TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 3 aprile 2009

Le Mani sulla città. La vittoria dell'amministrazione

Il momento di gloria dell'amministrazione uscente...
La presentazione dei primi risultati del Town meeting del 28 marzo alla stampa è stata esattamente come ce la potevamo aspettare - con tanto di presenza dell'assessore Fragai che per l'ennesima volta (parlando dei comitati "autoreferenziali") dimostra tutto il fastidio di certa classe "dirigente" per chi osa disturbare il manovratore.
Certo, ora sono a glorificare i risultati di una pseudopartecipazione che non potevano essere meglio orientati (si, gli è sfuggita di mano la tramvia, ma stanno già pensando a come farla digerire ai cittadini...), e per molti aspetti ha ragione l'assessore Ciuoffo a dire che se un processo del genere fosse stato fatto per piazza Mercatale, a quest'ora ci sarebbero già i cantieri: avrebbero posto la semplice domanda se era o meno il caso di "riqualificare" (termine ormai straabusato, e privo di un qualsiasi valore euristico di rilievo) la Piazza, e chi avrebbe avuto il coraggio di dire di no? Tutti sono per "riqualificare"... Poi, si deve sempre vedere il come.
Anche in questo, il campionario dello "sciocchezzario" oggetto del Town meeting, utilissimo nella sua complessiva genericità per nascondere i veri punti essenziali (come il via libera al consumo di territorio, anche se "fortemente contenuto"... altre parole magiche...) è fenomenale: basti pensare che alla domanda "in cosa riconvertire prioritariamente le vecchie fabbriche" la risposta più votata è stata "un po' di tutto ciò (c'erano altre quattro opzioni, Ndr) in equilibrio", la cui vacuità è palese anche solo nel termine di "equilibrio".
Certo, così l'operazione di verifica dei risultati del Town Meeting con i principi contenuti nel nuovo Piano strutturale sarà semplicissima, perché la sovrapposizione dei due piani è praticamente perfetta, e non poteva essere altrimenti, vista la costruzione del "panel" delle domande.
Insomma, ammettiamolo: a questo giro, il gioco gli è riuscito perfettamente!
MV

da la Nazione del 03/04/09
Town meeting: «Basta case al posto delle fabbriche»

E’ TEMPO di primi bilanci dopo il «Town Meeting» sul piano strutturale. Le domande e le conseguenti riflessioni emerse da parte dei 140 cittadini partecipanti (sorteggiati casualmente dal Comune per fasce di età e zona di residenza in numero uguale tra uomini e donne) hanno riguardato in particolare tre grandi aree tematiche: economia e società, città e insediamenti, territorio e paesaggio. E’ ancora troppo presto per avere un’analisi completa dell’intera esperienza, che verrà presentata ufficialmente il prossimo 21 aprile, ma già da questi primi rilevamenti sono emersi idee e spunti interessanti e anche inaspettati.

IL CAMPIONE popolare, che per il 95% si dice molto soddisfatto dell’iniziativa, è convinto che Prato sarà ancora una realtà tessile, ma dovrà aprirsi maggiormente verso nove opportunità imprenditoriali, sulla strada della diversificazione. Tra le priorità sono emerse esigenze di riqualificazione, utilizzando i siti produttivi dismessi o inutilizzati, per dotare la città di tutto quello in cui è carente. Insomma basta case al posto delle fabbriche: il 61% del campione di veder sorgere al posto degli immobili produttivi dismessi piazze, parcheggi, giardini, luoghi di culto, circoli. Nel centro storico in particolare c’è una grande domanda di maggiori luoghi da dedicare alla cultura. A grande richiesta poi si vorrebbe migliorare la risposta alle esigenze sociali dell’abitazione, lasciando comunque che la campagna resti utilizzabile come risorsa ambientale e come fornitore di prodotti per tutta la comunità. I cittadini sono molto sensibili alle tematiche del risparmio energetico e della salvaguardia dell’ambiente: in particolare, vista l’ampia disponibilità di tetti sul territorio, è stato espresso un giudizio favorevole all’installazione di pannelli solari, pur che questo avvenga sopra le fabbriche e sui capannoni e non negli spazi aperti.

