Riceviamo e pubblichiamo.
MVINCENERITORI E SALUTE: NOTIZIE ALLARMANTI DALLA FRANCIA
Il 2 aprile u.s. http://www.cniid.org/espace
D’ altra parte è ben noto che proprio nel sesso femminile, anche nel nostro paese, si registra una crescente incidenza di cancro che, secondo i dati dell’ Associazione dei Registri Tumori Italiani (AIRTUM) presentati proprio per l’ 8 marzo 2008, è dell’ 1% annuo, indipendentemente dalla età. Tutte queste considerazioni, al pari di quelle che si fanno per la salute infantile, sono però parole al vento: nessuno se ne cura ed invece di passare dalle parole ai fatti- ovvero intraprendere azioni concrete per ridurre l’ immissione di sostanze tossiche ed inquinanti nell’ ambiente facendo Prevenzione Primaria - si continua solo ad esprimere buone intenzioni o a “ monitorare” i danni che si continuano a recare.
Da questo punto di vista la gestione dei rifiuti è a dir poco paradossale: da tempo abbiamo capito che i “rifiuti” (o meglio i “materiali post-consumo”) sono risorse, ma, se anche fossero una “malattia”, come viene costantemente propagandato, la “cura” che ci viene prospettata, ovvero il loro incenerimento, è molto peggiore del male, dal momento che ogni processo di combustione trasforma materiali di per sé inerti in composti altamente tossici e nocivi, con danni che sono oggi dettagliamente calcolabili.
Sul sito http://ec.europa.eu/research
Che altro resta da dire? Il problema dei rifiuti è, in assoluto, il più semplice da risolvere, se solo si facessero scelte coraggiose e chiare: dalla raccolta “porta a porta” al recupero effettivo dei materiali post-consumo. Ma fino a che rimangono i cassonetti stradali che altro non sono che mini discariche all’ aperto e fino a che lo stesso gestore gestisce sia la raccolta differenziata che l’ incenerimento e guadagna tanto più brucia, rivendendo a prezzo triplicato la poca energia prodotta, come sperare che inverta la rotta? Solo la nostra follia può pensare che sia vantaggioso incenerire carta, legno, plastica…preziose materie che poi dobbiamo produrre ex.novo abbattendo alberi od estraendo petrolio. Allo stato attuale il 98.2% di tutti i rifiuti urbani può essere recuperato come materia, e, per chi ancora non lo sapesse, anche i materiali poli-accoppiati e gli stessi pannoloni diventano – tramite processi di estrusione, senza formazione di alcun inquinante - sabbia sintetica utilizzata in edilizia o per manufatti plastici. In pratica il “secco non riciclabile” che prima andava alla discarica o all’ incenerimento ad un costo medio di 120 Euro a ton, viene venduto al prezzo di 80 Euro a ton sotto forma di sabbia sintetica! Non è utopia, non succede chissà dove, succede nel nostro paese. Perchè i nostri amministratori e politici invece dei pellegrinaggi a Vienna o Brescia non vanno a visitare, ad es. il Centro Riciclo di Vedelago (TV) dove si realizza quanto sopra detto? Qui, senza sovvenzioni pubbliche si sono creati posti di lavoro stabili e sicuri, senza nocività né per i lavoratori né per l’ ambiente. Impianti simili si possono realizzare ovunque in pochi mesi e con investimenti che sono almeno un decimo inferiori rispetto a quelli necessari per realizzare un inceneritore che tratti la stessa quantità di materiali.
Se dunque è possibile evitare queste inutili e costose fabbriche di veleni senza il ricatto occupazionale, ma anzi creando lavoro e ricchezza, è facile capire perché non solo cittadini e comitati si sono mobilitati, ma anche centinaia di migliaia di medici in Europa, dal Consiglio Nazionale degli Ordini dei Medici Francese, ai Medici Irlandesi, alla Federazione degli Ordini dell’ Emilia Romagna, si sono attivati per chiedere una moratoria sulla loro costruzione.
Ma ancora una volta, proprio all’ interno del mondo scientifico e medico, le voci indipendenti dai grossi poteri economici/finanziari faticano a farsi ascoltare.
Quante sofferenze e quanti morti ancora saranno necessari perché finalmente si aprano gli occhi ed i rifiuti cessino di essere risorse solo per chi, incenerendoli, accede, in un mercato drogato, ai vergognosi incentivi che solo l’ Italia riconosce ai “fuochisti” di turno?
Dott.ssa Patrizia Gentilini
Portavoce del Coordinamento dei Medici per l' Ambiente e la Salute dell' Emilia Romagna
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