TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 14 giugno 2009

Prato al ballottaggio. Il Grande Gioco - 6

E così, Cenni e Attucci incassano l'appoggio di Milone Libero&Sicuro (di prendersi un assessorato), dei Socialisti per le Libertà di Mazzeo e soprattutto, in provincia, dell'UDC, che ha scelto di seguire la linea già tenuta in comune.
Il Grande Gioco ormai vede, nello schieramento di centrodestra, tutte le pedine schierate...
MV

da la Nazione del 14/06/09
Alleanze: Udc e Milone Folla in piazza del Comune per Cenni: ‘Vinceremo’

«SE CI FOSSE stato Carlesi? Gli avrei detto benvenuto». Così venerdì sera Roberto Cenni ha iniziato il suo intervento in piazza del Comune: doveva essere un faccia a faccia con l’avversario del centrosinistra, che però ha detto no. «I confronti si organizzano insieme, non accettiamo ordini, questa non è una dittattura», aveva spiegato il suo comitato elettorale. «Noi non abbiamo ordinato niente a nessuno. Non cerchi scuse Carlesi: è lui che non si vuole confrontare», era stata la replica di Cenni, che venerdì sera ha aggiunto: «Visto che si è lamentato del ritardo dell’invito, vorrei precisare che il suo staff era stato contattato con debito preavviso e che come si fa in democrazia la serata sarebbe stata semplicemente un’occasione per scambiare idee». Niente faccia a faccia, quindi, niente domande. Il candidato sindaco ha riepilogato i suoi progetti per Prato in una piazza del Comune gremita, fra applausi e incitazioni continue: non era mai stato così caldo e fiducioso il clima a una manifestazione del centrodestra e il fatto che si respirasse proprio in piazza del Comune aveva un significato ancora più simbolico.
Ieri mattina, intanto, Cenni e la candidata presidente della Provincia Cristina Attucci hanno ufficialmente presentato le alleanze in vista del ballottaggio: la lista Prato libera & sicura e i Socialisti per le libertà e, nel caso di Attucci, l’Udc, che già sosteneva Cenni. «Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto – hanno commentato Aldo Milone e Bruno Gualtieri di Prato libera & sicura - durante la campagna elettorale abbiamo sempre sottolineato la necessità di riportare a Prato legalità e rispetto delle regole. Questo accordo è la strada giusta, la strada del cambiamento che i pratesi, con il voto del 6 e 7 giugno, hanno dimostrato di voler percorrere». Ha aggiunto Francesco Querci dell’Udc: «Con Cristina Attucci c’è un’assonanza su tutto il programma, dal sociale, all’ambiente, alla cultura». Infine Francesco Mazzeo dei Socialisti per le libertà: «Cenni è un valore aggiunto per Prato e per la politica: è l’uomo giusto per cambiare finalmente le cose in questa città».
Inoltre, ieri mattina Cenni ha così commentato le parole del vescovo Simoni sui respingimenti degli immigrati: «Capisco la sua posizione, ma in un tema così complesso c’è sempre il rovescio della medaglia: come si affronta il problema? Prato ha raggiunto la saturazione per l’accoglienza degli immigrati, le cifre sono da record nazionale, le difficoltà enormi». Poi un passaggio sul Consiag: «Dicono che se sarò eletto privatizzerò il Consiag e manderò a casa i lavoratori. Sono solo bugie. L’unica cosa vera è che mi impegnerò a tagliare i costi dei consigli di amministrazione e delle inutili consulenze». Quanto a Cristina Attucci, ha ricordato che la Toscana è l’unica Regione assieme all’Emilia Romagna che non ha dato finanziamenti agli oratori, come previsto da una legge nazionale. Infine, ancora Cenni sull’urbanistica: «Basta cemento su questa città. Le operazioni multisala ed ex Banci sono state calate dall’alto e imposte ai cittadini».

da il Tirreno del 14/06/09
Il Pdl ha chiuso la campagna acquisti

La lista Milone, Udc e i socialisti di Mazzeo sosterranno Cenni e Attucci

Il candidato sindaco risponde al vescovo «A Prato è eccessivo il numero di immigrati»

PRATO. Scenari definiti per il centrodestra. In vista del ballottaggio del 21 giugno, dal cui risultato dipenderà il futuro amministrativo della città di Prato e della sua Provincia, si stringono nuove alleanze. Sulla scheda elettorale del Comune ci saranno anche i simboli di Prato Libera e Sicura (con il suo 2,67%) e dei Socialisti per le libertà (che avevano preso lo 0,35%) insieme a quelli della coalizione che sostiene la candidatura di Roberto Cenni (Pdl, Udc, Socialisti riformisti, Lega nord, Giovani Pratesi, Prato Civica, Taiti per Prato e La Destra).
«In questa campagna ho sempre cercato le coincidenze nei programmi - sostiene Roberto Cenni -. Le assonanze con Prato Libera e Sicura sono sempre state evidenti, di Francesco Mazzeo invece ho apprezzato molto la denuncia al sistema clientelare che ha animato l’amministrazione fino a oggi. Mi auguro che gli elettori chiamati a votare antepongano alle ragioni ideologiche, le soluzioni ai problemi espresse nei programmi».
«L’apparentamento con Roberto Cenni è dettato dalla condivisione dei nostri programmi - interviene Aldo Milone -. La sicurezza, la legalità e un’attenzione particolare al sociale che tenga conto di quel 30% in più di famiglie che hanno richiesto la tessera all’emporio Caritas».
Ma gli apparentamenti per il centrodestra non finiscono qui. La candidata alla presidenza della Provincia Cristina Attucci si presenterà al ballottaggio contro Lamberto Gestri con la fiducia dell’Unione di centro e di Prato Libera e sicura che si aggiungono così alla coalizione composta da: Pdl, Lega Nord e La Destra. «Se vinceremo - annuncia - nei primi cento giorni porteremo avanti la battaglia di riforma dei consorzi di bonifica e metteremo mano al bilancio. Recupererò tutte le spese inutili che finora sono state fatte per destinarle al sociale, in particolare agli asili che sono pochi».
«Il vero punto d’incontro - racconta Francesco Querci dell’Udc - lo abbiamo trovato nella bocciatura della Legge regionale sull’immigrazione. È fatta male, perché vuole imporre a questo territorio una pluricultura che non tiene conto assolutamente dalla valorizzazione della nostra identità cristiana». Più concretamente Bruno Gualtieri di Prato Libera e sicura, pensa ai 20mila posti di lavoro persi negli ultimi anni: «La Provincia è riuscita ad attrarre dall’Unione europea soltanto 112mila euro. Con Cristina Attucci vogliamo diventare il centro d’aggregazione di tutti i progetti economici».
Infine Roberto Cenni si sofferma sull’intervento del vescovo a proposito dei rimpatri: «E’ vero che la città ha bisogno di amore, ma un amministratore deve tener conto del rovescio della medaglia quando si trova a dover gestire un numero di immigrati che a Prato supera di tre volte la media nazionale. Deve far convivere questo fenomeno con la società in modo tale che questa mantenga la propria compattezza».
Bar. Bur.


Nessun commento: