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La mer, la fin...

venerdì 4 aprile 2008

Roggiolani. "PD da solo in Regione? Sarebbe rottura totale!"

da Il Giornale della Toscana del 03/04/08


“PD da solo in Regione? Sarebbe rottura totale”

Roggiolani (Verdi) : “se salta l’alleanza in Regione, conseguenze in tutte le amministrazioni”
“Una parte del Pd spinge Martini alla rottura in Regione, sono i teorici dell’estremismo veltroniano” afferma Fabio Roggiolani, consigliere dei Verdi e candidato alla Camera per la Sinistra Arcobaleno, “Ma se c’è rottura in Regione, saltano tutte le alleanze amministrative”.

Ai ferri corti sulla gestione del servizio idrico, d’amore e d’accordo sul Dpef: è la doppia immagine che la maggioranza in Regione ha dato di sé in questi giorni. Qual è quella veritiera? E soprattutto: è una maggioranza che sta per sfasciarsi, magari dopo le politiche, oppure no?
“E’ indubbio che all’interno del partito democratico ci sia un gruppo che in questo momento vuol saltare sul carro della rottura a sinistra, anche in Toscana, ma forse non comprende bene che se si rompe in Regione saltano anche tutte le alleanze nelle amministrazioni locali” osserva Fabio Roggiolani, consigliere regionale dei Verdi e responsabile nazionale del Programma del Sole che Ride, candidato alla Camera per la Sinistra Arcobaleno.

Inserisce in questa lettura anche la decisione di Martini di varare ora la legge sui servizi pubblici, pur sapendo che l’accordo non c’era?
Credo che Martini dovesse dare segnali interni agli estremisti veltroniani, ai teorici della rottura che fanno riferimento al ministro Chiti. Vogliono forzare la mano, ma la realtà è che sui temi programmatici qui siamo in controtendenza rispetto al quadro nazionale,ci sono tanti elementi di condivisione.

E le tante divisioni, dai termovalorizzatori alle infrastrutture, dai rigassificatori appunto ai servizi pubblici? Non sono cose da poco.
E’ vero, però ad esempio sui rifiuti si sono fatti grandi passi avanti con la scelta della raccolta differenziata spinta e del porta a porta. Così come sulla sanità e su tanti altri temi. Sono l’ultimo a godere di buoni rapporti con il presidente Martini, anche per come sono stato trattato in passato, ma prendo atto con piacere che dal complesso della sua azione emerge una chiara volontà di non chiudere l’alleanza.

Resta però quella spinta interna al Pd di cui si parlava prima . Chi vincerà?
Mi sembra che qualcuno non abbia ben chiaro uno scenario: se il Pd rompe in Regione in nome della logica dell’autosufficienza, l’alleanza si rompe in tutte le amministrazioni locali.e poi qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di aver consegnato al centrodestra decine e decine di Comuni, con sindaci e assessori annessi. Per guadagnare tre assessori in Regione ?

Perché questo automatismo ?
E’ nella logica delle cose e soprattutto della coesione della Sinistra Arcobaleno, che in Toscana è molto più forte che a Roma. Siamo sempre più determinati a far capire al Pd che non può pensare di avere a che fare con i 7 nanetti. Chi nel Pd ha iniziato a fare i conti per vedere se può correre da solo in Toscana, provi a farli anche Grosseto, Arezzo, Lucca e magari Firenze. Oppure c’è chi pensa di andare da solo dove ha la maggioranza e allearsi negli altri casi? Sarebbe un po’ troppo facile….

Ma lei è ottimista o pessimista sul futuro di questa alleanza?
E’ difficile fare delle previsioni in questa fase, però se stiamo ai fatti osservo che il dialogo in Toscana è sempre su ottimi livelli, al di là di difficoltà pur importanti da superare come nel caso della gestione del servizio idrico. Ci sono gli elementi per non associare conseguenze deterministiche a quanto sta accadendo a Roma. Noi lì certo non lavoriamo per la rottura, ma per restare tutti assieme.

Se invece non sarà così… rottura totale?
Per quanto mi riguarda è un passaggio obbligato, da cui dipende la stessa ragion d’essere della Sinistra Arcobaleno. E su questo sono sicuro che non ci sia alcuna divergenza al nostro interno.

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