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La mer, la fin...

sabato 24 gennaio 2009

Prato verso le amministrative. PDL, PD e stufati

Leggere le dichiarazioni degli esponenti del PDL fa sempre bene all'umore, visto le risate che provocano.
Non avendo ovviamente niente di meglio da fare in questo periodo, visto che ancora non hanno individuato un candidato a sindaco, si dilettano in una "raffinata" critica (peraltro condivisibile) del parolume prodotto dai candidati alle primarie del PD, paragonandolo niente meno che al prelibato stufato del Pelliccia, con "molte patate e poca ciccia".
Ci vien da dire che anche lo stufato del Pelliccia sarebbe meglio delle sparate sentite in questi giorni da Carlesi e Abati, che sembrano scesi da Marte per la prima volta su Prato, ma possiamo garantire, da estimatori del suddetto stufato, che lo preferiamo di gran lunga anche al pastrocchio elaborato dal centrodestra e di cui si vantano pure.
Cementificazione, inceneritore, provvedimenti ridicoli e di facciata sulla sicurezza, e chi più ne ha più ne metta: un topastro grigio fumo/cemento partorito dalla "montagna" della "conferenza programmatica" tenuta lo scorso autunno.
E se il PD è sul Titanic delle promesse, il PDL ci sembra su una bagnarola di quelle utilizzate dagli immigrati per tentare l'arrivo a Lampedusa...


Il Sorcio Verde
per Municipio Verde


da la Nazione del 24/01/09
‘Candidati Pd sul Titanic e il Comune è morto’

«UN COLPO di mano degno del peggior Minculcop, il ministero di cultura popolare di esecrata memoria, ha tolto al Comune gli ultimi aneliti di vitalità: in questi mesi le convocazioni del consiglio si stanno sempre più rarefacendo perché, questa la giustificazione ufficiale, non ci sono più delibere da prendere in esame». La denuncia viene dal coordinatore provinciale Giovanni Luchetti e del consigliere Roberto Baldi. «Con la decapitazione del sindaco — aggiungono —, ogni attività risulta paralizzata dal colpo di mano inferto dalla stessa sinistra alla già agonizzante giunta comunale».
Ma le critiche azzurre non si fermano qui e sono indirizzate anche ai candidati per le primarie del Pd. «Lo sconcertante profluvio di programmi fumosi, di cui riempiono la cronaca di questi giorni — dicono Baldi & Luchetti — fa una volta di più l’effetto dello stufato del Pelliccia, molte patate e poca ciccia. Fra l’altro spesso in contraddizione fra loro, sia pure nell’impalpabilità delle proposte. Non vi si legge infatti una parola conclusiva sui temi caldi dibattuti e irrisolti in questi anni, quali piazza Mercatale, la destinazione dell’ex area ospedaliera, l’evanescente società della salute, il futuro piano regolatore, il rapporto con le municipalizzate, la grave crisi economica». Poi il riferimento al nodo immigrazione e sicurezza: «Questi temi fondamentali — sostengono — vengono affrontati in un’ottica di semplicismo polemico, che si risolve nel dire no agli “uomini in divisa”, come li chiama Abati, per prefigurare potenziamento di organici a livello di pubblica sicurezza (che in divisa sono anch’essi), quasi che le due realtà siano antitetiche e non complementari».
Gli esponenti di Forza Italia ricordano che il Pdl ha già presentato un piano di governo operativo (consultabile sul sito www.forzaitalia-prato.it), diviso in vari settori di competenza: «Il programma resterà tale — aggiungono — indipendentemente dalla scelta dei nostri candidati, che dovranno aderire all’impostazione programmatica già valutata e redatta dai nostri esperti per i singoli settori, senza veleggiare sulle nuvole delle scelte fantasmagoriche, generalizzate e contrapposte». La conclusione è per la sinistra: «Si sta danzando insomma sul Titanic delle future promesse, mentre la falla si allarga sempre più a danno dei cittadini».

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