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La mer, la fin...

martedì 21 aprile 2009

Piana. Metrotramvia? Pensiamoci...

L'idea di una soluzione pubblica per una mobilità alternativa sulla Piana è di quelle da prendere seriamente in considerazione.
Come al solito, però, c'è modo e modo di farle, le cose, e di progettarle... E la differenza tra metro e tramvia non è di poco conto...
Staremo a vedere...
MV

da il Tirreno del 21/04/09
Una metrotramvia della piana

La propone Legambiente, ma il costo è esorbitante
PRATO. Il suo costo complessivo potrebbe avvicinarsi allo stanziamento per la terza corsia dell’A1 intorno a Firenze; ma avrebbe il pregio di rivoluzionare completamente la filosofia della mobilità nel centro Toscana. La metrotramvia proposta da Legambiente è un mezzo a rotaia capace di collegare in tempi rapidi l’asse Firenze, Prato, Pistoia andando a toccare tutti i centri della piana dove la domanda di trasporto è alta, in particolare: Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Poggio a Caiano, Montemurlo, Agliana, Montale e Quarrata.
«Non abbiamo preferenze tra tramvia e metro - spiega Piero Baronti di Legambiente Toscana - l’unica cosa che conta è la realizzazione rapida di infrastrutture della mobilità sostenibile. La soluzione potrebbe essere un sistema integrato di metro e tram che si estenda su tutta l’area». Un’operazione che per essere realizzata richiede uno sforzo bipartisan tale da garantire risorse del Governo, della Regione e degli altri enti locali, senza escludere strutture private come i centri commerciali. Si tratta infatti di costi esorbitanti «paragonabili - spiegano da Legambiente - a quelli sostenuti per la realizzazione della terza corsia autostradale dell’A1». Volendo tradurre il paragone in cifre si parla di 30 milioni di euro a chilometro (infatti i costi per le infrastrutture sotto la superficie sono assai più alti).
La proposta di Legambiente vuole porsi come una scelta alternativa alle altre grandi opere sull’area della piana quali la terza corsia autostradale dell’A1, un eventuale ampliamento dell’aeroporto di Peretola e la bretella Prato-Signa, che invece contribuiscono ad aumentare l’inquinamento da traffico. «Prato - interviene l’ingegner Federico Mazzoni, presidente dell’Aci - rappresenta il baricentro di questi fenomeni perché l’area metropolitana anche se non l’abbiamo formalmente istituita di fatto esiste, pertanto dobbiamo muoverci per primi». Un’idea che trova consensi anche all’interno del centrosinistra. «Prima delle elezioni - dichiara il candidato alla presidenza della Provincia Lamberto Gestri - faremo un incontro con Firenze e Pistoia che porterà alla stesura di un documento in materia».
Massimo Carlesi candidato a sindaco della città ritiene che la fattibilità del progetto sia imprescindibile dal coinvolgimento del Governo. «La nostra area si trova di fronte a una crisi che farà cambiare pelle al distretto, pertanto bisognerà far capire al Governo che abbiamo bisogno di infrastrutture che possano ridurre i costi di trasporto delle persone». «L’unica condizione - aggiunge Paolo Balestri di Legambiente Prato - è che non dovrà compromettere un metro quadrato del futuro Parco della Piana».
Barbara Burzi

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