TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 17 aprile 2009

Parco della Piana. La Terra di Mezzo e il Regno del Nulla.

Ieri sera mi sono recato, per interesse personale e del Verde Municipio, alla presentazione del progetto del Parco della Piana, svoltosi alla Circoscrizione Sud, in occasione di un consiglio aperto alla cittadinanza.

La mia delusione è stata grandissima. Tralascerò di fare la cronaca e di elencare gli interventi.
L'incontro era organizzato nello stesso modo dei precedenti a cui abbiamo assistito: una presentazione da parte del prof. Morisi, garante della partecipazione, proiezione del documentario illustrativo, interventi del pubblico, repliche dello stesso Morisi.
All'inizio ero stupito del fatto che a fine legislatura, il consiglio di quartiere avesse sostenuto questo sforzo inusuale di convocarsi su un simile tema, impegnativo e poco interessante per il comune elettore. Poi, quando alle 22,40 i consiglieri, riscosso il gettone, si sono ridotti alla metà, ho riposto i miei entusiasmi e sono ritornato alla realtà: consiglieri assenti o annoiati, pubblico composto da quindici persone compreso me. Probabilmente la buona volontà era scaturita da motivi di coinvolgimento personale o familiare della presidente Peris (Arci e Slow food fanno parte del Forum del parco agricolo )
Ma incredibilmente, la seduta di ieri è stata molto più chiarificatrice delle precedenti e, seppure a fatica, il professore, emissario dell'assessore Conti, stimolato dalle domande, ha potuto fornire risposte dirette e dal contenuto disarmante.
Proverò a riassumere in queste righe che cosa ho capito.
La porzione di territorio intercomunale denominata Parco della Piana dovrebbe essere una zona verde con: un aeroporto, almeno due inceneritori, discariche, un interporto, l'autostrada e molte altre infrastrutture.
Vi si potrà costruire quanto si è già stabilito, più quello che può venire fuori dal meccanismo della perequazione applicato dai singoli comuni ai piani strutturali. Tutto ciò con l'aiuto del piano casa, obbrobrio governativo ora nelle mani della stessa Regione. Le infrastrutture che ci sono rimangono e possono essere potenziate e ampliate. Non vi sarà alcun divieto di caccia. Non vi saranno altre particolari limitazioni ai prelievi dall'ambiente naturale nè ad altre attività umane, agricole o manifatturiere. Neppure per direzionare la produzione agricola che deve essere attivata al suo interno. Nessun interesse è stato espresso per il terzo paesaggio, cioè per i terreni incolti, necessari al mantenimento della biodiversità.
Vi saranno delle infrastrutture definite leggere, come una rete ciclabile turistico ricreativa e alcuni edifici che dovranno funzionare da centri direzionali del parco.
Nient'altro.
Anzi no, ci saranno i cartelli che indicheranno che ci si trova nel parco della Piana (cosa perfettamente inutile se non vi è nessun richiamo a comportamenti particolari).
In altre parole il parco non esiste, è un colossale bluff inventato dall'assessore Conti per adagiare su un manto di seta tonnellate e tonnellate di cemento, tenendo impegnati gli ambientalisti su vaghe promesse di conservazione del verde. Ma neppure di conservazione si è parlato ieri sera: Morisi ha parlato di sviluppo, di infrastutture, di assenza di divieti.
Ieri sera il garante si è espresso proprio come Riccardo Conti, cioè ha fatto capire che non sarà certo il parco a fermare lo sfruttamento in atto e la violenza su natura e beni culturali.
Si è parlato ipocritamente delle Cascine di Tavola, della città Etrusca di Gonfienti e di altri tesori assassinati da queste amministrazioni, senza accennare minimamente a ciò che si dovrebbe fare per recuperarli.
Ieri si è fatta decisamente chiarezza e si è delineato un nuovo campo di azione e di resistenza in difesa del territorio.
Il parco è soltanto un escamotage, ordito allo scopo di aumentare il valore degli immobili e di attirare finanziamenti europei. Detto questo, abbiamo deciso di rimuovere il link del progetto di partecipazione e di lasciare il professor Morisi nelle mani del suo mandante.
Ovviamente non mancheremo di essere presenti ai prossimi incontri per contribuire a smascherare questa ennesima bidonata targata Martini e co.
Riccardo Buonaiuti per Municipio Verde

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