Eh si! Proprio un gran mercato del lavoro!!!
MV
da la Nazione del 21/04/09
Almeno il doppio se si conteggiano quelli senza permesso
3.500 I LAVORATORI domestici regolari a Prato, il doppio — secondo le stime della Cgil — se si sommano clandestini e senza contratto. Arrivano soprattutto da Romania e Polonia, ma anche da Filippina e Ucraina.
Badanti per necessità le donne tra i 45 e i 60 anni (le più richieste), giardinieri e autisti gli uomini (pochi).
QUASI IMPOSSIBILE il sogno di un posto di lavoro in Italia per le più giovani: «Stiamo parlando di un’occupazione logorante — dicono Riccardo Cammelli e Giovanni Santi della Cgil — chi fa la badante si ritrova a gestire la vecchiaia, la malattia e la morte di una persona.
Le donne più giovani non vengono ritenute adatte per questo tipo di attività, e in più le famiglie cercano l’affidabilità e la maturità di una badante più adulta in grado di capire la delicatezza del lavoro e del rapporto con anziani e non autosufficienti».
LE BADANTi hanno molto spesso alle spalle un divorzio o una separazione, lasciano a casa figli ormai grandi ai quali spediscono soldi per studiare o per cominciare a costruire una casa.
Hanno una prospettiva di permanenza tra i 3 e i 5 anni. 750 euro al mese per 54 ore di lavoro settimanale se la persona da assistere è autosufficiente, 850 se non lo è.
Lo stipendio dei filippini è più alto, qualcuno supera 1.100 euro: a loro, i datori di lavoro riconoscono un’inclinazione e una sensibilità diverse ad occuparsi degli anziani e della casa in generale.
A PRATO tantissime le badanti che arrivano dall’Est Europa basta vedere piazza mercatale la domenica pomeriggio, quando è festa anche per le assistenti agli anzoiani del duemila.
n.t.
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