TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 19 aprile 2008

Facciamoci del male

Una nuova firma per il nostro blog, a commento di un paio di news apparse sul sito dei Verdi.
MV

Ma si! Visto l'esito "esaltante" delle elezioni, mettiamoci pure a farci del male!
Che il tafazzismo aleggiasse a sinistra, era cosa ben nota ormai da tempo. Che fosse diventato anche prerogativa dei Verdi, ancora c'era sfuggito!
Come commentare infatti l'ipotesi del ritorno ad una alleanza "progressista per sfidare le destre"? Ma abbiamo capito bene che l'alleanza - se tale la si poteva definire la raffazzonata coalizione defunta con la fine dell'ultimo governo Prodi - è saltata già da tempo e non per nostra volontà? Dobbiamo forse ricordarlo noi che il de profundis l'ha suonato Veltroni e l'ha recitato Mastella, dopo averci fatto ingoiare, con lo spauracchio delle "destre", più sorci verdi di una nutria nel Bisenzio?
E poi, per grazia di dio, quali "destre"? Forse che il nucleare di Veltroni è diverso da quello di Berlusconi, o i termovalorizzatori dell'uno son più bellini di quelli dell'altro? Forse che la TAV in Val di Susa, o nel Mugello, se è tinta di un rosa antico è più accettabile di una "marcata" con un bel verde leghista?
Prendiamo atto che il centrosinistra, sempre che sia esistito, nei fatti e nei programmi non esiste più, né col trattino né senza, e che qui non c'è da rilanciare un bel niente!
Certo, se l'alternativa in campo è quella del "riformista" Pellegrino, c'è da stare freschi! La proposta di rilanciare le tematiche ambientaliste riproponendole "in maniera riformista, progressista e propositiva" oltrepassa abbondantemente i limiti del ridicolo, e ricalca inquietantemente il percorso dell'ambientalismo del fare (cassa) che ha portato alcuni verdi (?) sulla sponda del PD. Possiamo anche ragionare sull'incapacità di trasmettere il messaggio in positivo, ma la tiritera sull'ambientalismo "del no" non l'abbiamo inventata noi: l'etichetta ce l'hanno appiccicata addosso altri...
Insomma, ditecelo chiaramente: se l'obiettivo è quello di ritornare a fare la fronda verdeggiante (o la foglia di fico) del PD e delle sue "grandi politiche ambientaliste", tanto per guadagnarci una poltrona o due, facciamo prima a prendere tutti in blocco la tessera di quest'ultimo, e la facciamo finita!
Certo è che se volevamo riuscire a perdere anche i voti di quelli che nel progetto della Sinistra Arcobaleno ci hanno creduto, oltre a quelli che sono andati verso il PD, molto probabilmente siamo sulla strada giusta!

Il Sorcio Verde

Verdi. Pecoraro: tornare ad alleanza progressista
Riorganizzare un "movimento ambientalista" e anche un'alleanza "progressista" per "sfidare le destre". E' l'obiettivo indicato dal leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che, parlando con i cronisti a Montecitorio, indica la necessita', per il suo movimento che si prepara al congresso straordinario con la dirigenza dimissionaria, di ripartire "dal territorio, dall'associazionismo, dal patto per il clima". Dopo la sconfitta della Sinistra, che provoca un "Parlamento monco" bisogna "lavorare per verificare l'alleanza dell'Arcobaleno che va ampliata a tutti i soggetti laici e riprendere il ragionamento con tutto il centro sinistra perche' la sconfitta e' stata pesante per tutto il centro sinistra". E allora "vorremo tornare ad avere un'alleanza progressista per sfidare la destra" per il governo del Paese. (Dire)

Verdi. Dialogare con forze moderate
“Noi come Verdi dobbiamo essere aperti a dialogare con il Partito Democratico e le forze moderate. Ma soprattutto dobbiamo rilanciare le tematiche ambientaliste anche in termini diversi rispetti al passato e quindi riproponendole in maniera riformista, progressista e propositiva". Lo dice Tommaso Pellegrino, esponente dei Verdi-Sinistra Arcobaleno ai microfoni di Ecotv. "Continueremo - prosegue Pellegrino - le nostre battaglie insieme ai cittadini ripartendo soprattutto dalle iniziative territoriali". (Dire)

Nessun commento: