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La mer, la fin...

lunedì 14 aprile 2008

TBC e prove di "Grosse Koalition" a Prato

A Prato, succede anche di questo... Che il PD pratese, in Consiglio Comunale, approvi un ordine del giorno sulla questione della diffusione di malattie infettive presentato da Forza Italia e bocci quello presentato da un consigliere della stessa maggioranza, Tommaso Rindi dei Verdi.
Sembra che il "comune sentire" tra PD e PDL, dal livello nazionale, si stia diffondendo velocemente anche a livello locale: prove tecniche di "grosse koalition" pratese???

MV


La Nazione, 12/04/08
Pd e Pdl votano insieme L’Arcobaleno no

E’ SUCCESSO di tutto, l’altra sera in consiglio comunale, con il Pd che ha votato con Forza Italia e An, e la Sinistra Arcobaleno contro il Pd. Niente di fondamentale in discussione, solo un documento presentato da Forza Italia sul problema tbc e più in generale sui rischi delle malattie infettive in parte legate all’immigrazione, che ha spinto la Sinistra Arcobaleno a presentarne un altro. E l’esito del voto è stato a dir poco singolare, di certo imprevedibile.

IL TESTO di Forza Italia, illustrato da Roberto Baldi, impegnava il consiglio, in sinergia con l’Asl «a potenziare misure preventive da adottare in relazione alle necessità nuove che si prospettano nel campo delle malattie infettive», partendo dal presupposto che «in città si stanno determinando forme infettive nuove, derivanti in parte dai processi immigratori e dalle scarse cautele a queste connesse». Immediata la reazione dei consiglieri Arcobaleno: Leonardo Becheri ha chiesto di rinviare il dibattito ad un consiglio successivo; Mauro Vannoni (Sinistra Prato Viva) ha rilevato che la delicatezza della questione imponeva di non trattarla a due giorni dal voto, soprattutto per l’«equazione fra malattie infettive e immigrazione»; Moreno Zazzeri (Pdci) è addirittura uscito dall’aula. E’ così intervenuto il sindaco: «Nel 2006 sono stati 67 i casi di tbc — ha ricordato —, percentualmente doppio rispetto alle altre città toscane. E’ una malattia che ha le sue cause nella povertà, nell’alimentazione insufficiente, nelle condizioni di vita di estremo degrado. Sarebbe assolutamente sbagliato prendere spunto dai casi tbc che stanno emergendo anche nelle scuole per una campagna anti immigrati, ma il nostro compito è affrontare il problema e assumere tutte le misure necessarie per la tutelare la salute di tutti i cittadini. Non possiamo sottovalutare — ha concluso —, non dobbiamo drammatizzare».

PIÙ o meno tutti i consiglieri si sono trovati d’accordo col sindaco, ma questo non ha consentito di trovare un accordo sull’ordine del giorno. Il capogruppo dei Verdi, Tommaso Rindi, ha presentato un ulteriore documento, con un riferimento più «sfumato» alla questione immigrati, e così le votazioni sono state due. Il testo presentato da Forza Italia è stato sottoscritto e votato anche da Pd, Italia dei Valori, An e Taiti; quello dei Verdi è stato votato dall’Arcobaleno (Zazzeri escluso, perché rimasto fuori dall’aula) e da Bartoloni del Pd, mentre ha avuto il no di cinque consiglieri del Pd (Bartolotti, Ciambellotti, Mannocci, Romagnoli e Rosseti), convinti che si sarebbe potuto arrivare a un documento unitario e tutti gli altri si sono astenuti. Un «valzer» del genere non si vedeva da tempo in consiglio comunale.
an. be.