NON mancano comunque dati a sorpresa: se spostarsi con mezzi propri rimane l’abitudine più diffusa, grande è anche l’esigenza di potenziare il trasporto pubblico, ma quasi nessuno pensa alla tramvia. Piuttosto sarebbe auspicabile un ulteriore potenziamento degli autobus e delle linee Lam. Il 60% del campione avrebbe inoltre dimostrato di credere nella cultura dell’accoglienza, anche ai fini dello sviluppo economico. C’è poi un dato che desta qualche perplessità, visto il clima che da tempo si avverte in città: solo il 30% del campione ha chiesto più controlli di polizia, mentre gli altri credono che la sicurezza si mantenga facilitando l’accessibilità alle diverse parti della città (26%) o creando spazi pubblici «ospitali, amichevoli e illuminati» (30,2%). Infine, l’81% ha reclamato la riqualificazione della zona di via Pistoiese.

«NEL COMPLESSO un’esperienza positiva — è il commento di Stefano Ciuoffo, assessore all’urbanistica — che ha ribadito la necessarietà di ricercare un dialogo costante con i cittadini. Se avessimo utilizzato il Town Meeting anche per Piazza Mercatale e per altre opere importanti avremmo già iniziato i lavori di comune accordo con la popolazione».
Leonardo Montaleni

da il Tirreno del 03/04/09
Più spazi pubblici, più cultura e più bus

I primi risultati del Town meeting sul piano strutturale

PRATO. Riconvertire le vecchie fabbriche in luoghi di pubblica utilità, dotare il centro storico di nuovi spazi per attività culturali, investire di più sull’edilizia residenziale sociale, aumentare i controlli di polizia e potenziare i trasporti pubblici (i bus soprattutto).
Ecco alcune delle indicazioni più rilevanti fornite dai 140 cittadini pratesi che sabato 28 marzo hanno partecipato al Town meeting, l’assemblea nella quale sono stati chiamati a votare e discutere sulle tematiche dello statuto del territorio e del piano strutturale di Prato.
Un’esperienza molto apprezzata da chi ne è stato protagonista, tanto che il 95% dei cittadini ha espresso la disponibilità a ripetere simili iniziative. Mentre almeno il 62% ritiene che avrà una qualche influenza nell’orientare il futuro di Prato.
Il rapporto finale del Town meeting (il primo in Italia su un piano strutturale) verrà reso pubblico il 21 aprile, ma intanto, come ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Stefano Ciuoffo, è già stato possibile cogliere dei risultati inattesi. Come il fatto che oltre il 60% del campione crede nell’utilità dell’integrazione con i nuovi immigrati, anche ai fini dello sviluppo economico, benchè nel rispetto della legalità e chiedendo più sicurezza.
«Se c’è stata una lacuna da parte del Comune - dice Ciuoffo - è di aver pensato che il Town meeting non fosse indispensabile a conclusione del percorso di partecipazione intrapreso, mentre dopo questa esperienza mi rendo conto che era necessario. I cittadini hanno espresso dei giudizi non scontati. Credo che se avessimo fatto una cosa del genere per piazza Mercatale a quest’ora saremmo già ai cantieri». Dal canto suo l’assessore regionale Agostino Fragai, titolare della legge sulla partecipazione, ha sottolineato l’importanza di un rapporto trasparente con i cittadini.
Adesso non resterà che verificare quanto peso avranno le idee espresse dai cittadini nelle scelte del Comune. «I risultati - spiega Ciuoffo - saranno verificabili semplicemente sovrapponendo ciò che i cittadini hanno detto nel Town meeting con le scelte operate dal Comune».
Ma veniamo ad alcuni dei giudizi espressi dai cittadini. L’80% è d’accordo sulla riqualificazione dell’area di via Pistoiese, il 52,7% chiede che nel centro storico gli spazi restaurati vengano destinati ad attività culturali (solo l’1,1% ad abitazioni), il 51% pensa che i bus siano i mezzi da sfruttare per potenziare la mobilità.
Quanto al problema della sicurezza il 30,2% dei partecipanti al Town meeting ritiene che possa essere risolto creando spazi pubblici ospitali, amichevoli e illuminati, mentre un altro 32,3% pensa che debbano essere aumentati i controlli di polizia.
Me.Ma.


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