il Consiglio Federale dei Verdi della Toscana
valuta negativamente il risultato conseguito dalla Sinistra Arcobaleno alle elezioni politiche, ma ritiene incoraggianti i dati conseguiti alle elezioni amministrative, sempre dalle liste Arcobaleno;
ritiene responsabile del risultato negativo delle elezioni politiche in particolare i gruppi dirigenti nazionali di tutti i partiti componenti l’Arcobaleno, il metodo centralistico di composizione delle liste, i criteri di scelta esclusivamente improntati alla mera conservazione del gruppo dirigente stesso;
ritiene inadeguato e sbagliato il modo in cui è stato presentato ai militanti e ai cittadini il progetto della Sinistra Arcobaleno, una fusione a freddo fatta all’ultimo minuto, imposta dall’alto, che ha generato insoddisfazione sia in quei militanti attaccati all’identità ideale della propria forza, sia in quei cittadini desiderosi di unità vera e non posticcia;
ritiene inadeguata e sbagliata la campagna elettorale, in particolare la scelta di "separazione consensuale"
dal Pd, che anziché denunciare con veemenza com’era necessario l’operazione di Veltroni e dei poteri forti di questo Paese volta a marginalizzare la Sinistra e gli Ecologisti in Italia, ha di fatto significato l’accettazione compiacente di un ruolo marginale, minoritario, di ricerca del puro consenso di protesta, protesta peraltro poco credibile da parte di chi proviene da due anni di Governo;
ritiene sbagliato il linguaggio che si è usato, l’utilizzo di armamentari ideologici storicamente superati, oltre alle tendenze egemoniche anche sul piano organizzativo che si sono manifestate nello svolgersi quotidiano della campagna;
ritiene che siano state assolutamente carenti le tematiche ecologiste, la questione dei cambiamenti climatici, dell’energia, della tutela della biodiversità, dei diritti degli animali e della valorizzazione delle filiere corte, delle medicine complementari, ma anche la mancanza di interlocuzione con i mondi dei giovani, della ricerca, della cultura, della scuola e dell’università, oltre che la aprioristica e sistematica esclusione dai nostri referenti sociali ed elettorali del mondo dell’impresa innovativa, dell’artigianato, del piccolo commercio minacciato dalla grande distribuzione, dei professionisti non ancora riconosciuti e tutelati, dell’impresa legata al territorio che subisce la concorrenza sleale dei grandi monopoli pubblici e privati;
ritiene invece positivo il lavoro svolto dalle forze dell’Arcobaleno a livello Toscano, nelle realtà in cui si è votato, Pisa, Massa, Viareggio, in cui i risultati sono stati lusinghieri, perché aperte e legate alle tematiche concrete del territorio;
ritiene necessario un segnale forte e immediato di svolta e rinnovamento, senza infingimenti e mezze misure, a livello dei Verdi Italiani;
ritiene necessario per i Verdi Italiani ripartire da una svolta verso una confederazione, e auspica che il Consiglio Federale Nazionale del 10 e 11 Maggio prossimi adotti la scelta di traghettare i Verdi ad un nuovo congresso costituente, da svolgersi entro Luglio e guidato da garanti e non dall’attuale dirigenza, per rifondare i Verdi su basi regionali, adottando la scelta di rotazione delle cariche, di trasparenza nella gestione dei finanziamenti pubblici, di struttura nazionale leggera, di democrazia partecipata;
prendendo atto della volontà della parte più ideologica dei Comunisti Italiani e di Rifondazione di rilanciare la presenza di un soggetto neo-comunista in Italia, ritiene necessario che i Verdi rinnovino fin da subito l’impegno per riprendere il percorso dell’Arcobaleno, insieme alle forze più innovative disponibili a questo progetto, dalla parte migliore della Sinistra, all’area laico-socialista non affarista e di potere, alle culture libertarie e del cattolicesimo di base, solidaristico e non clericale, al mondo civico, associativo e di movimento, rilanciando fortemente la centralità programmatica delle tematiche ecologiste all’interno di questo soggetto, e impegnandosi per farne una formazione popolare, non imposta dall’alto, partecipata e trasparente;
per fare tutto ciò noi Verdi Toscani, credendo profondamente ad un vero processo confederativo, riteniamo doveroso rispettare, attendere, aiutare, le decisioni delle varie forze politiche impegnate nei vari congressi di partito;
prende atto con soddisfazione e speranza dei segnali di vitalità, di voglia di riscatto e di partecipazione che tanti cittadini e militanti che si sono riconosciuti nell’Arcobaleno hanno manifestato nei giorni successivi alla chiusura delle urne, in particolare in occasione dell’assemblea al Palazzo dei Congressi di Firenze, e dà mandato alla dirigenza regionale per proseguire il percorso intrapreso, volto alla costruzione di un soggetto Arcobaleno che sia federato e federalista, fortemente incentrato sulle autonomie locali, provinciali e municipali, in cui si mantenga l’identità e l’autonomia legale, organizzativa e il simbolo dei Verdi.
Nessun commento:
Posta un commento