TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 6 aprile 2008

Gotham1 e Gotham 2. Appello all'unità

Oltre alla città oscura in cui il miliardario Bruce Wayne, alias Batman, lotta contro il male assoluto del potere corrotto, la famosa e qui più volte nominata Gotham City, esiste un'altra Gotham.
Quest'ultima è una località inglese, nota per la fama di stupidi che hanno i suoi cittadini e su cui fioriscono storie, proverbi e leggende.
Per fare un esempio si dice che gli abitanti di Gotham, quella vera, siano molto abili a navigare in una scodella.
Qualcuno sostiene però che questa fama non molto lusinghiera, gli antenati di questi cittadini se la siano meritata per un atto in verità tutt'altro che sciocco: al passaggio dell'esercito di re John, per cercare di salvare i campi dalla distruzione delle coltivazioni, si sarebbero finti pazzi e squilibrati, tanto da convincere l'avanguardia a deviare il percorso. Salvarono il raccolto ma si guadagnarono il titolo di matti.
Esser presi per sciocchi se si cerca ad ogni costo e con l'ingegno di evitare il saccheggio non è bello ma può valerne la pena.
Chi afferma che a Prato manca il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte fondamentali della politica rigurdanti l'urbanistica e i Beni comuni, dice una semplice verità, affatto smentita dai rari ed autoreferenziali incontri istituzionali. Chi la considerasse una sciocchezza potrebbe procurarsi la relazione fatta su questo tema da David Fanfani al convegno dei 38-1, mercoledì scorso.
Il relatore ha posto all'attenzione dei convenuti la vasta fenomenologia del "partecipare", illustrando i vari gradi e livelli di informazione, approfondimento, verifica e decisione, già sperimentate in vari municipi europei. Si è capito che già con gli strumenti legislativi a disposizione, si può costruire un percorso condiviso e molto allargato di cambiamenti importanti e che la nostra Amministrazione non è affatto preparata o semplicemente intenzionata a praticare questa strada.
E' perciò piuttosto insensato che dalle file dell'unica sinistra presente in città, l'Arcobaleno, si stacchino fogli notes recanti opinioni personali del tutto immotivate sul piano dei fatti e su quello delle strategie politiche, tendenti a sostenere l'operato della Giunta. Ci riferiamo alla lettera Mazzeo-Colzi-Mazzeo apparsa sulla stampa e da noi riportata.
D'altro canto crediamo di non poter ricevere, come Verdi e come appartenenti all'Arcobaleno, delle invettive generalizzate a tutta la compagine e invitiamo tutti i soggetti municipalisti e democratici della sinistra e dei comitati ad unire le forze e ad inventare delle strategie e delle proposte comuni che abbiano la forza di affermarsi anche a livello istituzionale.
Occorre costruire da subito un'abitudine al confronto, sostenuta da da un sincero e paziente rapporto che non venga messo in crisi alle prime note stonate .
I leaders dell'Arcobaleno devono dare prova di credere nella partecipazione democratica, anzi, come gli abitanti di Gotham, quella vera, dovrebbero dare di matto per non fare distruggere il più prezioso dei valori, il senso del bene comune.
Questo è un invito ad unirsi.

Municipio Verde

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