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La mer, la fin...

mercoledì 17 giugno 2009

Ambiente. La riforma di Arpat.

Consiglio: legge di riforma dell’Arpat

Lupi: strumento chiave per il ruolo a tutela del territorio

Firenze 16 giugno ‘09
“Negli ultimi quattro anni Arpat ha compiuto grandi passi in avanti e la legge approvata rappresenta il passo positivo finale che mancava”. Lo ha dichiarato Mario Lupi, capogruppo Verdi in Regione Toscana - che ha definito Arpat “strumento chiave per il ruolo che svolge a tutela del territorio”.
L’agenzia, istituita nel 1995, ha visto negli anni successivi cambiare radicalmente il quadro normativo di riferimento, sia comunitario che nazionale, con un notevole aumento dell’attività legata alle autorizzazioni ed ai controlli. Arpat sarà articolata in una struttura centrale a livello regionale, in strutture sovra provinciali e in almeno una struttura periferica per ciascuna provincia. Uno specifico regolamento garantirà uno svolgimento uniforme ed omogeneo delle attività delle strutture periferiche, la qualità e l’efficacia dei controlli, in particolare sulle grandi opere. Quanto alle attività, la nuova legge individua alcune grandi aree di competenza: controllo ambientale, supporto tecnico-scientifico ai vari enti, elaborazione dati, informazione ambientale.
“La legge approvata risponde alla “necessità di svoltare” per l’Agenzia regionale per l’Ambiente (Arpat), - ha spiegato Mario Lupi - sia sul versante dei rapporti con i cittadini sia per sburocratizzare l’importante attività di controllo in capo all’organismo tecnico. Tra gli elementi evidenziati la necessità di “rapidità delle risposte” da parte di Arpat, condizionate in troppi casi da modelli organizzativi che hanno finito per rendere “alcuni controlli di fatto preceduti da avvisi anticipati di intervento”. E l’opportunità di assicurare squadre di tecnici sul territorio adeguate alle necessità di interventi altamente specializzati (come nel caso dei controlli sugli inceneritori).
Quanto prima Arpat dovrà informare il Consiglio sul “sistema di autocontrollo interno” (verifica a campione sull’efficacia dei controlli), inteso “come protezione per gli stessi dipendenti che vi operano”, nonchè la “vera svolta” introdotta dalla nuova disciplina: la tracciabilità delle segnalazioni da parte dei cittadini: sarà possibile conoscere azioni e risposte seguite alle chiamate telefoniche.
Infine – ha concluso Lupi - situazioni come Falascaia, i rifiuti industriali a Piombino e i problemi di contabilità idrica della val di Cecina e Rosignano dovranno trovare risposte adeguate.

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