TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

giovedì 23 aprile 2009

Partecipazione. Parte la Fabbrica del Futuro.

intervento di Mv


al tavolo delle associazioni

Giovedì sera, nella sede della Circoscrizione centro, in via dell'Accademia, si è svolto un singolare meeting sul tema della partecipazione, organizzato dall'associazione Venti di Terra. La serata si è aperta dando la parola alle assocazioni impegnate sul tema del coinvolgimento dei cittadini alle scelte sui beni comuni e sulle trasformazioni urbanistiche della città. Erano presenti, oltre a Municipio Verde, Paolo Sanesi, portavoce del Coordinamento dei comitati cittadini, Paolo Balestri di Lega Ambiente, Fulvio Batacchi degli Ecodem, Luigi Rivieri per l'Arci, Fabiana Fabbri rappresentante del "Forum acqua bene comune", Boretti della rivista Crocevia e infine Nadia Solitario del gruppo organizzatore.
Tre le domande a cui eravamo invitati a rispondere:
1 Cosa salvereste del processo partecipativo fin qui attuato dall'amministrazione?
2 Cosa buttereste?
3 Cosa proponete per la nuova legislatura?
Le proposte o le considerazioni dei relatori, che erano invitati a non uscire dai sette minuti previsti per ogni intervento, venivano sintetizzati via via e proiettati alle spalle del tavolo. Su quei temi erano poi chiamati ad esprimersi i cittadini presenti, votando con dei cartoncini colorati. Con il rosso si esprimeva il completo dissenso, con il bianco la disponibilità a considerare l'idea e il verde la propria adesione. i candidati a sindaco

Dopo il riscontro del gradimento dei presenti, al tavolo sono stati chiamati alcuni candidati a sindaco della città che si sono resi disponibili: Fausto Barosco della lista Amici di Beppe Grillo, Renzo Bellandi per la Sinistra Rossoverde (formazione in cui è schierato anche il nostro Lanfranco Nosi, candidato però alla presidenza della Provincia) e infine Massimo Carlesi, del PD, candidato per la coalizione di Centrosinistra.
L'ultimo segmento della serata è stato impegnato con alcuni interventi dal pubblico (termine improprio, in un incontro in cui era richiesta una presenza attiva) e per finire dalle repliche dei candidati.
Abbiamo spiegato con una certa precisione l'articolazione dell'incontro perchè esso costituiva di per sè una proposta e non solo di metodo. Un esempio, quello di Venti di terra, decisamente contrastante con l'organizzazione del Town Meeting che, anche se non si è mai accesa una polemica aspra e i toni sono rimasti pacati e dialoganti, è stato il grande accusato della serata. Il titolo scelto per l'incontro la dice lunga: "La fabbrica del Futuro". e il futuro di cui si parla non può essere troppo lontano, oppure verrà compromessa in modo irrimediabilmente pesante ogni possibilità di recupero della fiducia della gente verso le amministrazioni locali e verso la politica in generale.
La serata non è stata solo piacevole per l'impegno di tutti a rispettare le regole e l'impostazione data ma anche per la disponibilità dei candidati a mettersi in gioco, senza ergersi su alcun piedistallo , accettando di confrontarsi in modo reale, senza ricette prefabbricate e con la voglia di
ascoltare.
Presto saranno disponibili i filmati realizzati dagli Amici di Beppe Grillo e dagli stessi organizzatori, quindi non ci dilungheremo in sintesi poco rispettose della complessità delle idee esposte. Vogliamo però soffermarci su un punto importante sollevato da Municipio Verde che ha destato un po' di contrapposizione ed è rimasto forse poco chiaro.
Il tema era: può la partecipazione dei cittadini costituire un momento deliberativo diretto, visto che la nostra democrazia prevede che le decisioni siano prese negli organi elettivi dei consigli comunali, provinciali e così via?
La nostra opinone, che qui cerchiamo di enunciare nuovamente, è che a ciò si può ragionevolmente arrivare attraverso la costruzione di un patto partecipativo, accettato dagli eletti che preveda il rispetto delle decisioni, o degli orientamenti, presi.
Il presupposto è quello di invitare i rappresentanti politici e i cittadini ad una forma di codeliberazione, che riporti questi ultimi al centro della polis, lasciando fuori dal gioco le logiche spartitorie e le dinamiche di scambio di privilegi fra poteri forti. Tutto ciò deve essere regolato da principi di correttezza sottoscritti da tutti, che pongano termine all'arroganza di chi si rifiuta di considerare i risultati dei referendum consultivi (vedi inceneritore di Case Passerini) o all'ipocrisia di chi sventola bandiere verdi, prospetta parchi naturali, agricoli e archeologici e invece semina cemento e diossina su tutto.
Perchè il vero problema con le amministrazioni toscane di centrosinistra è proprio vedere traditi quegli ideali comuni tanto sbandierati che, nel generale torpore della fiducia e della delega in bianco,
finiscono sepolti dagli interessi privati confliggenti con il bene comune, proprio mentere si presenta l'interesse pubblico come prioritario.
Qui non rifaremo elenchi conosciuti ma ci corre l'obbligo di ricordare che "l'eccellenza" città etrusca di Gonfienti giace sotto l'asfalto e che sta per arrivare al traguardo la grande truffa urbanistica della Multisala di Capezzana. E come non ricordare che con la complicità dell'opposizione di facciata della PDL, si va avanti con la Variante sull'asse del viale Leonardo da Vinci (declassata) che di fatto condizionerà tutto il piano strutturale.
Come non rammentare il fantomatico progetto di parco della piana, inventato dalla mente contorta dell'assessore Conti per fare da specchietto per le allodole e placare coloro che, fidandosi, si accontentano di parole.

