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La mer, la fin...

giovedì 30 aprile 2009

Mare. Posidonia e fondali.

Ambiente : decreto sulla Posidonia Oceanica Lupi: è un elemento naturale antierosione e “nursery” per la fauna ittica

Firenze 29 aprile ‘09
“E’stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un decreto che rivede la disciplina in materia di fertilizzanti e che considera finalmente la Posidonia Oceanica tra i materiali compostabili – ha dichiarato Mario Lupi, capogruppo Verdi in Regione Toscana – Si ha così una ulteriore risposta allo spreco di una risorsa pregevole dato che la Posidonia Oceanica è una pianta ricca di oligoelementi e sali minerali.
Da anni i Verdi lavorano e propongono soluzioni soprattutto nella provincia di Livorno, dove è emerso che il fenomeno dello spiaggiamento interessa prevalentemente gli arenili ricadenti nei comuni di Rosignano Marittimo, San Vincenzo, Piombino, Portoferraio, Marciana e Campo nell’Elba. Qui, in prossimità della stagione estiva, si riproponeva ogni anno il problema della rimozione delle “banquettes” accumulate sulle spiagge di particolare interesse turistico dato che su tali spiagge i bagnanti non gradiscono la presenza delle foglie morte di Posidonia; per cui i gestori degli stabilimenti balneari richiedevano tutti gli anni alle Amministrazioni comunali la loro rimozione per offrire una ottima fruizione degli arenili. La maggior parte delle Amministrazioni interveniva con mezzi meccanici asportando la Posidonia insieme a notevoli quantitativi di sabbia e rifiuti solidi urbani, sostenendo costi notevoli per la successiva rimessa in discarica. Già dal giugno 2005 presentammo un quesito normativo al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio per l’avvio di una sperimentazione di soluzioni tecniche individuate e il 29 marzo 2006 con circolare n. 8123/2006 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio forniva una prima risposta con tre possibilità per la gestione delle banquettes di Posidonia: 1) mantenimento in loco per valorizzare il ruolo ecologico e di naturale barriera contro l’erosione costiera; 2) spostamento degli accumuli lontano dalla linea di battigia; 3) rimozione permanente e trasferimento in discarica. Prendendo atto di questa prima circolare ministeriale, la Provincia di Livorno stabiliva le linee guida per la corretta gestione della Posidonia accumulata su spiagge di particolare rilevanza economica. Tale iter si è concluso con l’approvazione, con atto del Consiglio Provinciale di Livorno n.221 del 21 dicembre 2006, del “Programma di interventi per la gestione integrata della Posidonia” nelle apposite Linee Guida. Si può dire – ha proseguito Lupi - che il primo intervento della Provincia di Livorno suggeriva di mantenere le banquettes in loco sulle spiagge di valore naturalistico, mentre sulle spiagge di particolare interesse turistico era preferibile movimentarle all’interno della stessa spiaggia con mezzi meno invasivi rispetto alle ruspe, ad esempio posizionandole sul punto di massimo espansione dell’onda, in modo da facilitare di nuovo il trasporto a mare e di vagliare sempre il materiale da destinare in discarica. Nel loro complesso le praterie sottomarine sono in uno stato di vulnerabilità: gli impatti dei cambiamenti climatici minacciano da vicino le praterie di piante sottomarine, tra cui le posidonie: ambienti di grande valore ambientale ed economico dato che sono “nursery” naturali per la produzione di fauna ittica come pesci e crostacei. E’ il momento di comprendere il vero valore di questa preziosa risorsa naturale - ha concluso Lupi - Le praterie sottomarine forniscono riparo a molti animali, tra i quali pesci e molluschi, e possono essere una fonte di cibo diretta per uccelli marini, tartarughe, ricci di mare. Occorre proteggere gli ultimi rifugi delle praterie e connetterli con gli habitat adiacenti, come le mangrovie e le barriere coralline negli oceani, e questo aumenta considerevolmente la loro possibilità di sopravvivenza. La posidonia oceanica, endemica del Mediterraneo, è presente soprattutto intorno alle isole italiane dove le praterie di posidonia mostrano spesso buona salute, una salute da difendere e preservare per tutelare il futuro del mare e del pianeta e gli stock commerciali di pesci, crostacei e molluschi.”

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