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La mer, la fin...

sabato 4 aprile 2009

Prato. Indovina chi...

... vince la gara per l'ampliamento del Pecci? Un nome nuovo, mai visto nei vari cartelli dei tanti grandi - ma in qualche caso anche piccoli - cantieri pratesi: il potentissimo Consorzio Etruria, uno dei veri colossi, insieme alla BTP, delle costruzioni toscane (general contractor di opere pubbliche, fornitore di cooperative, implicato nella costruzione della Multisala, e chi più ne ha più ne metta)
Il consorzio empolese si è aggiudicato la gara con un ribasso decisamente notevole (35%) per un appalto da cinque milioni di euro.
MV

da il Tirreno del 04/04/09
Al Consorzio Etruria il nuovo Pecci
L’aggiudicazione della gara grazie ad un ribasso del 35%
PRATO. Il nuovo Pecci costerà “solo” poco più di mezzo milione di euro al Comune di Prato. Il vincitore della gara d’appalto, il Consorzio Etruria di Empoli, ha infatti offerto un ribasso del 35% sulla cifra complessiva dell’investimento, 8 milioni e 333 mila euro, ma la Regione ha già stanziato 5 milioni. Entro i primi di maggio la consegna dei lavori e a metà del 2011 l’apertura del Pecci 2.
Ieri mattina l’apertura delle buste, 39 poi ridotte a 35, perchè 4 non avevano i requisiti richiesti, seguito dall’aggiudicazione dell’appalto, che però essendo superiore ai 5 milioni di euro, prevede una particolare procedura. Entro dieci giorni infatti le ditte che si sono aggiudicate l’appalto, il Consorzio Etruria e la Mecop di Montelupo devono spiegare le motivazione del ribasso, in questo caso del 35%, altrimenti si passa al secondo in graduatoria, che ha presentato un ribasso del 33%.
Il progetto definitivo del Pecci 2 prevede la suddivisione in 2 lotti, la ristrutturazione del “vecchio” Pecci, aperto nel 1988, che rimesso finalmente completamente a norma, dove verrà gran parte accolta la Collezione permanente del museo.
Il secondo lotto invece, progettato dall’architetto Maurice Nio, tutto intorno alla sede attuale, prevede una superfice espositiva di 1830 mq al primo piano, mentre al piano terra, hall e reception, bookshop, caffè- ristorante, didattica e laboratori.
Una superfice totale di 2860 mq., su cui svetterà un antenna sinuosa, “come ricettore di segnali culturali”.
Riccardo Tempestini

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