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La mer, la fin...

venerdì 24 aprile 2009

Prato verso le amministrative. Rifondazione presenta i suoi candidati

In grosso in "bocca al lupo" a Paolo Paoletti, con il quale abbiamo condiviso molti percorsi, negli ultimi mesi.
MV

da la Nazione del 24/04/09
Rifondazione candida Paoletti e un operaio Fidias

UN ARCHITETTO e un operaio tessile. Rifondazione comunista, insieme all’associazione Per la sinistra, ha sciolto i dubbi sui candidati alle prossime elezioni amministrative: si tratta di Paolo Paoletti (membro dei 38-1 e della stessa associazione per la sinistra) e di Calogero Messina, operaio tessile. Il professionista correrà per il Comune, mentre Messina è stato candidato per la Provincia.
«La nostra è una scommessa per la città — sottolineano proprio da Rifondazione — Paoletti, in particolare, è molto critico rispetto alle politiche del Pd nel campo dell’urbanistica, dove i democratici stanno facendo cose mostruose». Messina, 48 anni, sposato con figli, operaio tessile della rifinizione Fidias e delegato sindacale Cgil, secondo Rifondazione «vuole rappresentare invece la voce di tutto il distretto tessile. Finalmente — aggiungono dal partito — parlerà della crisi qualcuno che la vive tutti i giorni sulla propria fatica quotidiana. Attualmente è l’unico portavoce del distretto tessile nei ruoli chiave, la sua scelta è in netta contraddizione con quella dei professionisti della politica».

INTANTO è entrata nel vivo anche la campagna elettorale del candidato sindaco della Sinistra RossoVerde, cioé Renzo Bellandi. Alla serata promossa da «La Fabbrica del futuro», Bellandi ha ribadito la sua volontà di fare di «Prato un laboratorio per tutta l’Italia sulla partecipazione» e di creare «un ufficio tecnico con funzionari super partes che dia informazioni e valuti le proposte dei cittadini». Poi ancora: «Se abbiamo 44 comitati evidentemente qualche problema la città ce l’ha. Il fallimento dell’ultima amministrazione sta nel non aver ascoltato i cittadini».

da il Tirreno del 24/04/09
Paoletti candidato sindaco con Rifondazione, Messina in Provincia

PRATO. Da soli, perchè l’appello all’unità delle sinistre pare sia andato a vuoto, ma con un candidato sindaco «che noi speriamo - commenta il segretario Alessio Laschi - ci faccia raggiungere almeno il 4 per cento».
Rifondazione Comunista ha sciolto le riserve e ha buttato nell’agone della campagna elettorale Paolo Paoletti - architetto, componente del think tank dei “38-1”, fondatore dell’Associazione per la Sinistra - che correrà per la poltrona di piazza del Comune; e Calogero Messina, candidato di bandiera (è dirigente del comitato federale), operaio tessile della rifinizione Fidisa, delegato sindacale Cgil, che invece punterà allo scranno di presidente della Provincia.
«Quella di Rifondazione comunista - è il commento di Laschi - è una scommessa per la città. Paoletti è molto critico rispetto al modo di fare politiche del Pd, sopratutto nel suo campo, quello dell’urbanistica cittadina, dove il Pd sta facendo cose mostruose. Messina, vuole rappresentare la voce di tutto il distretto tessile. Finalmente - continua Laschi - ne parlerà qualcuno che vive la crisi tutti i giorni sulla propria pelle. Attualmente Messina è l’unico portavoce del distretto tessile, nella rosa di candidato presentati dai diversi partiti. La sua scelta, inoltre, è in netto contrasto con qella dei professionisti della politica».
Rifondazione è arrivata alla piena autonomia dopo un lungo periodo di “contatti”, non andati a buon fine, con il Partito democratico. A sbarrare definitivamente la strada a una possibile coalizione, l’opposizione netta di Sinistra e libertà (vendoliani, Verdi e Sinistra democratic) e serie perplessità da parte della componente ex Margherita del Pd.
E’ stato Laschi, nei giorni scorsi, a lanciare un appello alle sinistre per una corsa comune, un invito che però non è stato raccolto. L’unica formazione politicamente vicina a Rifondazione e in cerca di mani tese, avrebbe potuto essere “Sinistra rosso-verde” (candidati Renzo Bellandi al Comune e Lanfranco Nosi alla Provincia), ma anche in questo caso un accordo sembra non essere stato possibile.
«Con la candidatura a sindaco di Paoletti - conclude Laschi - ci rivolgiamo a un elettorato composito, interessato alle questioni della città e non soltanto alla sinistra».

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