TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

lunedì 27 aprile 2009

Prato verso le amministrative. Il primo confronto...

... ovviamente escludendo tutti gli altri... Insomma il bipolarismo nei fatti, nonostante siano tanti altri i candidati alla poltrona di sindaco.
E sulle proposte? Niente di nuovo rispetto a quanto abbiamo sentito negli ultimi giorni... Con Cennincina che ancora non si è reso conto che di polo espositivo non ne parla nemmeno più Romagnoli almeno da un anno, Carlesi che sull'inceneritore si mantiene sulla traccia (e sul vago) dell'accordo metropolitano (il che vuol dire che, qualora "servisse", si farà anche quello di Prato).
E tante altre amenità, come quella di Cenni spaventato del "grande flusso di denaro in mano a pochi e che violenta la città": vien subito da pensare che parli di qualche suo collega industriale, ed invece si scopre che per l'ennesima volta ce l'ha coi cinesi - che secondo lui dovrebbero orientarsi verso un "prodotto più qualificato"... anche perché forse ora fanno troppa concorrenza alla Sasch?
Campagna elettorale triste...
MV

da il Tirreno del 27/04/09
Candidati, la sfida corre sul web

Faccia a faccia Carlesi-Cenni a Radio Gas, fair play e qualche polemica

PRATO. Un duello all’insegna del fair play, ma le due idee di città cominciano a delinearsi. Carlesi pensa a un distretto più diversificato, Cenni insiste sull’importanza del tessile e sul recupero della tradizione cardata in chiave ecologica; Cenni parla di cittadini insicuri, di centro degradato in cui è pericoloso passeggiare e non vedrebbe male una riduzione dell’area pedonale; Carlesi punta il dito contro il governo che lascia sguarniti gli organici di chi deve controllare e di un centro da rivitalizzare con le attività. Sono alcuni temi del faccia a faccia organizzato da Radio Gas con i due favoriti nella corsa a sindaco, Massimo Carlesi e Roberto Cenni, davanti a Marco Monzali, direttore della radio web e maestro di cerimonie, con i capiservizio di Nazione e Tirreno a fare le domande.
Ecco i temi toccati.
EX BANCI «Girando per il mondo mi sono reso conto che ormai i poli espositivi hanno dimensioni ben maggiori e quindi farne uno nell’area Ex Banci mi sembra inutile - ha detto Roberto Cenni - e poi sono talmente pochi gli spazi liberi in questa città che non possiamo permetterci errori. Molto meglio sfruttarla per farne un centro culturale». Quasi sulla stessa linea Massimo Carlesi, che ha parlato dell’ex Banci come un possibile futuro polo eventi della città di Prato.
LA CRISI «La mia proposta è quella di ridurre gli assessori da 12 a 8, ridurre le consulenze e tagliare il dirigente generale del comune - spiega Carlesi - Avremmo così a disposizione un milione e mezzo di euro da utilizzare per le famiglie: buono libri per le scuole e magari anche sconti sugli affitti, i mutui e le bollette». Roberto Cenni conferma che in un momento particolare come questo è obbligo della pubblica amministrazione ricercare tutte le efficienze e che la famiglia, il pilastro di ogni società, dev’essere al centro di tutti i programmi di un comune.
SICUREZZA «C’è bisogno di un ampliamento dell’organico della polizia municipale e un controllo maggiore sulle aziende irregolari - spiega Carlesi - Per fare un esempio, per controllare il grande flusso di denaro che esce da Prato ci sarebbe bisogno della polizia postale, che a Prato è completamente assente. Il governo ci deve garantire un organico adeguato alle necessità, che abbraccino anche maggiori controlli sull’edilizia e su quei furbetti italiani che hanno giocato sporco con gli affitti». «E’ ovvio che ci dovrebbe essere una maggiore determinazione nel far rispettare le leggi e per fare questo non mi sembra che l’esercito possa essere d’intralcio - risponde Roberto Cenni - ma accanto a questo provvedimento mi sembrano fondamentale, per esempio, anche i centri d’identificazione».
CENTRO STORICO «Dobbiamo riportare la gente in centro e occuparlo con locali e con la cultura, anche e soprattutto dopo cena. Per fare questo potremmo usare contributi pubblici e lo sforzo di tutti, non ultimi le associazioni di volontariato. Non amo i centri commerciali - conclude Carlesi - e dobbiamo cominciare a sfruttare meglio la nostra storia». «E’ necessario - aggiunge Cenni - valorizzare anche i tanti tesori nascosti della città e peccato che il Museo civico sia chiuso da anni. Penso anche a ridurre la zona pedonale».
CINESI «Il problema è tale che non si può fare a meno di agire - spiega il candidato Pdl Cenni - e per fare una Chinatown vera e propria come vorrebbero alcuni, servirebbe un piano regolatore studiato ad hoc. Mi fa paura questo grande flusso di denaro in mano a pochi e che violenta la città. Certo è che se si orientassero verso un prodotto più qualificato, il processo di integrazione sarebbe più facile».
URBANISTICA «Le fabbriche dismesse potranno rappresentare una grande opportunità per noi - spiega Carlesi - non parlo solo di abitazioni, magari anche per un piano casa dedicato ai giovani, ma anche di luoghi di aggregazione come piazze e giardini. E poi credo che si debba lavorare molto anche sulle ristrutturazioni, a favore di un’edilizia finalmente anche bella».
Per il termovalorizzatore invece Carlesi si mantiene sulla linea tracciata dall’accordo metropolitano e Case Passerini ma pensa anche di incrementare la differenziata, anche per le aziende. Propone sostegni precisi per quelle aziende che vogliono investire a Prato. Cenni riporta l’attenzione sul tessile come fulcro imprenscindibile dell’economia. «Non possiamo prescindere dal tessile e dal suo sviluppo. Verrebbero meno anche le nostre eccellenze e soprattutto finiremmo per lasciare a casa un sacco di persone».
LE SQUADRE Per Carlesi una giunta a 8 con rappresentate le forze della coalizione e collaboratori in grado di dialogare con la gente. Cenni sottolinea che non si farà condizionare da politiche di partito ma sceglierà solo guardando alla professionalità.
Alessandro Pattume

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