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La mer, la fin...

lunedì 27 aprile 2009

Prato. Cultura: i disagi per le biblioteche

Ritorniamo, grazie all'articolo pubblicato da il Tirreno, sulle situazioni di disagio connesse alla prolungata chiusura della biblioteca Lazzerini... Con tanti complimenti all'amministrazione che, nelle vesti dell'assessore alla cultura e dell'assessore ai lavori pubblici, aveva garantito la riapertura della struttura entro la primavera, e che si è ben guardata, fino all'ultima data utile, dal rendere pubblica la notizia dello slittamento dei lavori, nonostante per ben due volte (febbraio e marzo) il nostro gruppo avesse chiesto pubblicamente chiarimenti in merito!
MV

da il Tirreno del 27/04/09
Lazzerini fuori uso, studenti in crisi

Sale lettura affollate in piazza Ciardi e difficoltà a trovare i testi
Penalizzati anche gli studenti delle scuole superiori e gli alunni delle primaria del centro storico

PRATO. La nuova biblioteca Lazzerini nella veste di “fabbrica della cultura” - nella rinnovata sede dell’ex Campolmi - si fa attendere ed ecco arrivare tra le fila degli utenti lamentele e disagi. A quanto pare, l’ampliamento dell’orario di apertura nelle biblioteche decentrate, non è riuscito a sopperire ai numerosi servizi non attivi a causa del trasferimento. Le sale di lettura del polo universitario di piazza Ciardi sono sempre affollate, come quelle della Roncioniana, anche se i posti disponibili in questo caso sono solo dieci e la biblioteca non fa orario continuato.
Pochi invece i cittadini che hanno approfittato degli spazi della biblioteca del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, eccezionalmente riaperti al pubblico generico in occasione dei lavori alla Lazzerini. «Abbiamo notato solo quattro o cinque utenti in più nella biblioteca - fanno sapere dal Centro Pecci - da quando abbiamo riaperto le sale al pubblico generico per agevolare il trasferimento della Lazzerini. A causa della mancanza di personale le nostre sale sono aperte in orario ridotto e magari per gli utenti non è comodo venire solo per qualche ora».
Ma se gli studenti universitari, abituati a frequentare gli spazi di via del Ceppo Vecchio - un po’ per studio e un per ritrovo - hanno optato per le biblioteche universitarie; più penalizzati sono stati gli studenti delle scuole superiori, costretti a cercarsi un altro spazio dove studiare, dal momento che gli istituti, fuori dall’ orario delle lezioni, non sono aperti al pubblico. Alle questioni logistiche si aggiunge poi la temporanea sospensione del servizio prestiti di libri, film e testi specializzati, tra cui quelli in lingua cinese, di cui la Lazzerini è l’unica in città ad essere fornita. «La temporanea chiusura della biblioteca in effetti dei disagi li ha creati - spiega una maestra della materna Villa Charitas. Noi insegnanti del centro storico eravamo abituate a portare spesso i bambini alla Lazzerini per i laboratori, ma anche per prendere i libri in prestito, visto che la parte dedicata alla letteratura dell’infanzia e ai libri illustrati è ben fornita. Gli adulti si sono spostati per il prestito nelle decentrate ma i bambini hanno perso una bella possibilità...».
«Da quanto vengo a Prato per lavoro - spiega Marisa Pedrana, esperta della formazione degli insegnanti nell’ambito di L2 per l’Università degli Studi di Venezia - frequento molto la Lazzerini sia per scopi personali che per lavoro. Mi sono rivolta al servizio prestiti e alla consultazione dei cataloghi in particolare per i testi in lingua cinese. Prato, data anche la presenza di una numerosa comunità cinese, è una delle poche biblioteche ad essere in possesso di testi di questo tipo. In più anche alcune delle insegnanti, che si stanno abilitando all’insegnamento dell’italiano come lingua seconda, stanno incontrando difficoltà a reperire i testi. Le biblioteche decentrare non hanno un catalogo ugualmente ben fornito».
«La biblioteca del polo universitario di Prato in questi mesi è stata presa d’assalto - aggiunge invece Luca Salvati, studente del Progeas. Non sempre si trova posto in sala lettura, anche se nelle ore di buco tra una lezione e un’altra restare a studiare in sede fa comodo, sotto esame bisogna sfruttare ogni minuto. Qualche studente si è rivolto altrove, alla biblioteca delle scuole Lippi per esempio, rinnovata lo scorso anno oppure alla biblioteca di Montemurlo. Certo è più scomodo, bisogna prendere i mezzi per spostarsi». «In particolare noi ragazzi del Progeas - conclude Luca - abbiamo avuto problemi con la sospensione del prestito dei film.
In alcuni casi abbiamo dovuto organizzare proiezioni di gruppo in facoltà perché non riuscivamo a trovare i film altrove. Ci siamo sempre appoggiati alla Lazzerini fino ad oggi».
Nonostante le misure pensate in vista del trasferimento (la proroga della restituzione di tutti i volumi in prestito al 31 gennaio 2009; l’ampliamento degli orari di apertura nelle biblioteche decentrare e servizi di orientamento) una fetta di utenti - senza dubbio in termini di reperibilità dei testi, posti in sala lettura e flessibilità di orari - sembra comunque essere stata penalizzata dalla temporanea chiusura della biblioteca. L’ apertura della nuova sede intanto si allontana. A causa dell’ annullamento dell’appalto per la fornitura delle luci, la nuova biblioteca all’interno dell’ex cimatoria Campolmi non sarà inaugurata prima del prossimo autunno.
Miriam Monteleone

Biblioteche le soluzioni alternative
PRATO. Se sul fronte prestiti la Lazzerini, temporaneamente chiusa al pubblico, può contare fino ad un certo punto sulle biblioteche decentrate - rispetto al catalogo disponibile in via del Ceppo Vecchio gli altri archivi hanno meno risorse in termini documentazione e testi da consultare - almeno per quanto riguarda gli spazi di lettura aperti al pubblico, la situazione sembra più rosea. Le biblioteche decentrate della Circoscrizione Nord e Ovest da quando la Lazzerini è chiusa al pubblico sono aperte anche il sabato pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 18.30. Gli utenti possono utilizzare gli spazi per lo studio e le postazioni di navigazione internet e prendere in prestito i libri e i multimediali che appartengono al patrimonio delle due biblioteche. Inoltre, grazie alla cooperazione fra le biblioteche del Sistema bibliotecario provinciale, alcune biblioteche della città stanno sostenendo l’utenza della Lazzeriniana, garantendo l’ accoglienza di un pubblico non specialista nelle proprie sale di lettura. Presso la biblioteca Roncioniana in piazza San Francesco sono infatti disponibili dieci posti al giorno in più e trenta alla biblioteca Arti visive del Centro per l’arte contemporanea Pecci. Le altre biblioteche di quartiere effettuano invece normale orario di apertura.
M.M.

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