TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 4 aprile 2008

Ancora su partecipazione e Declassata

In questi giorni è ripresa con un certo vigore la discussione sulla variante urbanistica che interesserà l'area della Declassata, grazie anche all'incontro - più volte citato - organizzato dagli architetti del "38-1".
Su questo blog abbiamo già fatto notare come la Sinistra Arcobaleno, sul tema, avesse posizioni molto "articolate", emerse anche durante il Consiglio Comunale che ha approvato il documento sulla Declassata. Una divisione che riemerge anche su un tema collegato, quello della "partecipazione", con la lettera a firma di alcuni compagni della Sinistra pubblicata sulla stampa locale (e che riportiamo in calce). Si sostiene infatti che l'Amministrazione avrebbe "aperto alla partecipazione", proprio mentre, tanto per fare un esempio, Leonardo Becheri, all'iniziativa di mercoledì scorso, chiedeva addirittura di iniziare una raccolta firme per attivare quei processi partecipativi che la legge consente e che l'amministrazione si è ben guardata dall'attivare (una proposta che ci trova sostanzialmente favorevoli, giusto per inciso).
Questa presa di posizione ha suscitato anche una comprensibilissima reazione di Francesco Fedi, del Coordinamento dei Comitati Cittadini, che da tempo contesta all'Amministrazione proprio la mancanza di apertura alla cittadinanza (riportiamo in calce anche questo commento).
La nostra posizione, sul tema della partecipazione, pensiamo sia già ben chiara, e che non abbia bisogno di ulteriori specificazioni (i post in proposito sono già diversi...).
Ci teniamo, però, a riportare, giusto per la cronaca e per dare altri elementi di dibattito, le frasi pronunciate dall'architetto Pecorario, dirigente del Settore urbanistica, in occasione del suo intervento all'incontro su "Gotham City". Parlando della "partecipazione", ha infatti ricordato che il Comune aveva già fatto abbondantemente la sua parte pubblicando il materiale sul sito internet e che, comunque, lui stesso aveva "incontrato cittadini veri che hanno esposto i problemi veri" durante le riunioni organizzate dai Quartieri interessati.
A parte il fatto che prima o poi speriamo che ci vengano illustrati i criteri sui quali si valuta la "verità" di un cittadino rispetto ad un altro, ci viene il forte sospetto che non si abbia ben chiaro il concetto stesso di "partecipazione", e che tale concetto non può essere confuso con la semplice (e nemmeno poi tanto chiara) "informazione", e tantomeno con il "mettere su un sito" del materiale ai più incomprensibile.
A questo punto, è l'ora che sul tema si faccia chiarezza!

Municipio Verde

da Il Tirreno del 04/04/08

Non tutta la Sinistra è contro il progetto

Sulla declassata si è detto molto forse troppo e adesso anche taluni di noi della “Sinistra” cominciamo ad avere posizioni non più del tutto coincidenti.
Visto e considerato che nella Sinistra non abbiamo un “pensiero unico” è bene che esprimiamo ciascuno di noi una propria articolata posizione, anche sulla variante lungo la Declassata, che certamente sia chiara ed inequivocabile che non sia necessariamente aprioristicamente sempre contro questa amministrazione.
Abbiamo partecipato alle riunioni indette dalla Circoscrizione Sud sul tema della Declassata e dell’area ex-Banci. Ad onore del vero come non mai, in quelle seppure rare occasioni di partecipazione realmente aperta a tutta la cittadinanza tenutesi in Circoscrizione Sud, abbiamo potuto liberamente presentare e fatto registrare ai tecnici presenti del “Piano” e alla Garante della Comunicazione, dottoressa Risaliti, alcuni interessanti spunti di riflessione specie su come realizzare l’intera volumetria prevista dall’intervento urbanistico mantenendo pressoché inalterato il verde esistente.
E’ stata proposta e presentata al vaglio degli Uffici tecnici competenti e della responsabile della comunicazione un prototipo di proposta, naturalmente non ci illudiamo che sia la panacea di tutti i mali o l’unica soluzione possibile, ma nella nostra proposta introducevamo: 1) Una struttura a “portale” tipo autogrill, di collegamento tra le due aree divise dall’arteria della declassata.
Sono state inoltre proposte: un’idea di centrale di produzione di energia autonoma ed assolutamente ecologica che renda indipendente la “cittadella fieristica”. La possibilità di beneficiare di contributi della comunità europea sullo sviluppo di nuove architetture bio-climatiche eco-compatibili ed eco- sostenibili. Una struttura certamente unitaria, ma a cavallo tra l’area del Castagno e quella delle Badie, riteniamo contribuisca a “consumare meno territorio verde” strappandolo alle grinfie di un inutile cementificazione un’utile spunto di riflessione ed un contributo certamente positivo all’idea più ampia di partecipazione.
Non è vero che l’amministrazione non ha aperto alla partecipazione, in quell’occasione ripetiamo seppure rara le porte erano aperte ma nessuno o quasi è intervenuto tranne noi assieme ad un motivato gruppo di cittadini residenti in zona Le Badie.
Alessio Mazzeo Francesco Colzi Sandro Mazzeo