MUNICIPIO VERDE


6 commenti:

parteciprato ha detto...

mi spiace aver perso questa serata, molto e, pur condividendo nei principi alcuni elementi che emergono in questo post, non posso non notare che questo è l'unico post a carattere positivo e non critico dell'intero blog e mi permetto di fare polemica spicciola, gratuita e provocatoria: la serata sembra una vetrina per alcuni che utilizzano il tema della partecipazione per mettersi in mostra politicamente (prassi diffusa); chi "dirige" sta dietro al tavolo e non in mezzo agli altri, è riconoscibile e non sta sullo stesso piano. Non c'è stata polemica perchè la serata è stata organizzata da chi la polemica normalmente la fa ed è ovvio che farsi polemica in casa sarebbe stupido. Chi ha scelto il campione? chi ha fatto gli inviti? dov'è il report della serata? chi è il garante ? quali sono i ruoli? le persone che hanno partecipato erano informate perfettamente su cosa deliberavano? perchè la risposta che è stata data dovrebbe essere significativa?
Ripeto che si tratta di una polemica inutile e sterile, e che apprezzo molto il fatto che ci sia una richiesta di democrazia deliberativa forte e strutturata. Penso che il primo punto da accettare in un processo partecipativo sia quello di poter cambiare idea facendolo, e vale per tutti gli attori coinvolti istituzionali e non. buon lavoro

Unknown ha detto...

... e sarebbe pure una "polemica" fuori luogo in quanto al tavolo erano presenti realtà che non solo non si sono schierate contro la "partecipazione" organizzata dal comune, ma ne hanno fatto parte integrante, come Legambiente e ARCI. Quindi, difficilmente si può "accusare" che la serata sia stata organizzata da "chi fa polemica" - oltretutto, per inciso, gli ospiti erano i ragazzi dell'associazione Venti di Terra...
La polemica sarebbe oltrettutto infondata perché, in fondo, si trattava proprio di una iniziativa sperimentale e non istituzionale: in questo caso, ognuno fa le regole che vuole. Quindi, cercare di utilizzare per una iniziativa privata le stesse categorie analitiche necessarie per inquadrare, invece, il confronto pubblico con le istituzioni è ovviamente fuorviante.
Nonostante tutto questo, ribadiamo i toni pacati, e la riuscita sostanziale di questo primo esperimento...
Sul fatto che sia l'unico post a carattere positivo dell'intero blog, la invito caldamente a rileggersi veramente tutti i tremiladuecento post pubblicati in oltre un anno di attività, poi ne riparliamo!

