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La mer, la fin...

domenica 26 aprile 2009

Prato verso le amministrative. L'agenda dell'Unione Industriali

"Una Prato a misura d'impresa"...
In realtà, è quello che l'Unione Industriali ha sempre ottenuto, dallo sviluppo dei macrolotti all'Interporto: Prato è stata piegata alla volontà dei grandi gruppi e delle grandi famiglie, e ora si chiede di continuare nella stessa strada che, evidentemente, sta mostrando tutti i suoi limiti.
Ecco allora gli investimenti "infrastrutturali", come l'inceneritore, la "fiscalità agevolata", e via dicendo... Ma siamo veramente curiosi di sapere cosa l'Unione sarebbe in grado di dare, in cambio, alla città: per il momento, di questa politica ne vediamo gli effetti devastanti, come la delocalizzazione, la speculazione edilizia, i rischi per la salute dei cittadini (con l'inceneritore, e pure l'aeroporto).
A Prato è stata creata ricchezza, in termini meramente monetari, scambiandola per "benessere", e dando l'illusione di essere eternamente in grado di redistribuirla alla città: oggi si avverte tutto il malessere, e non si vede nemmeno più ricchezza, e nemmeno una vera strategia per il domani.
MV

da la Nazione del 26/04/09
Abbattere la fiscalità locale Ora investimenti infrastrutturali

Unione Industriale: piano su emergenza e strategie
NEL DOSSIER che l’Unione Industriale ha presentato ai principali candidati delle prossime elezioni comunali si guarda al passato (poche le cose fatte, molte quelle non fatte, secondo l’Uip) e soprattutto al futuro. Per dare fiato alle prospettive, l’Uip pensa ad un «doppio binario» di intervento: da una parte aggredire l’emergenza; dall’altra costruire le stretegie per il domani del distretto.
Emergenza - Si chiedono misure urgenti per contenere i costi delle imprese. E in particolare la gestione straordinaria, per l’intero quinquennio 2009-2014, di tariffe e addizionali di pertinenza degli enti locali al fine di «dimostrare concretamente la vicinanza alle imprese». Nei dettagli l’Uip chiede per la Tia «la non applicabilità alle aree di magazzino e deposito; l’esenzione o riduzione per le imprese con attività nulla o esigua perché in sistuazioni di crisi»; per la tariffa di fognatura «l’allineamento alla media nazionale»; per l’Ici sugli immobili produttivi «il blocco per l’intero quinquennio». E l’Uip chiede anche rigore e severità: «Il contenimento della fiscalità è più facile se tutti vi sono realmente soggetti. Sono necessarie la vigilanza e le sanzioni per le inadempienze soprattutto se gravi e protratte».
Strategie - Obiettivo per «una Prato a misura di impresa» creare le condizioni e promuovere il territorio attraverso investimenti infrastrutturali e interventi di semplificazione».

IN PARTICOLARE «realizzare infrastrutture prioritarie come la fignatura separata con affidamento a privati, termovalorizzatore, collegamento con l’Alta velocità». E ancora «una fiscalità egevolata per nuovi insediamenti e nuove imprese; interventi di semplificazione, snellimento e sburocratizzazione». L’Uip accende i riflettori anche sugli interventi per il credito e la patrimonializzazione delle imprese», la formazione su misura per il distretto con il «Buzzi» protagonista e la «concentrazione del supporto cittadino all’università verso gli indirizzi di più diretto interesse locale». Necessario per ipotizzare un futuro tessile del territorio «far crescere la cultura dell’innovazione nelle imprese proponendola come metodo di lavoro continuativo e strutturale». In dettaglio si punta alla «promozione del trasferimento tecnologico facendo di Prato un hub del meglio della ricerca europea del tessile» e alla «formazione, aggiornamento ed immissione finanziata nelle aziende di tutti i settori di mediatori tecnologici, attingendo al bacino di neolaureati in discipline scientifiche ed economiche».

E sull’aeroporto si cambi rotta: decidere
CINQUE soluzioni diverse per lo sviluppo dell’aeroporto ’Vespucci’.
Le potenziali soluzioni individuate ipotizzano vari gradi di inclinazione della pista rispetto all’autostrada, all’abitato di Sesto Fiorentino ed al polo universitario, ed anche, in funzione dell’orientamento, diverse possibilità di allungamento. L’assessore Conti ha già manifestato un preferenza di massima per una pista allungata fino a 2000 metri e parallela al polo scientifico, ma ha comunque annunciato che sarà effettuata una valutazione ambientale strategica su tutte le opzioni possibili, così da individuare quella che garantisca le migliori compatibilità con il territorio.
Ora l’Unione industriale pratese plaude al fatto che dopo tanto attendere «si stia ragionando fattivamente, ed era l’ora, sull’allungamento della pista». Va dato merito, dice l’Uip, alla società di gestione dell’aeroporto di aver elaborato opzioni diverse e tutte attendibili, così da dare modo alle istituzioni preposte di scegliere fra un ventaglio articolato di possibilità. «L’importante è ora che la Vas si faccia e si faccia rapidamente, perché in passato si è perso troppo tempo: come Unione Industriale Pratese abbiamo sempre considerato lo sviluppo dello scalo fiorentino strategico per l’intera area metropolitana e quindi anche per Prato».

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