TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 17 aprile 2009

Prato. Cultura: progetti ambiziosi...

Facciamoci due risate, di gusto...
La presentazione della cosiddetta "mostra evento" intitolata (poi ci diranno anche l'autore di sittanta trovata) "Lo stile degli Zar", con opere provenienti anche dal prestigioso museo Ermitage è l'occasione per il presidente uscente della provincia Logli di concionare da par suo su cultura e turismo, e di sparare a casaccio qualche cifra... Tipo l'obiettivo delle quarantamila presenze in quattro mesi per riempire tutti i tremila posti letto dell'alberghiero pratese...
Certo, deve essere giustificato un investimento di oltre un milione di euro, che temiamo sinceramente si rivelerà l'ennesimo buco nell'acqua di una amministrazione provinciale (con buona partecipazione di quella comunale) che si è dimostrata ampiamente non in grado di elaborare una politica culturale e dei beni artistici coerente.
Vogliamo infatti proprio vedere alla prova questi grandi strateghi della promozione culturale, nel cercare di portare al Museo del tessuto in quattro mesi quattro volte circa i visitatori che questo ha in un anno, quando a malapena si rendono conto (vedi il caso del museo Pecci) di come è ridotto il patrimonio museale pratese, e non riescono a rilanciarlo nemmeno per sbaglio (il Pecci ha perso oltre tremila visitatori paganti, lo scorso anno). Oltretutto in un periodo di vacche veramente magre per il turismo, che vede flessioni generalizzate in tutti i comparti.
Eh si... ci voleva proprio una mostra sugli zar...
MV

da il Tirreno del 17/04/09
Profumo di zar per attirare i turisti

Presentata la mostra evento: si punta alle quarantamila presenze

Inaugurazione il 18 settembre, chiusura il 10 gennaio: le manifestazioni costeranno complessivamente un milione e 290mila euro

PRATO. Finalmente un nome ce l’ha, a dimostrare che non sono più solo chiacchiere intorno alla mostra evento che, metaforicamente parlando, porterà a Prato una spruzzata di vento freddo dalla Russia. E magari anche un bel po’ di turisti, minimo 40mila secondo una scommessa azzardata dagli organizzatori che puntano a riempire i tremila posti letto degli alberghi pratesi. Con “Lo stile degli zar”, in programma dal 18 settembre 2009 al 10 gennaio 2010 al Museo del tessuto, sembrerà di rivivere le calde atmosfere alla corte di Pietro Il Grande e Caterina II, attraverso un intreccio sapiente di arte, moda e tessuto che svelerà quali fiorenti rapporti esistevano tra Italia e Russia dalla fine del Trecento al Settecento, passando naturalmente per Prato.
Ieri mattina, alla presentazione ufficiale dell’evento, si sentiva forte l’orgoglio del presidente della Provincia Massimo Logli nel rivendicare a fine mandato un’immagine diversa di Prato, non più associata alla crisi e all’immigrazione cinese, ma un suggestivo patrimonio di cultura e tradizione tessile da valorizzare, in risposta proprio alla crisi del distretto.
«Vogliamo far passare il messaggio di una città la cui ricchezza ruota intorno al binomio cultura e lavoro. Nonostante le difficoltà - ha detto Logli - in questi mesi abbiamo lavorato a un’iniziativa che ora sta decollando lentamente: nelle prossime settimane presenteremo la mostra all’estero nelle varie fiere del turismo». Turismo è una parola che ricorre spesso nel discorso di Logli, perchè «grazie alla mostra questo settore diventa complementare, non alternativo al tessile».
Fior di quattrini, quelli che serviranno per organizzare l’evento che si avvale di collaborazioni significative, come quelle del Museo Ermitage di San Pietroburgo e del Cremlino di Mosca. L’impegno economico complessivo ammonta a un milione e 290mila euro, suddiviso tra Provincia, Comune, Regione, Camera di commercio, Fondazione Cassa di risparmio e Fondazione Museo del tessuto.
Categorie economiche all’appello. Manca ancora qualche mese prima dell’inaugurazione, ma già fervono i preparativi per coinvolgere la rete dei negozi e degli esercizi di ristorazione del centro storico. E che “Lo stile dello zar” possa tradursi in un’opportunità per le categorie commerciali lo sa bene Giuseppe Nardini, presidente dell’Unione commercianti pratese. «Le nostre imprese sono in fermento: stiamo studiando specifici pacchetti promozionali per attirare i turisti nel fine settimana, prolungando d’accordo col Comune gli orari di apertura dei negozi». La mostra al Museo del tessuto porterà insomma una piccola rivoluzione nel commercio del centro storico, chiamato a cogliere al volo le opportà di business derivanti dal’evento. «Servirà a dare una scossa all’economia del turismo nel centro storico: in questo senso - ha annunciato l’assessore Fabio Giovagnoli - l’amministrazione comunale sta valutando una revisione del regolamento del canone sul suolo pubblico in modo da permettere ai bar e pasticcerie di mettere una pedana per i tavolini all’aperto».
Itinerari del gusto. Metti un aperitivo con lo zar, oppure un pranzo a base di sedani alla pratese e insalata russa. La mostra dell’Ermitage sarà servita sul piatto del turista pratese grazie a un gustoso cartellone di eventi collaterali ancora tutto da definire. Il direttore dell’Apt Alberto Peruzzini ha nel cassetto un’idea, che è quella di replicare il modello vincente della mostra di Piero della Francesca ad Arezzo o del Mantegna a Mantova. «I ristoranti potranno prevedere un menù speciale rivisitando la cucina degli zar con contaminazioni di quella pratese». Non solo. Ci sarà spazio per coinvolgere i produttori locali dei vini, magari tra un sorso di vodka e Carmignano, gli artigiani che produrranno i gadget e, infine, gli outlet di abbigliamento con delle proposte di shopping davvero interessanti per chi arriverà a Prato.
Maria Lardara

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