MV

parteciprato ha detto...

prendo atto della risposta ma anche del fatto che non è stato toccato un punto importante che avevo cercato di sollevare:
L'utilizzo a fini di campagna elettorale e politica di uno spazio che l'amministrazione ha messo a disposizione della città per fare partecipazione. Fatta bene, fatta male, fatta per finta, fatta per davvero, non so a chi spetti giudicare.
Mi è sembrato fuori luogo il fatto di richiedere l'assemblea da parte di paoletti che da oggi è pure candidato sindaco.
L'assemblea, anche se scelta a maggioranza, non è certo il mezzo più democratico che esista perchè, come è accaduto, parlano solo quelli che possiedono risorse culturali adeguate, non a caso hanno parlato due medici, un architetto, due politici etc... Si sono alzati a difesa della partecipazione due casalinghe, un signore, un immigrato e hanno secondo me dato una lezione di umiltà a tutti quanti, comitati in primis. i toni pacati sono gli unici con i quali sia possibile comunicare, urlando non ci si capisce.

Anonimo ha detto...

Non ci sembrava che il punto fosse stato solevato...
Per inciso, non siamo noi ad aver voluto svolgere il tutto in piena campagna elettorale, e comunque chi ha utilizzato tutto a fini di campagna elettorale e politica l'evento è stata in primo luogo l'amministrazione - già dalla conferenza stampa seguente al TM.
Le persone "semplici" che sono intervenute non hanno difeso tanto la partecipazione, quanto se stesse, in un evidente meccanismo psicologico di autoassolvimento (abbiamo indicato la luna, hanno guardato, e male, il nostro dito...).
Nonostante questo, e lo ribadiamo, proprio le persone che sono intervenute sono quelle che devono essere maggiormente coinvolte nei processi partecipativi... ma che partecipativi siano davvero, e non occasioni per la costruzione di un consenso orientato. Altrimenti, finiamo tutti come nel cinema del "Grande Fratello": anche lì dentro erano convinti di partecipare!

MV

parteciprato ha detto...

"proprio le persone che sono intervenute sono quelle che devono essere maggiormente coinvolte nei processi partecipativi... ma che partecipativi siano davvero, e non occasioni per la costruzione di un consenso orientato"

su questo sono pienamente d'accordo e non ho assolutamente niente da ridire. Trovo che il TM sia stato un inizio di sperimentazione con tutti i limiti del caso e che anche partendo da quei risultati si possa e si debba continuare nella piena traspareza degli obbiettivi e dei processi cercando di cambiare se stessi prima di tutto (anche nel caso delle istituzioni) buon lavoro

dubbioso ha detto...

http://forum.comune.prato.it/piano/index.php
parliamone e facciamoci sentire.

Può la pertecipazione essere solo una vetrina o solo una pratica sterile?

Ci sono molti modi per partecipare e nessuno è in assoluto il migliore, ogni situazione richeide diversi strumenti e competenze.
E' importante prima di aprire la partecipazione non solo pubblicizzare ma informare per dare a tutti gli strumenti per capire.

Non lo so se tutti hanno letto i materiali della partecipazione, io in parte si. Qualcosa di più ho capito ma non so se ancora riuscirei a adre un giusto giudizio, mi sento ignorante e per questo vioglio informarmi e essere informata.
Non voglio semplicemente alzare la mano per decidere qualcosa di cui non conosco il significato.