TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

giovedì 23 aprile 2009

Prato. Declassata, intanto parte Esselunga...

Mentre ci stiamo a dilettare su cosa dovrà esserci infilato nell'Ex Banci, per certo i progetti dei privati nell'area della Declassata, a partire da quello di Esselunga e della sua "torre direzionale" (se non ricordiamo male), sono già pronti alla partenza...
MV

da la Nazione del 23/04/09
Per il recupero dell’area servono 600 milioni Si partirà dalla declassata

IL REGOLAMENTO urbanistico è stato adottato, adesso tocca a Urban con il piano attuativo, poi ci sarà l’esame delle osservazioni, infine l’adozione definitiva dello stesso piano attuativo di Urban. Se la nuova amministrazione non deciderà diversamente, a quel punto sarà il momento, per dirla con l’assessore all’urbanistica Stefano Ciuoffo, «di una riflessione di ingegneria finanziaria». Sì, perché più che un problema di volumi, superfici, verde, torri o non torri, parco espositivo piccolo o grande, il recupero dell’area ex Banci era, resta e resterà un problema di tipo economico. Servono investimenti massicci del settore privato e del settore pubblico per sostenere l’operazione e le cifre, soprattutto in questo momento, fanno ancora più impressione: 120 milioni per la parte pubblica legata al polo espositivo da 50mila metri quadrati e almeno 70/80 milioni di oneri di urbanizzazione, quindi a carico dei privati, per le opere infrastrutturali, a partire dall’interramento della declassata al Soccorso, un intervento che da solo costa 25 milioni di euro. In più i privati che eventualmente dovessero investire all’ex Banci dovrebbero mettere in conto il costo dei nuovi edifici da realizzare, sia che si tratti di case, di uffici o di alberghi, una tipologia di intervento che dovrebbe essere valorizzata ancora di più nel piano attuativo di Urban perché ci sarebbe un forte interesse da parte di diverse catene. Tanto per capire, in tutto servirebbero circa 500-600 milioni.

L’ADOZIONE del regolamento urbanistico quantomeno ha semplificato il quadro, perché ha affidato a Urban l’incarico di realizzare il piano attuativo come soggetto unico e gli ha affidato anche il compito di mettere insieme, partendo dal piano strutturale e proprio dal regolamento urbanistico appena adottato, tutte le sollecitazioni e gli spunti emersi in questi mesi tra la stessa ipotesi Urban, il lavoro dell’ufficio di piano sulla variante alla declassata e il progetto Pratilia di Esselunga, che è già definito ma non nella parte degli oneri di urbanizzazione da pagare. In più ci sono il «Parco delle Fonti», il polmone verde di 20 ettari che il 70% dei proprietari dei terreni di fronte all’ex Banci propone di realizzare a proprie spese in cambio della possibilità di costruire un centinaio di appartamenti nella stessa zona e il piano dello studio Archea per la trasformazione dell’ex fabbrica Bigagli, tra via delle Fonti e l’area Banci, in un complesso residenziale con qualche appartamento, negozi e una prevalente funzione ricettiva.

IL PROGETTO complessivo dovrà poi essere riempito di contenuti e garantirà anche un 10% del totale delle nuove case per l’edilizia residenziale sociale con appartamenti che saranno assegnati a canone calmierato, altri di edilizia pubblica e altri ancora affidati alle cooperative. Quanto ai tempi, Pratilia potrebbe partire a fine anno, mentre per il cantiere del Soccorso, il primo tra quelli previsti, bisognerà aspettare il 2011.
Leonardo Biagiotti

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