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La mer, la fin...

venerdì 17 aprile 2009

Prato verso le amministrative. Milone inizia a essere un po' ripetitivo

Allora... che siano centoventi, i milioni, o quasi cinquanta, come sostiene Milone, il punto che dovrebbe essere rilevante non è tanto il "distretto parallelo cinese", quanto la pioggia di euro che vanno a finire nelle tasche di tanti pratesi.
Forse pure di qualcuno che appoggia l'ex Sceriffo: vogliamo proprio vedere se Milone ha il coraggio di andare a fondo non tanto sui cinesi, quanto sulla proprietà degli immobili affittati, e fare qualche verifica in più.
Vogliamo prenderci la briga di fare qualche visura catastale?
MV

da il Tirreno del 17/04/09
Milone: «Dagli affitti ai cinesi un’evasione intollerabile»

PRATO. La lista “Prato libera e sicura” interviene sui 120 milioni annui che i pratesi ricavano affittando i capannoni ai cinesi. «In questo momento di crisi che attraversa Prato - commenta il candidato a sindaco Aldo Milone - credo che nessuno si sia accorto di tanto benessere. Anzi in questi ultimi mesi abbiamo assistito ad un incremento spaventoso di licenziamenti e ricorsi alla cassa integrazione. Se facciamo un’analisi accurata - prosegue - possiamo calcolare questa cifra: in ogni capannone in media operano da un minimo di due fino ad un massimo di cinque micro aziende cinesi con contratti di locazione ufficiali che in media non superano i mille euro al mese: calcolando che sono censite circa 4000 aziende cinesi e che occupano circa mille immobili, si può desumere che questo giro d’affari frutti circa 48milioni all’anno. Se invece fosse veritiera la cifra di 120milioni di euro vorrebbe dire che siamo alla presenza di una delle più colossali evasioni fiscali della città alla quale va posto rimedio immediato». E conclude: «Noi della lista Prato Libera&Sicura non siamo disposti a chiudere gli occhi davanti a questo fenomeno aberrante che è il distretto parallelo cinese».

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