziamenti per progetti in campo ambientale, grazie al quale altri Comuni hanno ottenuto contributi compresi fra i 300mila euro e il milione. Ma ci sono state anche opportunità nell’ambito della protezione civile (finanziamenti fra i 250mila e i 400mila euro), dello sviluppo di energie intelligenti (fra i 300mila e i 900mila euro), della cultura (fra i 250mila e 300mila euro), della formazione professionale (fra i 200mila e gli 800mila euro), del sociale (fra i 70mila e i 150mila euro), della sanità (fra i 400mila e gli 800mila euro). «Le possibilità ci sono state e ci saranno — ha concluso l’europarlamentare —, basta darsi da fare, avere buone idee, mettere in moto relazioni. Cenni che è un imprenditore sa benissimo che non ci si può fermare, che si devono aggredire le opportunità. In caso di elezione, lui lo farà senz’altro e io sono a disposizione, per quanto mi sarà possibile aiutare questa città».

INFINE, ieri in serata il Comune ha fatto sapere con una nota che «ammontano a più di 80 milioni di euro i contributi che, a vario titolo, sono piovuti a Prato dall’Unione europea al 31 dicembre 2008». In particolare per infrastrutture e aiuti su un totale di investimenti di 232 milioni di euro i contributi sono stati 78 milioni, a cui vanno aggiunti i contributi per la cosidetta “ingegneria finanziaria” (fidi o altri contrbuti), con 3,7 milioni provenienti dall’Unione europea su una fetta di risorse attivate di 13 milioni. Sono arrivati, ma evidentemente non attraverso i bandi a cui il Comune può avere accesso diretto: in quelle liste Prato non c’è; Firenze, ad esempio, sì.
an. be.

da la Nazione del 30/04/09
Cenni accusa il Comune: soldi persi

«C’erano fondi europei disponibili, non sono stati neppure chiesti»

Tra 1,6 e 3,5 milioni Sono i dati forniti dall’europarlamentare Roberta Angelilli

PRATO. Il Comune ha perso il treno dei fondi comunitari europei, non perchè lo abbia rincorso con poca determinazione o con mezzi inadeguati, ma perché non ha neppure provato a prenderlo. La corsa non è stata neppure tentata, rinunciando a una cifra complessiva che oscilla tra 1 milione e 600mila euro e 3 milioni e 500mila euro. E’ l’accusa che il candidato sindaco per il Pdl Roberto Cenni muove all’amministrazione comunale, con alla mano i dati forniti dall’europarlamentare Roberta Angelilli.
Sono dati ufficiali ottenuti dall’europarlamentare, in lizza per la quarta candidatura, tramite interrogazioni alla Commissione europea.
Si parla di fondi comunitari relativi ai più disparati programmi rispetto ai quali Prato avrebbe potuto avere accesso diretto, senza il tramite della Regione, presentando dei progetti. Progetti che hanno ovviamente più o meno possibilità di successo in base al loro livello di innovazione. «Paesi come la Spagna e il Portogallo hanno ottenuto finanziamenti consistenti in questo modo - commenta Cenni - Prato ha invece perso un’occasione. Eppure la società civile, le associazioni, se interpellate, sono in grado di presentare progetti, anche validi. Noi vogliamo andare in questa direzione, rimboccarci le maniche, aggredire le opportunità che ci offre anche il circuito europeo». Opportunità non solo finanziarie, precisa Angelilli, ma fatte anche di partecipazione a una rete di contatti e idee che possono tradursi comunque in vantaggi economici.
L’europarlamenteare ieri mattina ha elencato e illustrato una carrellata di programmi per i quali il Comune non ha presentato alcuna proposta e conseguentemente non ha ottenuto nessun finanziamento, sulla base di una ricerca che affronta un arco temporale di cinque anni.
Si comincia con il programma “Life Plus”, di protezione ambientale e tutela del territorio, che valeva finanziamenti dai 300mila a un milione e 100mila euro. Occasione, questa, che ha invece colto il comprensorio dei colli Euganei, presentando un progetto per il riciclo dell’acqua (già applicato a Prato, tra l’altro, da molti anni) che ha fruttato un milione e 59mila euro.
Sempre nell’ambito del settore ambiente e territorio, faceva parte il programma “Strumento finanziario per la protezione civile”, nel solco della prevenzione e della protezione dell’ambiente e dei beni, compreso il patrimonio culturale. Stavolta i finanziamenti spaziavano dai 250mila ai 400mila euro.
Dai 350.000 ai 900.000 euro, invece, oscillavano i fondi del programma “Energia Intelligente-Europa”, per il risparmio energetico e la promozione dell’efficienza energetica, passando per le energie rinnovabili e dunque dalla diversificazione energetica. Più contenuti i finanziamenti del programma “Cultura 2007”, dai 250 ai 300mila euro, per la promozione e valorizzazione dei beni artistici.
Angelilli cita fra le opportunità mancate dal Comune anche il programma “Apprendimento permanente”, per la promozione professionale (200-800mila euro), e “Daphne II”, per combattere la violenza contro i bambini, i giovani, le donne e proteggere le vittime e i gruppi a rischio (70-150mila euro). L’ultimo capitolo riguarda la sanità pubblica, con il programma che porta l’omonima definizione, per la protezione della salute e il miglioramento della sanità pubblica, per una possibilità di finanziamenti fino a 500mila euro.
Melania Mannelli

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