TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 13 giugno 2009

Prato al ballottaggio. Il Grande Gioco - 4

Il punto della situazione negli articoli dei quotidiani locali. E il Grande Gioco continua. A proposito... Perchè il "Grande Gioco"? Riguardatevi "Kim" (per chi ha l'età, altrimenti guardatelo per la prima volta) oppure leggetevi la definizione su Wikipedia. Anche se qui il conflitto non è "strisciante"...
MV

da il Tirreno del 13/06/09
Il punto sugli apparentamenti, Udc con Attucci

Patti: Milone con Cenni “grillini” divisi a metà
PRATO. Con Carlesi: la Sinistra rosso verde, Rifondazione - che però ancora deve verificare la sintonia con il Pd e ottenere l’ok definitivo dal direttivo - e con ogni probabilità una quota dei “grillini”.
Con Cenni: la lista Prato Libera e sicura di Aldo Milone - ufficializzazione questa mattina - e la lista dell’ex sindacalista Uil Luciano Mencacci.
Astenuti: Maila Ermini con la sua lista “Per il bene comune” che ha già detto che di alleanza non ne farà e di nuovo i “grillini”.
Punto sulla situazione degli apparentamenti. Il nodo da sciogliere forse il più complicato è quello dei “grillini” capitanati da Fausto Barosco che non nasconde le sue simpatie per il candidato sindaco del centrodestra Roberto Cenni. Barosco però ha da fare i conti con il leader nazionale Beppe Grillo che ha dato ordine di restare neutrali - come si legge sul sito. I “grilli” pratesi che per tutto il giorno hanno continuato a discutere sul blog anche con toni accesi, sono divisi: tra chi la linea dell’astensione l’accetta e la ritiene giusta e chi, invece, sostiene che sia giusto votare per il candidato di centrosinistra Massino Carlesi. Pochi - fino a ieri - i supporter del centrodestra. Cosa faranno? Liberi di scegliere nel segreto dell’urna.
Sul fronte del centrosinistra contatti sono stati avviati anche con la lista di Alessandro Rubino, l’organizzatore di eventi sceso in pista con “Libertà legalità novità” e che ha preso 366 voti.
Rifondazione, più Rosso verdi più altri, potrebbero garantire a Carlesi oltre duemila voti in più.
Stessa quota per Cenni che potrebbe avere in dote solo da Milone circa 2700 voti. Meglio andrà alla candidata presidente della Provincia Cristina Attucci che avrà l’appoggio dell’Udc (che al primo turno ha corso da sola) e che garantirebbe alla giovane candidata Pdl 4 punti e mezzo in più.

da la Nazione del 13/06/09
Udc con Attucci, grillini decisivi Rifondazione non tradisce

Appoggio esterno a Carlesi e Gestri. Ballottaggio incertissimo
L’UDC PER Attucci, Rifondazione per Gestri e Carlesi, ma con un appoggio esterno, libertà di voto per i grillini. Adesso il quadro delle alleanze in vista del ballottaggio di domenica e lunedì è praticamente completo e quello che manca i candidati dovranno cercarlo porta a porta. Carlesi e Gestri potranno contare anche sulla sinistra rossoverde, che però al primo turno ha ottenuto soltanto un pugno di voti (254 al Comune e 400 alle provinciali). Maila Ermini, altri 301 voti, al momento sembra orientata invece per la libertà di voto e lo stesso vale per i Socialisti per le libertà (338 voti in Comune, 365 in Provincia), anche se in questo caso alla fine, forse, potrebbe prevalere una preferenza per il centrodestra e quindi per Cenni. Quanto ad Alessandro Rubino, 344 voti (0,3%), ha incontrato sia Cenni che Carlesi e nelle prossime ore annuncerà la sua scelta.
Intanto dopo la riunione di giovedì l’Udc oggi ufficializzerà l’appoggio a Cristina Attucci, la candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia. Si tratta di un sì importante e atteso che, dal punto di vista teorico, potrebbe permettere ad Attucci di raggiungere Lamberto Gestri, candidato del centrosinistra, oltre quota 63mila voti, considerando anche l’apparentamento con la lista Prato Libera & sicura (anche questo sarà ufficializzato oggi e vale anche per Cenni) e l’accordo con La città per noi siglato in settimana.
Nel frattempo però Gestri, così come Carlesi che ha promesso di «abolire il sistema delle graduatorie per l’accesso agli asili nido e alle scuole materne», oltre alla sinistra rossoverde ha incassato anche il sostegno di Rifondazione. Un sostegno che però sarà soltanto esterno, e probabilmente anche critico nei confronti del Pd, perché difficilmente si arriverà ad un ingresso nella coalizione. Niente apparentamento, insomma, nè in Comune nè in Provincia, ma una ‘naturale’ indicazione di voto a sinistra senza però un impegno diretto nella campagna elettorale di questi ultimi giorni. Basterà per convincere tutti coloro che hanno votato per Messina e Paoletti al primo turno a dirottare la preferenza verso Gestri e Carlesi? Forse, ma resta un pizzico di incertezza in più.
Sintonia su diversi punti invece con la sinistra rossoverde. Carlesi ha chiuso l’accordo sulla base di un patto in tre punti che prevede più trasparenza e partecipazione, discontinuità sull’urbanistica e, appunto, il no alle graduatorie per asili e materne. Gestri invece ha ottenuto il sì con un accorso su rifiuti, filiera delle energie rinnovabili alternative e il rilancio dell’area etrusca di Gonfienti. Sui rifiuti, in particolare, si punterà al 65% di raccolta differenziata entro il 2010 con un ricorso minimo alla discarica.
Fatti due conti la sfida per Comune e Provincia resta apertissima: Carlesi con la sinistra rossoverde e Rifondazione arriverebbe al 49,5%, in base ai risultati del primo turno, Cenni con Prato Libera & sicura sarebbe al 47,7% al quale forse si potrà aggiungere lo 0,3% dei Socialisti per arrivare così al 48,1% virtuale. Attucci invece dopo le alleanze raggiungerebbe il 48,5% dei consensi, mentre Gestri il 50,9% col contributo fondamentale di Rifondazione. La Dc è intenzionata ad «aiutare chi sarà più indietro alla vigilia del voto» e quindi, ad oggi, dovrebbe stare con Attucci che forse potrebbe contare anche sullo 0,3% dei socialisti. Un altro 0,5% in totale che potrebbe rendere ancora più interessante lo sprint.
Di sicuro il ballottaggio si giocherà su una manciata di voti e per questo gli schieramenti stanno cercando di recuperare chi non ha votato al primo turno e di conquistare, passo per passo, il consenso che manca. Da entrambi le parti si proverà a convincere fino all’ultimo i movimenti minori che hanno lasciato libertà ai sostenitori, a partire dai grillini che, con i loro 1807 voti e l’1,86%, rischiano di essere decisivi per la vittoria alle comunali.
Leonardo Biagiotti

1 commento:

Anonimo ha detto...

sembra proprio strano che i verdi si siano schierato con il centrosinistra visto lo scempio fatto nelle ultime amministrazioni della città...