TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 19 aprile 2009

Messaggio nella bottiglia. Fare e fare bene per tutti.

Riceviamo e pubblichiamo
mv

Prato, elezioni amministrative 2009.

Cogliendo opinioni e pareri, nei circoli, nelle associazioni tra i cittadini e i conoscenti, ho evidenziato un dato, che per estensione e persistenza, fa pensare che il Centro Destra, con Roberto Cenni candidato a Sindaco, si è rafforzato politicamente e molti cittadini guardano ad esso con un certo interesse; mentre la sinistra, delle ARCI, delle cooperative e dei partiti coalizzati si sta progressivamente indebolendo: la società è stanca delle”chiacchiere” inconcludenti, delle promesse a tutto campo e della politica delle parole che non trova riscontro nella realtà dei fatti. La sinistra è ancora storicamente ancorata alla razionalità ed alla logica degli strumenti del linguaggio e delle enunciazioni di principio da propinare al popolo, popolo che sta cambiando pelle verso la concretezza delle promesse e del fare per arginare la recessione in atto ed in espansione.
Mentre a destra si schierano compatti attorno alla figura dell’ imprenditore, tra i partiti della sinistra è iniziata la lotta per le “investiture”, anche se Massimo Carlesi afferma che la nomina degli assessori sarà di sua competenza, ma non tutti gli credono ed anzi pensano che cederà al ricatto del partito egemone; se saranno preponderanti gli equilibri interni non so quanta credibilità avranno le promesse elettorali di Carlesi al quale, comunque, auguriamo tanta tenacia e coraggio per rompere vecchie catene, e rammentando che i problemi di Prato, (non sono gli appetiti dei vari personaggi dei partiti in cerca affannosa di poltrone od anche di qualche volgare sedia di società partecipate o d’istituto), ma la famiglia con nuove e vecchie esigenze e necessità, il lavoro che diminuisce giorno per giorno, la circolazione dei veicoli, ferma all’era dei calessi, le strade la cui percentuale di buche per Km/quadro è impressionante, il pronto soccorso ,che più che pronto è sempre tardo, l’annoso problema del Centro Storico ma anche delle periferie degradate e dulcis in fondo la legalità ,la legge vilipesa , non osservata e fuori controllo, per cui come si fanno gli accordi col distretto tessile cinese se quest’ultimo lavora al colore nero?
Intanto Roberto Cenni, ( pur non accennando agli errori commessi dall’imprenditoria pratese che per molti anni si è seduta sugli allori del passato, che ai primi segni evidenti di stagnazione dell’economia tessile non ha reagito, soprattutto in analisi,ricerche ed innovazione, pensando alla periodicità di cicli negativi e positivi, che ha tollerato l’illegalità diffusa nel lavoro cinese e che ha destinato molte risorse alla speculazione finanziaria ed immobiliare); dicevamo che Roberto Cenni pur sottacendo quanto detto tra parentesi, afferma con poche e significative battute che è possibile fare ripartire l’industria tessile con tutto l’indotto a partire dal cardato, quello della nuova generazione. Si è espresso con linguaggio semplice e diretto, comprensibile a tutti i cittadini affermando,tra l’altro, che la sua azione politica non è ideologica ma sarà tutta protesa a risollevare le sorti di Prato ed ha sollecitato un concorso d’idee ed azioni di tutti ,specialmente dei giovani imprenditori o lavoratori che siano. Molti plaudono alle concrete iniziative dell’imprenditore che per amore del suo paese natale affronta il duro lavorio della contesa politica.
La città di Prato è chiamata a scegliere tra il sistema fermo dei partiti della sinistra e l’emergere di una nuova tendenza : il merito , cioè l’uscire dalla logica di un centro sinistra bloccato e ripiegato su se stesso e non in grado ne di rivoluzione ne di riforme.
Certo il merito non è ne di sinistra ne di destra e neanche è legato al successo, oggi il merito è di colui o di coloro che hanno più capacità di persuasione attraverso la concretezza del fare e fare bene per tutti.
Francesco Caporale

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