TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 12 aprile 2008

Montemurlo. Partito Democratico molto poco democratico

Abbiamo appreso, grazie al sito dei Cittadini Uniti di Montemurlo, di un fatto perlomeno increscioso, che merita tutta la nostra attenzione. Sinteticamente (il dettaglio lo potete leggere nell'articolo di Alberto Niccolai che riportiamo in calce) un consigliere comunale del PD montemurlese ha più volte accusato gli amici dei Cittadini Uniti di fare "propaganda politica senza autorizzazione", dato che erano presenti al mercato settimanale per pubblicizzare l'iniziativa sui buoni locali che si terrà la settimana prossima. A quanto pare, sembra siano intervenuti anche i vigili urbani per controllare il volantino distribuito.
Ora, a parte il fatto che la Costituzione recita (art.21 c. 1) che "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione", ci sarebbe altresì da ricordare che tale diritto di manifestare il proprio pensiero non può essere soggetto ad "autorizzazioni" di qualsiasi sorta. Forse questo punto non è molto chiaro ai "democratici" di Montemurlo...
Tra l'altro, non trattandosi di "attività economica", la diffusione del volantino non rientra nemmeno tra le pubblicità soggette a tassazione (c'è pure una sentenza della Corte Costituzionale, in proposito), e anche su questo, quindi, non c'è altro da dire.
E quindi, rimane il fatto grave, gravissimo, di un atto ai limiti dell'intimidazione compiuto da un membro delle isitituzioni locali (perché tale è un consigliere comunale).
Come Municipio Verde, non possiamo esimerci dallo stigmatizzare quanto accaduto, e dimostrare tutta la nostra solidarietà alle ragazze e ai ragazzi dei Cittadini Uniti.

Municipio Verde


Paura di cambiare.

Non credevo che il livello di democraticità in questo comune fosse così basso. Più che altro, non credevo che anche proporre soluzioni nuove, apartitiche e totalmente mirate al miglioramento della vita cittadina fossero così ostracizzate dal potere comunale. E soprattutto, non credevo che fare informazione equivalesse a schierarsi automaticamente da una parte o dall'altra. Perchè, signori miei, è questo ciò del quale il Partito Democratico montemurlese ha paura: la manifestazione del dissenso e le buone idee che provengono dal basso. E ha i suoi modi a dir poco inquisitori, per porre fine alle suddette iniziative.

Andiamo con ordine: stamattina (11 aprile), in piena campagna elettorale, sono andato al mercato di Oste per fare del volantinaggio sull'incontro che i Cittadini Montemurlesi hanno organizzato per giovedì prossimo sui buoni locali. Mi dirigo ben bello al mercato e comincio a distribuire i miei bei volantini in bianco e nero. Purtroppo, questa mattina non sono stato l'unico ad avere un'idea simile: A circa 20 metri da me, un banchino del Partito Democratico sta aprendo i battenti con tanto di bandiera, coupon illustrativi, fotografie e numerose persone addette alla sua preparazione (tra cui un consigliere comunale. Lo ritroveremo più avanti). Va beh, io penso "che fastidio potrei mai dare? Loro hanno tutto quell'ambaradan di materiale che è logico che una persona vada diretta verso di loro. In fondo devo solo consegnare dei volantini". Bene, passano 10 minuti e qualcuno di loro si accorge di me. Mi si avvicina, gli porgo il mio volantino ed esordisce secco: "proprio qua ti dovevi mettere?", "mi scusi? Non credo di capire...", "hai l'autorizzazione a stare qua? Lo sai che siamo in campagna elettorale e tu stai facendo propaganda politica?". Alle ultime due parole della sua frase ho pensato di essere su candid camera: PROPAGANDA POLITICA? "Mi scusi, l'ha letto almeno il volantino?" e quello chiude la situazione in questo modo: "non mi interessa, SE NON TI SPOSTI CHIAMO I VIGILI!".

Attimo di pausa: nella mia testa hanno cominciato a volare i pensieri più disparati. Stavo vivendo una situazione un pò alla Kafka come quando nel suo "Processo" l'imputato Josef K. viene tratto in arresto e giustiziato senza mai scoprire di che cosa è accusato. Mi scappava anche da ridere. Gli chiedo di presentarsi: "sono del Partito Democratico", mi dice e al mio nuovo tentativo di spiegargli che stavo solo promuovendo un'iniziativa pubblica si è congedato con un pleonsatico "va bene, vado a chiamare i vigili".

