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La mer, la fin...

sabato 18 aprile 2009

Prato verso le amministrative. PD, dove ti riciclo gli "abatiani"

A leggere i nomi che si prospettano per il PD in lista per il consiglio comunale, Carlesi corre il grosso rischio di essere messo in minoranza dal suo stesso partito.
A cominciare dalle ipotetiche candidature di Giardi, Gregori, Stancari e Cardillo, per passare ai diciotto consiglieri uscenti con "diritto di ricandidatura", ci chiediamo francamente dove sia il "nuovo" nel PD... e del PD...
MV

da la Nazione del 18/04/09

Giardi, Gregori e Stancari Assessori in lista per il Pd
C’È TEMPO fino all’8 maggio per presentare le liste dei candidati alle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno e dovranno essere sostenute da un numero di firme compreso fra 350 e 600. Sono quindi giorni decisivi per la compilazione degli elenchi e in casa Pd è arrivato il momento delle scelte. Stando alle indiscrezioni, ci sono tre assessori della giunta Romagnoli pronti a scendere in campo: si tratta di Enrico Giardi (traffico e opere pubbliche), Giuseppe Gregori (istruzione) e Luisa Stancari (servizi sociali), ma non è da escludere nemmeno la candidatura di Gerardina Cardillo (sport).

IL PARTITO si è dato regole precise: esclusi dalle liste i consiglieri che hanno già fatto due legislature; priorità a quelli che ne hanno fatta una sola; pari spazio per uomini e donne; rappresentanza territoriale e del mondo delle professioni. In questi giorni i responsabili dei vari circoli stanno avanzando le proprie proposte di candidatura al livello circoscrizionale e la prossima settimana le stesse unioni circoscrizionali del Pd presenteranno alla segreteria una rosa di cinque - sei nomi ciascuna. Sulla base di queste proposte, il partito elaborerà un’ipotesi di lista — i candidati sono in tutto quaranta —, che l’assemblea provinciale voterà subito dopo (le date ipotizzate per l’assise sono il 30 aprile o il 4 maggio).

IN COMUNE dovrebbero essere candidati i consiglieri uscenti al primo mandato Matteo Biffoni, Linda Pieragnoli, Matteo Colzi, Massimo Bartoloni, Lavinia Rosetti, Sandro Lascialfari, Mario Bensi, Maria Grazia Ciambellotti e Roberto Mennini, ma ci sarà anche il presidente uscente del consiglio comunale Daniele Mannocci. In Provincia, tra i candidati nei vari collegi dovrebbero figurare i consiglieri al primo mandato Fabio Rossi (il capogruppo uscente), Cristina Sanzò, Giuseppe Maroso, Maria Genise, Lorenzo Ciani (Montemurlo), Manuele Pacini (Cantagallo) e Roberto Marchi (Vernio).


da il Tirreno del 18/04/09
LISTE PARTITO DEMOCRATICO
L’accordo non c’è ancora in campo quattro assessori

PRATO. Liste Pd, nulla di fatto. Occorrerà ancora del tempo prima di trovare l’accordo sui quaranta nomi che correranno per il Comune e gli altrettanti per la Provincia. La difficoltà, soprattutto per quanto concerne la lista di piazza del Comune, pare sia riuscire a inserire quei nomi nuovi, di giovani e della società civile, che dovrebbero dare il segno del rinnovamento, in un elenco che però pare già ingolfato da troppe presenze. Perché? Presto detto. In base al regolamento approvato la settimana scorsa dall’assemblea provinciale i consiglieri alla prima legislatura hanno diritto alla ricandidatura d’ufficio. In Comune sono 18 gli aventi diritto su 21 consiglieri. Inoltre pare che un drappello di assessori uscenti - almeno quattro: Geraldina Cardillo in forse, Giseppe Gregori altrettanto, Enrico Giardi e Maria Luigia Stancari - abbia intenzione di buttarsi nell’agone elettorale e di candidarsi. Siccome si tratta di assessori tutti alla prima esperienza, la regola del secondo mandato vale anche per loro. I posti occupati “a priori” salgono così a 22. Più della metà. Ne resterebbero liberi 18: una quota sarebbe in capo alla segreteria, un’altra alla società civile. E i giovani? La base? Quel nucleo di persone che dovrebbe essere espressione del territori? I dirigenti Pd hanno dato mandato alle cinque Circoscrizioni di individuare attraverso le assemblee (in via di nomina i responsabili) una rosa di 5,6 nomi da inserire poi nella lista. Si tratterebbe cioè di 25-30 soggetti fortemente legati al territorio: già troppi se sommati con gli aventi diritto. Per ovviare all’inconveniente è stato chiesto alle assemblee circoscrizionali di farsi carico di quei consiglieri comunali e probabilmente anche degli assessori che gravitano nei diversi quartieri e di inserirli, anche questa volta d’ufficio, tra i nomi da candidare e sottoporre, alla fine, al vaglio della segreteria. Indicazione che ha creato non pochi malumori, per il semplice fatto che i soggetti al primo mandato sono così tanti che vanno ad occupare quasi tutte le “caselle” in teoria a disposizione dei volti nuovi.

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