da La Nazione del 13/04/08
I CINESI continuano a diminuire. Dopo il calo di febbraio (-33, mai successo negli ultimi dodici anni), a marzo la riduzione è stata ancora più consistente: sono stati cancellati 104 residenti e ora la comunità orientale, che comunque resta di gran lunga la più numerosa, ne conta 10.303. E’ vero che i controlli della polizia municipale su chi risulta irreperibile hanno portato a molte cancellazioni ed è vero anche che oggi è più difficile ottenere l’iscrizione all’anagrafe, ma l’analisi dei flussi migratori 2005-2007 ha evidenziato che i motivi amministrativi incidono sul calo degli stranieri solo per un terzo. Molto, dunque, dipende dall’andamento dell’economia del distretto e la conferma arriva anche dall’ulteriore calo dei pakistani, spesso impiegati nelle aziende tessili e scesi a 1.636 residenti dai 1.654 di febbraio, un dato già inferiore a quello di gennaio.
Anche l’andamento generale conferma il trend in atto da alcuni mesi. Gli immigrati residenti nel comune alla fine di marzo erano 23.821, appena 76 in più rispetto alla rilevazione di febbraio e nemmeno 200 in più rispetto alla fine del 2007. Siamo sempre più lontani, insomma, dai tempi in cui i cinesi crescevano al ritmo di undici al giorno. In frenata anche la popolazione complessiva. Prato attualmente ha 185.721 abitanti, 7 in meno di febbraio e 262 meno di un anno fa, quando venne sfiorata quota 186mila.
Se ci sono etnie che segnano il passo, ce ne sono altre che invece continuano a crescere. L’ingresso della Romania nella Comunità europea ha fatto lievitare a 1.769 il numero complessivo dei residenti. Anche nell’ultimo mese c’è stato un aumento di quasi cento unità (a febbraio erano 1.690), così come sono aumentati ancora gli albanesi, arrivati adesso a 4.106 residenti dai 4.047 dello scorso febbraio. Crescono di poco anche i marocchini (1.385) che insidiano sempre più da vicino i pakistani come quarta comunità più numerosa. Nonostante la gelata cinese, gli stranieri restano il 12,8% della popolazione e continuano ad abitare prevalentemente nella circoscrizione centro. Non solo, sono tutti giovani: il 92% non arriva a 50 anni.
Leonardo Biagiotti
I CINESI continuano a diminuire. Dopo il calo di febbraio (-33, mai successo negli ultimi dodici anni), a marzo la riduzione è stata ancora più consistente: sono stati cancellati 104 residenti e ora la comunità orientale, che comunque resta di gran lunga la più numerosa, ne conta 10.303. E’ vero che i controlli della polizia municipale su chi risulta irreperibile hanno portato a molte cancellazioni ed è vero anche che oggi è più difficile ottenere l’iscrizione all’anagrafe, ma l’analisi dei flussi migratori 2005-2007 ha evidenziato che i motivi amministrativi incidono sul calo degli stranieri solo per un terzo. Molto, dunque, dipende dall’andamento dell’economia del distretto e la conferma arriva anche dall’ulteriore calo dei pakistani, spesso impiegati nelle aziende tessili e scesi a 1.636 residenti dai 1.654 di febbraio, un dato già inferiore a quello di gennaio.
Anche l’andamento generale conferma il trend in atto da alcuni mesi. Gli immigrati residenti nel comune alla fine di marzo erano 23.821, appena 76 in più rispetto alla rilevazione di febbraio e nemmeno 200 in più rispetto alla fine del 2007. Siamo sempre più lontani, insomma, dai tempi in cui i cinesi crescevano al ritmo di undici al giorno. In frenata anche la popolazione complessiva. Prato attualmente ha 185.721 abitanti, 7 in meno di febbraio e 262 meno di un anno fa, quando venne sfiorata quota 186mila.
Se ci sono etnie che segnano il passo, ce ne sono altre che invece continuano a crescere. L’ingresso della Romania nella Comunità europea ha fatto lievitare a 1.769 il numero complessivo dei residenti. Anche nell’ultimo mese c’è stato un aumento di quasi cento unità (a febbraio erano 1.690), così come sono aumentati ancora gli albanesi, arrivati adesso a 4.106 residenti dai 4.047 dello scorso febbraio. Crescono di poco anche i marocchini (1.385) che insidiano sempre più da vicino i pakistani come quarta comunità più numerosa. Nonostante la gelata cinese, gli stranieri restano il 12,8% della popolazione e continuano ad abitare prevalentemente nella circoscrizione centro. Non solo, sono tutti giovani: il 92% non arriva a 50 anni.
Leonardo Biagiotti
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