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La mer, la fin...

martedì 16 giugno 2009

Prato al ballottaggio. Mazzoni e le disquisizioni costituzionali

Di fronte al solito pippone della destra sull'evasione TIA, che ovviamente sarebbe tutta da ascrivere ai cinesi, il deputato Mazzoni si lancia in una disquisizione sull'articolo della Costituzione che ci ricorda come tutti debbano concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva, specificando ovviamente che i pratesi son tassati, gli stranieri (senza distinzioni) no.
Curioso che tale affermazione, intanto, venga dall'esponente di un partito che rimarrà famoso per i condoni fiscali.
Curioso che Mazzoni si dimentichi anche che ci sono tanti stranieri che hanno attività commerciali e che pagano regolarmente quanto e come i pratesi.
Curioso che dimentichi anche i tanti lavoratori dipendenti stranieri, per i quali le aziende italiane funzionano da sostituti di imposta.
Curioso, non plus ultra, che il nostro "eroe" dimentichi che l'azienda del suo candidato a sindaco è sotto accusa per evasione fiscale (ricordate? è di qualche giorno fa, in fondo...).
Alla faccia di chi dovrebbe concorrere sulla base della propria capacità contributiva...
MV

da la Nazione del 16/06/09
‘Evasione cinese: Comune latitante’

Mazzoni (Pdl): ‘Non ha neppure attivato il collegamento con l’anagrafe tributaria’
«LA CRITICA più severa espressa da commercianti, artigiani e imprenditori che ho incontrato in campagna elettorale riguarda l’esosità della Tia, che da luglio, cioé guarda caso subito dopo le elezioni, subirà un ulteriore aggravio. Tanta solerzia non si riscontra invece da parte del Comune nella lotta all’evasione. specialmente nel distretto parallelo cinese». Lo ha detto ieri il coordinatore provinciale del Pdl Riccardo Mazzoni, lanciando un’accusa precisa: «Il Comune — ha infatti aggiunto — non ha attuato le disposizioni del decreto legge 203/2005 e del successivo provvedimento dell’Agenzia delle entrate del dicembre 2007, che regola l’accesso gratuito al Siatel, il Sistema di interscambio anagrafe tributaria enti locali. Questo sistema consente di partecipare concretamente all’accertamento dell’evasione, ma con Siatel il Comune non ha nemmeno attivato il collegamento...».
PIÙ NEL DETTAGLIO, le informazioni che il Comune potrebbe inviare all’Agenzia delle entrate riguardano gli anni 2004/2005 (di prossima prescrizione) e consentirebbero di rilevare sia i fenomeni di economia sommersa legati all’utilizzo del patrimonio immobiliare in evasione delle imposte, sia tutti gli atti che, secondo l’Agenzia entrate, «evidenziano, comportamenti evasivi ed elusivi», ad esempio quelli relativi ad acquisti di esercizi commerciali, ma anche di beni immobili, o auto di lusso: «Un fenomeno sotto gli occhi di tutti, se si pensa ai cinesi; acquisti che non trovano il minimo riscontro nelle dichiarazioni dei redditi», è ancora il commento di Mazzoni.

NON SOLO. «Grazie a Siatel — ha aggiunto il leader del Pdl — i Comuni e le Asl potrebbero acquisire preziose informazioni sui contribuenti, in modo da controllare le autocertificazioni rilasciate per avere esenzioni sanitarie, buoni-libro o alloggi popolari, e così contrastare il dilagante e sfacciato abuso delle agevolazioni da parte di chi non paga le tasse».

LE ACCUSE del leader Pdl sono esplicite: «Non solo non risulta siano stati attivati i collegamenti Siatel — spiega —, ma anche che determinati atti in possesso dell’amministrazione, ad esempio i verbali dei vigili, confluiscano tempestivamente nelle previste segnalazioni all’agenzia delle entrate, o che sia operante la commissione incaricata di determinare gli imponibili da accertarsi. Perché Comune e Regione non si sono ancora attivati per stipulare il previsto protocollo d’intesa con la direzione regionale delle entrate, finalizzato al recupero della macroscopica evasione fiscale?».

SECONDO Mazzoni questo consentirebbe di incassare, oltre alle maggiori imposte locali e alla Tia, anche il 30% delle somme riscosse a titolo definitivo per tributi statali accertati con la partecipazione del Comune. «Martini pensa solo alle agevolazioni sociali per i clandestini — ha concluso il leader del Pdl —; la sinistra pratese ci deve dire con chiarezza se ritiene ancora vigente il principio Costituzionale che impone a “tutti” di concorrere alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva o se ritiene di accordare solo agli stranieri agevolazioni e franchigie, gravando invece i pratesi di tariffe sempre più pesanti».

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