"From Rainbow to rain"


Eccoci già all’inciucio di casa nostra! Sì, signori è proprio così! Mentre a livello nazionale i “partiti minori”, quelli del “voto inutile”, quelli che ricevendo voti favoriscono il diretto avversario, hanno già più volte annunciato l’esistenza di un patto d’acciaio sull’asse Berlusconi-Veltroni, dalle nostre parti registriamo la prima avance della Sinistra Arcobaleno nei confronti dei cugini del PD.
Già, chi avrebbe mai immaginato, che ben tre esponenti della Sinistra Arcobaleno pratese avrebbero testimoniato in favore del fatto che per la variante urbanistica per la Declassata, l’Amministrazione Comunale ha effettivamente attivato dei processi partecipativi della cittadinanza? Cosa ancor più buffa, più è che queste dichiarazioni arrivano proprio a valle dell’incontro organizzato mercoledì scorso (2 Aprile) dal Gruppo dei 38-1, presso la Libreria Soprattutto libri, ovvero proprio dopo uno dei rari momenti illustrativi della variante per l’area della declassata, ed in cui le perplessità sul tema della partecipazione si sono rese palesemente manifeste.
Fra i relatori dell’incontro dal titolo “Variante a Gotham –City”, vi era l’Ing. Zanfranceschi, presidente di Urban, società incaricata della fase esecutiva del progetto di Massimiliano Fuksas, invitato ad esporre i contenuti del lavoro che la stessa Urban sta svolgendo.
L’esposizione, pur annunciatamente sommaria a causa della future ed imminente presentazione ufficiale, ha permesso di far emergere l’indeterminazione sulla destinazione funzionale delle due mega-torri progettate da Massimiliano Fuksas, delle quali è stato appunto detto che, per motivi legati alle dimensioni troppo ridotte per poter competere con il colossi di Bologna e Milano, non potrà trattarsi di un “centro-fiere” o “polo –espositivo”, bensì, più genericamente, di un “centro-eventi”, e che potrà anche funzionare da compenso al polo fiorentino della Fortezza da Basso. Di tali eventi, stimati in circa una ventina complessivi all’anno;è stato spiegato che potranno trattarsi di tornei di ping-pong, biliardo o quant’altro.
In ogni caso, chi ha potuto essere presente che, pur nello specifico vaghe (ricordiamo che è stato fatti un cenno anche al futuro ed effettivo percorso della tramvia, tuttora alquanto incerto…), le decisioni già ci sono e la sensazione è che ci fossero già prima di attivare gli incontri con i cittadini.
Nella parte terminale della serata, nello spazio aperto al dibattito, l’argomento della partecipazione si può ben dire di aver fatto proprio la parte da leone. Sulla partecipazione, o più in particolare sul modo in cui la si è intesa realizzare, si è assistito ad un’autentica partita di tamburello: a chi diceva che la partecipazione c’era stata, rispondeva chi diceva il contrario, visto che, gli incontri organizzati con i cittadini, sarebbero consistiti in una mera attività di comunicazione frontale sull’avanzamento del progetto.
Teatrini a parte, dovrebbe apparire di per sé assai singolare il fatto che un atto di pianificazione urbanistica, prenda spunto dal progetto di una singola opera, che appare un autentico pretesto per costruirvi attorno qualcosa come 12.000 alloggi!
Ma in fondo quest’ultimo aspetto, in città è sempre stato un po’ il segreto di pulcinella, visto che a suffragio di ciò, nel febbraio scorso, era già apparso sul quotidiano La Nazione un divertentissimo e ben congegnato articolo di giornalismo d’inchiesta, in cui si parlava di una riunione di massima segratezza avvenuta presso la sede di CariPrato, fra i vari soggetti portatori di interessi diretti sulla variante, dei quali venivano fatti nomi, cognomi ed ammontare complessivo del giro di affari connesso con l’operazione. Insomma, qui appare tutto capovolto: invece di attivare prima i processi partecipativi per capire i reali e concreti bisogni della cittadinanza, e dunque riflettere approfonditamente su come e con cosa oggi si possa fattivamente perseguire “l’interesse pubblico”, per poi basare su questo i conseguenti atti di pianificazione territoriale ed, in ultimo, i progetti, si parte da interessi marcatamente privati e si arriva ad un atto di pianificazione attraverso un mega “progetto-civetta”, di cui, infine, ci si preoccupa di dare comunicazione alla cittadinanza.
Alla fine della fiere, mentre in natura l’arcobaleno compare nel cielo quando la luce vi irrompe bruscamente dopo la pioggia, nell’ambito della politica locale, chi dell’Arcobaleno si è attribuito il nome, sembra proprio cavalcare l’aria di tempesta… sembra proprio volere regredire dall’arcobaleno verso la pioggia, ovvero …“FROM RAINBOW TO RAIN” ….
Francesco Fedi - CCC Prato

Nessun commento: