TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 21 aprile 2009

Trasporti/moblità. Lega Ambiente e la Metrotranvia.

Prato, 20 Aprile 2009

COMUNICATO STAMPA
LEGAMBIENTE PROPONE UNA METROTRAMVIA NELL'AREA VASTA TRA FIRENZE-PRATO-PISTOIA. UNA GRANDE INFRASTRUTTURA SU FERRO PER RIDURRE IL TRAFFICO SU QUATTRO RUOTE!
Forse tra venti anni nella piana dell’area vasta tra Firenze Prato e Pistoia saranno cresciute solo le infrastrutture ad alto impatto ambientale per questo Legambiente Toscana propone un progetto alternativo che possa avere l’effetto di ridurre e contenere l’inquinamento da traffico.
Dallo stadio ad Osamnnoro o Castello, alla vicina multisala, dal polo espositivo al Banci di Prato alla multisdala di Prato è evidente che queste strutture comportano un grande aggravio dal punto di vista della mobilità veicolare nella piana.
Tutto questo, mentre la VIS (Valutazione d'Impatto Sanitario) relativa alla costruzione del termovalorizzatore della Piana presso Case Passerini aveva richiesto invece una contestuale diminuzione dell'inquinamento derivante da traffico veicolare. I progetti che sono previsti sulla Piana (Stadio, Cittadella Viola, Outlet Fratini, Snodi terze corsie A1 e A11,eventuale ampliamento aeroportuale, bretella Prato Signa) non faranno altro che aumentare la pressione e la domanda di mobilità su tutta l'area in questione e su tutta la piana. Come pensano i nostri amministratori di risolvere i problemi sollevati dalla VIS e contestualmente prevedere ulteriori opere pubbliche che attraggono traffico privato?
Partiamo da un punto fermo: il progetto di metrotramvia, ovunque sia ubicato, non dovrà toccare neppure un metro quadrato del futuro Parco della Piana. La risposta può venire solo da una grande infrastruttura della mobilità sostenibile e dalla cosi detta "cura del ferro". Per Legambiente occorrerebbe un sistema ferroviario ampliato, capace di collegare l'asse Firenze-Prato-Pistoia e di servire tutti comuni, servendo o passando quindi per Calenzano, Sesto F.no, Campi B.zio, Signa, Poggio a Caiano, Montemurlo, Agliana, Montale e Quarrata.
"Non abbiamo preferenze tra tram e metrò - precisa Piero Baronti, Presidente Legambiente Toscana - lo sterile e pregiudiziale dibattito tra destra e sinistra deve finire. Dibattito questo, che a Firenze, ha generato diverse posizioni di pensiero, che associano la tramvia ad un campo orientato a sinistra mentre la metropolitana verso destra. L'unica cosa che conta è la fattibilità tecnica e la rapidità di realizzazione. Le soluzioni, se tecnicamente possibili, potrebbero essere molteplici: una metropolitana su tracciato misto (in superficie e sotterraneo) tra Firenze e Pistoia collegandosi, a sua volta, alla tramvia una volta raggiunto il capoluogo toscano o in alternativa un sistema tramviario che si estenda su tutta l'area Vasta o ancora un sistema integrato di metrò e tram, che vada a rafforzare anche la linea ferroviaria esistente, Firenze- Pistoia, con il raddoppio del tratto che da Pistoia raggiunge Montecatini. Altra priorità, come previsto, sarebbe il potenziamento della ferrovia estendendo la realizzazione di un collegamento fra Peretola e via Palagetta a Campi”.
Federico Mazzoni, Presidente ACI Prato, ha sostenuto di condividere la metodologia della proposta di Legambiente che prevede la possibilità di spostare una parte della mobilità della piana dalla gomma alla rotaia. “Certo bisogna studiare il progetto con attenzione, ma bisogna anche evitare un vuoto di governo che si basa sul malinteso che siccome non esiste un livello di governo metropolitano non esistono problemi comuni. Il traffico e l’inquinamento si comportano senza rispetto dei confini amministrativi e le decisioni che ci occorrono devono essere concordate a questo livello”.
Lamberto Gestri, candidato della coalizione di centro-sinistra alla Presidenza della Provincia di Prato, condivide la necessità di potenziare il ruolo del trasporto pubblico se si vuole dare un forte contributo al governo e alla soluzione dei problemi della mobilità nell’area vasta tra Firenze Prato e Pistoia. “Non è da escludere che siano gli Enti Locali, in accordo con partner pubblici come RFI e privati come CAP, a farsi carico della gestione degli interventi di sviluppo del trasporto pubblico che saranno necessari nei prossimi anni”.
Massimo Carlesi, candidato Sindaco al Comune di Prato per il centro sinistra, è convinto che i problemi della mobilità della piana siano più rilevanti per il Comune di Prato proprio per la sua posizione centrale in questo territorio. “Per questo il progetto di metrotramvia, come già Prato aveva provato a proporre negli scorsi anni, può essere rilanciato. Questa volta bisogna puntare sul coinvolgimento attivo di tutti i comuni. Solo un progetto condiviso e in cui tutti credono può essere realizzato senza intralci e in tempi realistici”.
Paolo Balestri di Legambiente Prato ha ricordato che oltre al ruolo della linea ferroviaria esistente a Nord esiste uno spazio per una infrastruttura che colleghi a sud la piana. Attorno a questo progetto si devono riorganizzare i sistemi della mobilità locale. Non è vero che mancano le risorse, basta decidere di non fare altri progetti come la Bretella Prato-Signa o la terza corsia dell’A11, ossia definire che le risorse vanno centralmente al potenziamento del trasporto pubblico su rotaia”


Katia Rosanna Rossi Ufficio Stampa Legambiente Toscana

www.legambientetoscana.it Paolo Balestri Legambiente Prato 3930959182

2 commenti:

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

Perche non:)