TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 25 aprile 2009

Prato verso le amministrative. Marco Wong per Sinistra e Libertà

Abbiamo avuto modo di conoscere, seppur di passaggio, Marco Wong - che ufficializza la sua candidatura per Sinistra e Libertà a Prato - e ci è sembrato una persona in gamba, con una forte passione per il tema dell'integrazione della comunità cinese (anche con la sua attività in Associna).
Certo, sapere che solo Sinistra e Libertà gli ha dato la possibilità di candidarsi vuol dire due cose: che si è proposto ad altri partiti (e sarebbe interessante sapere quali) e che questi non lo hanno accettato, forse per timore di mettere in lista un rappresentante di una delle più grosse "cause del contendere" nella prossima campagna elettorale.
Sia come sia, facciamo a Marco Wong un grosso "in bocca al lupo"...
MV

da il Tirreno del 25/04/09
Si candida anche l’ingegner Wong

In lista con Sinistra e Libertà il professionista cinese venuto da Roma

«Sono stati gli unici a darmi disponibilità Ho tante idee sull’integrazione»

PRATO. La tentazione di candidarsi ce l’aveva da un po’ di tempo, finchè non ha trovato la mano tesa di Sinistra e Libertà che, con una mossa significativa, ha deciso di schierare nelle sue liste un cittadino dagli occhi a mandorla. A portare un colpo di scena nella politica pratese è la decisione di Marco Wong, in tasca una cittadinanza italiana e una laurea in ingegneria, di correre per il Comune alle prossime amministrative di Prato. E sarà una doppia sfida, non solo perché la candidatura di un cinese rappresenta una seminovità per Prato (nel 2004 un altro cinese si presentò nella lista verde), ma anche perché il signor Wong arriva da Roma.
Il linguaggio della politica lo mastica da tempo: nella capitale questo genio delle telecomunicazioni - è vicepresidente della filiale italiana di Huawei Technologies - è stato tra i fondatori del Pd nazionale (ma non ha più la tessera) ed è attivamente impegnato nell’integrazione della sua comunità in qualità di presidente onorario di Associna. Quella di candidarsi a Prato rappresenta però un’iniziativa personale, priva di qualsiasi aggancio col mondo dell’associazionismo dagli occhi a mandorla. Una decisione maturata con calma, dopo una serie di colloqui con alcuni esponenti della formazione che, al suo interno, raduna vendoliani, Sinistra democratica, Psi e Verdi. Ma perchè strizzare l’occhio proprio a Sinistra e Libertà? «Sono stati gli unici a darmi la loro disponibilità per quello che vuole essere soprattutto un gesto simbolico per il processo d’integrazione a Prato», spiega Marco Wong. Lungi da lui qualsiasi ambizione politica, insomma, anche se non nasconde di richiamarsi all’esperienza del Comune di Campi Bisenzio, dove siede in giunta un’assessore donna di nazionalità cinese. «Ammetto di essermi ispirato all’esempio di Campi. Certo sarebbe prematuro ripetere lo stesso tipo di percorso a Prato, ma di sicuro oggi serve un segnale forte per dare rappresentatività a una fetta importante della popolazione pratese, quella composta dai cinesi». Circa un centinaio quelli che potranno affacciarsi all’urna il 6 e 7 giugno prossimi, tutti per lo più di seconda generazione. «L’idea iniziale - spiega Marco Wong - era quella di candidare uno di loro, ma non era facile chiedere a un giovane di impegnarsi politicamente. Per questo mi sono fatto avanti in prima persona, dal momento che la realtà di Prato la conosco abbastanza bene». Chissà se l’ingegnere cinese dall’accento italiano praticamente perfetto riuscirà a strappare qualche voto in consiglio comunale: di sicuro la sua scelta suonerà come una provocazione a tutti gli effetti. «Servirà a porre attenzione sul problema della partecipazione e della rappresentatività a livello istituzionale che, al contrario di quanto si possa pensare, è molto sentito da buona parte della comunitù cinese».
Del resto Marco Wong, che ha parenti in città, è sempre stato un attento studioso delle comunità cinesi di tutta Italia. Per questo ha le idee chiare sul valore che potrà apportare al dibattito sull’immigrazione in città. «Sarà sicuramente un contributo d’idee - puntualizza Wong - con nuovi progetti volti, ad esempio, all’integrazione economica. Mi piacerebbe organizzare un forum per spiegare alle ditte cinesi come funziona la macchina istituzionale italiana. C’è molto da lavorare ancora sul terreno dell’infomazione e della comunicazione».
Maria Lardara

2 commenti:

Marco Wong ha detto...

grazie per l'augurio e crepi il lupo!

Anonimo ha detto...

Complimenti davvero!