TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 17 aprile 2009

Prato. Biblioteca: le scuse solo a Franco Neri.

A proposito del post da noi pubblicato mercoledì 15 Aprile, dal titolo: Prato. Biblioteca: noi lo avevamo detto!!!, ci corre l'obbligo di una precisazione, dovuta a chi si è sentito bersaglio di affermazioni giudicate scorrette e offensive (!), in particolare nel passo finale, dove si afferma:
A noi poco ce ne cala del direttore Neri che, partendo dall'aumento degli accessi della Roncioniana e delle altre biblioteche decentrate, sostiene la bontà delle alternative: è un fatto che il patrimonio librario della Lazzerini rimarrà indisponibile fino a quelle calende greche che avevamo, purtroppo vaticinato. Complimenti, a tutti...
Il linguaggio spiccio e un po' qualunquista del "poco ce ne cala", riguardava le affermazioni del direttore Neri, contenute nell'articolo del Tirreno, a fronte del fatto che nonostante i suoi sforzi e l'impegno per sopperire a questo lungo periodo di sospensione del servizio, la biblioteca comunale rimarrà chiusa per un periodo immensamente lungo, considerati il suo ruolo e la sua importanza per la città.
Ciò non significa -e ci scusiamo di cuore con l'interessato per la sbrigativa affermazione- che le nostre critiche all'Amministrazione Comunale -che confermiamo tutte- coinvolgano anche il normale funzionamento della Biblioteca che, proprio grazie a Neri e ai suoi collaboratori, ha avuto un grande impulso e si è radicata negli usi quotidiani di tanti cittadini.
Ma se il servizio offerto dalla bibioteca Lazzerini ci è sempre sembrato uno dei punti di forza della cultura a Prato, tanto più ribadiamo il nostro disappunto per questo lungo black-out che reca un innegabile danno a studenti e cittadini comuni che confidano in questa struttura per fruire di strumenti costosi di studio, di ricerca e anche di piacere.
Gli assessori competenti e in particolare l'assessorato alla cultura, non possono coprirsi dietro la direzione della biblioteca e scaricare il problema. Sono loro che avrebbero dovuto predisporre la nuova sede, prima di chiudere la vecchia. Solo in quel modo le cose si sarebbero potute svolgere senza problemi.
Il fatto è che, confusa dalle scadenze elettorali e forse un po' sprovveduta sui procedimenti e i tempi degli appalti, l'amministrazione comunale ha chiuso la vecchia sede con troppo anticipo.
Quindi rivolgiamo a Franco Neri e a tutti i suoi collaboratori le nostre sentite scuse, confermando quello che abbiamo sempre pensato: che soprattutto grazie a loro la Lazzerini è un elemento insostituibile della città e un servizio ben funzionante.
Parimenti, rinnoviamo, consapevoli di averne il diritto, le nostre critiche, tal volta sbrigative ed un po' aspre, verso la politica culturale di chi ci amministra, che anche con quel poco che abbiamo ma con il talento e la competenza degli operatori, potrebbe realizzare molto, molto di più.
Per MV
Riccardo Buonaiuti

3 commenti:

Anonimo ha detto...

http://sl.farmonline.com.au/news/nationalrural/wool/general/bellandi-boss-finds-out-where-his-wool-comes-from/1482396.aspx

Anonimo ha detto...

In che passaggio le affermazioni sarebbero state "scorrette ed offensive"? Nel "poco ce ne cala"? ma siamo diventati matti???

Andrea ha detto...

Che foto memorabile!!! Copiate l'indirizzo qui sopra e guardate un pò chi c'è!!?