Il Tirreno, 14/04/08
La Tbc infiamma il consiglio comunale
Il sindaco: «Non creiamo allarmismi. Basta monitorare la situazione»
L’ordine del giorno è stato presentato dopo i due casi registrati a Prato

PRATO. La questione Tbc, scoppiata a seguito dei casi di infezione tubercolare registrati negli ultimi giorni nella nostra città, è stata oggetto di una lunga e animata discussione nell’ultimo consiglio comunale. Un ordine del giorno sul tema, firmato dai gruppi consiliari di Forza Italia, Partito democratico, Alleanza nazionale, Italia dei valori, Lista Taiti per Prato, è stato posto all’attenzione del consiglio subito dopo la conclusione del dibattito sugli argomenti in discussione nella seduta di ieri.
Il documento, illustrato dal consigliere di Forza Italia, Roberto Baldi, impegnava il Consiglio, in sinergia con l’Asl «a proseguire e potenziare misure preventive da adottare in relazione alle necessità nuove che si prospettano nel campo delle malattie infettive» partendo dal presupposto che «nella realtà locale, oltre ai noti fenomeni di persistenza e stabilità della malattia in soggetti autoctoni anziani, si stanno determinando recrudescenze e forme infettive nuove, derivanti in parte dai processi immigratori e dalle scarse cautele a queste connesse».
Immediata la reazione dei consiglieri Leonardo Becheri (Rifondazione Comunista), Mauro Vannoni (Sinistra per Prato Viva) e Moreno Zazzeri (Comunisti italiani): Becheri ha chiesto di rinviare il dibattito ad un consiglio successivo, visto che non era all’ordine del giorno della seduta; Zazzeri ha dichiarato di non partecipare al dibattito, uscendo dall’aula e motivando la sua decisione con il fatto che l’urgenza e le modalità di presentazione dell’ordine del giorno non erano giustificate da elementi informativi sufficienti a consentire una discussione seria su un argomento di così grande delicatezza.
L’intervento del sindaco a questo punto del dibattito ha, però, messo tutti d’accordo. «A Prato - ha osservato Romagnoli - dobbiamo fare i conti con una realtà che presenta caratteristiche diverse dagli altri territori della Toscana. Nel 2006 sono stati notificati 67 casi di infezione tubercolare, un numero basso se rapportato ai circa 200 mila abitanti, ma percentualmente doppio rispetto ad altre città della Toscana». «La Tbc - ha spiegato il sindaco - presenta due principale tipologie infettive: la prima, che rappresenta il 47 per cento dei casi, riguarda la popolazione anziana autoctona, la seconda, pari al 53 per cento, si riscontra nei giovani immigrati)». «E una malattia - ha proseguito il sindaco - ha le sue cause nella povertà, nell’alimentazione insufficiente, nelle condizioni di vita di estremo degrado». Sarebbe ingiustificato qualsiasi allarmismo e sarebbe assolutamente sbagliato - ha sottolineato Romagnoli - prendere spunto da quanto sta accadendo per una campagna anti immigrati: il nostro compito è affrontare il problema, tenere sotto controllo la situazione e assumere tutte le misure necessarie per la tutelare la salute e il benessere dei tutti i cittadini. Non possiamo sottovalutare, non dobbiamo drammatizzare».
Il consenso unanime sulle parole del sindaco - espresso da consiglieri dei vari gruppi - non ha comunque consentito di pervenire ad un accordo circa l’ordine del giorno che ha dato avvio alla discussione. Il capogruppo dei Verdi, Tommaso Rindi, ha presentato un ulteriore ordine del giorno sullo stesso tema. «Preso atto - si legge nel documento - che anche nella realtà locale si stanno determinando recrudescenze di forme infettive nella popolazione cittadina e considerato che tali forme infettive si siano determinate da fenomeni di persistenza e stabilità della malattia in soggetti autoctoni anziani, da scarse tutele a queste connesse e da situazioni di degrado e povertà nelle fasce deboli della popolazione immigrata e non. Si valuta la necessità di affermare azioni preventive maggiormente articolate e adeguate alle patologie insorgenti». Di qui l’impegno in sinergia con l’Asl «a proseguire le misure preventive ed a sviluppare un monitoraggio continuo in sinergia con la quinta commissione». Il capogruppo del Partito Democratico, Luca Roti, in accordo con il capogruppo di Forza Italia, Goffredo Borchi, ha tentato un accordo proponendo un emendamento. Verificata l’impossibilità di una mediazione fra le due posizioni,i due ordini del giorno sono stati quindi messi in votazione.

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