Eccolo qua il modo di fare del PD: o con noi o nemico mortale. Nemmeno il tempo di spiegare cosa intendessimo proporre, nemmeno il tempo di poter intavolare un discorso su di un argomento che dovrebbe interessarli direttamente e che dovrebbero conoscere ma che evidentemente non li sta molto a cuore: le tasche della popolazione.

Comunque, non c'è bisogno di informare la legge, mi sono spostato in un'altra zona del mercato e ho continuato a distribuire la mia carta. Tutto sembrava risolto, il tizio di prima continuava ad osservarmi a distanza ma non ci ho fatto caso. Nel frattempo un'addetta del PD continua a girare tra le bancarelle.

Ma ancora non è finita. Una mezz'ora dopo ecco il consigliere comunale di prima (non farò il nome ma il PD sa chi c'era e chi erano gli addetti al banchino) che mi ripropone la stessa solfa: "Non puoi stare qui, stai facendo propaganda politica, non hai l'autorizzazione e te ne devi andare...". E' l'ennesima prova che nessuno di loro ha letto il documento che li ho dato.

Allora, visto, che sono buono e che ci tengo alla precisione, vi voglio dare un'altra occasione. Più in basso, in questo blog, c'è il post con il volantino in bella mostra, ingrandite l'immagine (ammesso che i signori politici sappiano farlo, data la loro cecità nell'amministrare la policy cittadina) e noterete in alto i tre simboli che patrocinano l'evento di giovedì: Cittadini Uniti Montemurlesi, Meet Up di Prato e Arcipelago Toscana. Ora, riflettendo attentamente, ditemi in tutta onestà QUALE DI QUESTI TRE SIMBOLI E' LEGATO AD UN PARTITO POLITICO? Publicizzare un convegno che aspira all'interesse globale è politica? No signori, si chiama senso civico.

L'ambivalenza di una classe dirigenziale è tutta qui: da una parte si esaltano i Cittadini Uniti e la loro idea di portare avanti un discorso vero e sincero sul cambiamento proposto da giovani amanti del loro paese; dall'altra li si accusano di demagogia, li si tappano le ali, li si impedisce di esprimere il loro parere. Menomale che la popolazione comincia a capire: presenti a quest'ultimo alterco c'erano due venditori del mercato che dopo aver assistito al tutto e dopo aver letto il foglio (loro sì che lo leggono!) si sono apertamente schierati dalla mia parte.

Facciamo già così paura? O è una paura congenita generale che li fà rizzare il pelo ogni volta che si sentono minacciati da chissàchi? O, ancora meglio, è la paura che i cittadini possano esprimersi davvero, in un modo sano, corretto e privo di qualsivoglia intimidazione e che finalmente comincino ad interessarsi di ciò che li circonda? La politica comunale, più di quella nazionale, si fonda sull'ordine precostituito e quindi, sulla disinformazione della popolazione che col suo voto d'appartenenza garantisce un alto numero di voti a questo o quel partito.

Il momento di cambiare è arrivato. E' l'ora che i cittadini si riprendano davvero la loro città e che riescano ad uscire da questo pantano che non li vuole al centro del loro comune, che li vuole spettatori passivi di un'amministrazione che è stata sì eletta, ma che non rappresenta il volere della gente. Allora lancio anche un appello: venite giovedì sera al Chiesino di Oste, sarete i benvenuti. Potremo così confrontarci davvero direttamente. Sperando che voi siate interessati al benessere dei cittadini e non solo in campagna elettorale.

Per concludere, un ulteriore episodio successo sabato scorso: passando per la piazza della Libertà a Montemurlo in un altro giro promozionale dell'incontro abbiamo incontrato gli assessori Fronzoni e Ciolini all'opera per preparare la festa del PD di domenica. Andiamo a salutarli, come cortesia richiede (la si può pensare diversamente ma si deve sempre rispettare gli altri e con Ciolini abbiamo anche avuto momenti di tensione) e dopo qualche battuta parte una frase dal mucchio "più facile contestare che governare, vero?".

Forse, ma non tutti lo fanno. E adesso capiamo il perchè.

Alberto Niccolai

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