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La mer, la fin...

domenica 18 gennaio 2009

Prato. Il baratto (2)


Ci ha talmente colpito il Giacomelli furioso che difende Veltroni dalle accuse di consociativismo estremo, che ci permettiamo di riportare anche la cronaca di Pratoblog sulla serata pratese.
MV



Un antico sodalizio Veltroni-Berlusconi non piace all'on. Giacomelli che si arrabbia e abbandona la presentazione del libro ”Il Baratto”
di Artemidoro da Pratoblog


Prato, 17 gennaio 2009


Non è buona cosa andare a presentare un libro senza averlo letto. Di questo pessimo costume, che è soprattutto politico, ne ha fatte le spese proprio un politico solitamente accorto come Antonello Giacomelli, che assieme al giornalista Umberto Cecchi, già direttore de La Nazione, ha affrontato il dibattito su "Il Baratto", un saggio nel quale il radicale Michele De Lucia, in oltre trecento pagine di lavoro, dimostra, documenti alla mano, che fra i comunisti italiani – e in particolar modo Veltroni e D’Alema – e Silvio Brlusconi, c’è un insospettato e antico sodalizio.
E pur impegnandosi a fondo a criticare il Silvio nazionale, De Lucia non ha potuto evitare di dimostrare come Veltroni, che oggi afferma di non essere stato mai comunista, fosse invece un comunista di stretta osservanza. Così come ha dimostrato che fra l’attuale segretario del PD e il Presidente del Consiglio ci fosse fin dagli anni Ottanta, un legame, molto stretto. Troppo stretto. Che si è consolidato anche a Mosca, come dimostrano i numerosi articoli di Veltroni, pubblicati nel libro, nei quali si cantano le doti imprenditoriali e la capacità comunicativa, di Silvio Berlusconi e si scopre che tv e giornali di sinistra godevano di grande attenzione da parte dell’imprenditore milanese.
Giacomelli non si aspettava tutto questo. Aveva esordito parlando genericamente di sinistra e destra con la bonomia del politico scafato, poi però, ascoltata la reazione di De Lucia e finalmente capito il vero tema del libro, si è gettato a corpo morto in una invettiva antiradicale e personale nei confronti dell’autore. Critica di classico stampo marxista – ma Giacomelli una volta non era demoristiano? - dove il lavoro di un uomo è buono o cattivo a seconda che l’uomo sia di destra o di sinistra. A dire il vero l’onorevole era impreparato anche su questo punto e ha tirato fuori uno sproloquio un tantino raffazzonato messo insieme per l’occasione: strenuo difensore della verginità politica del suo segretario si è lanciato in una apologia così smaccata del Veltroni oltraggiato, da far arrossire anche i laudatores più avvezzi al cunnilingus politico. Poi, al momento in cui avrebbe dovuto ascoltare correttamente, come si fa in democrazia e per educazione la replica dell’oltraggiato autore, si è alzato e se n’è andato, sdegnato come una vergine alla quale avessero fatto una proposta indecente. Seguito da un gruppetto di alcune altre vergini cucce arrivate fin nel ruolo di damigelle di compagnia per il principe che purtroppo ha rivelato d’essere politicamente nudo. E dire - ha commentato un vecchio radicale fiorentino – che questo dice d’essere il meglio fico del bigoncio pratese. Peggio per voi. Il dibattito, che era moderato dal giornalista della Nazione David Papini, si è concluso, animatissimo, dopo la mezzanotte ed è stato interamente registrato da Radio Radicale. Chissà che divertimento per il Pannella di nuovo in sciopero della sete!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dove e' possibile trovare la registrazione di questa "figuretta"? Su radioradicale.it non c'è traccia. Grazie per la segnalazione. Roberto.