TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 9 giugno 2009

Prato al voto. I grillini con Cenni?

Che Milone potesse guardare al centrodestra, era piuttosto evidente... Che al centrodestra possa invece guardare Barosco, e ci possano guardare i "grillini", onestamente ci meraviglia... Ma siamo pronti a tutto! MV

da la Nazione del 09/06/09
Un Milone di delusioni
E Barosco pensa a Cenni Anche l’ex assessore guarda al centrodestra
di ROBERTO DAVIDE PAPINI
DIETRO i «ballottanti» (Carlesi e Cenni) distacchi abissali per gli altri contendenti e anche qualche delusione. Sino dal pomeriggio, neanche l’incrollabile ottimismo “miloniano” sostiene il candidato sindaco della lista “Prato Libera e Sicura” nella speranza di un ribaltamento in serata. Che, in effetti, non arriva e Milone resta incollato intorno al 2,7%. «Onestamente mi aspettavo di più — ammette Aldo Milone — almeno un 3,5% - 4%. Dopo aver visto il risultato delle Provinciali nel comune di Prato (il candidato Bruno Gualtieri ha sfiorato il 2%) speravo di ottenere di più, perché sapevo che la nostra forza sarebbe stata alle comunali. E invece...». Invece, non è andata così, probabilmente anche per l’exploit della Lega che ha pescato anche in una parte del possibile “bacino” elettorale di Milone, insistendo sui temi dell’immigrazione clandestina, della legalità e dei controlli. «Sì, probabilmente il risultato della Lega mi ha danneggiato, ma credo che soprattutto sia stata la polarizzazione tra i due candidati principali negli ultimi giorni di campagna elettorale a penalizzarci. Noi ce l’abbiamo messa tutta, non abbiamo niente da rimproverarci. In fondo, siamo una lista nata cinque mesi fa». Pochi dubbi su chi far confluire i voti nel ballottaggio: «è uno sbocco abbastanza ovvio — spiega Milone — perché nel centrosinistra non ho trovato nessuna sensibilità e attenzione ai temi che portiamo avanti. Con Cenni parleremo e chiederemo ancora più accentuazione su legalità e controlli. Visto che ha un governo amico alle spalle, può e deve chiedere più impegno da questo punto di vista».

SI È FERMATO sotto il 2% (attestandosi intorno all’1,80%) ma alla fine è il più contento dei non “ballottanti”: Fausto Barosco, candidato sindaco della “Lista Civica Prato 5 Stelle Beppe Grillo” non nasconde la sua soddisfazione. «Siamo contenti perché siamo nati tre mesi fa, quattro mesi fa non siamo mai stati presenti sul territorio, non siamo stati presenti a livello di mass media, non so che risultato avremmo potuto ottenere se avessimo avuto la stessa attenzione che ha avuto Milone dalla stampa. Il vero sconfitto è lui, visto che doveva prendere l’8%». Per Barosco il voto di sabato e domenica «è un punto di partenza, nei prossimi cinque anni faremo tante cose». Già, ma senza andare tanto lontano cosa farà la sua lista al ballottaggio? Qui Barosco non si espone troppo., ma fa capire chiaramente che potrebbe appoggiare Cenni: «Non non diamo indicazione, ma certo ritengo che questa città abbia bisogno di cambiare, serve un rinnovamento del modo di fare politica».

CHI APPARE più deluso è Paolo Paoletti, candidato di Rifondazione Comunista che è rimasto intorno all’1,68%. Inevitabile la valutazione negativa: «È stata una sconfitta, c’è da prenderne atto e dovremo parlarne tra noi per capire cosa sia successo. Non voglio nascondermi, speravamo almeno in un 4%. Non voglio nascondermi nemmeno dietro ed evidentemente non siamo riusciti a stabilire dei contatti reali con la gente anche se il programma era buono e le proposte erano concrete». E al ballottaggio? «Vedremo, ne parleremo, oltretutto io non sono il leader di Rifondazione. Di sicuro (a parte che non appoggeremo Cenni, ovviamente) non c’è nulla. C’è chi parla di accordi già esistenti, smentisco. Vedremo...».

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Del resto non sarebbe meno sorprendente il verificarsi di un apparentamento tra LCP5S ed un centro-sinistro factotum di tutti gli scempi perptrati in città. Se dovesse avvenire un apparentamento con la lista di Cenni, di sicuro avverà su solidi accordi programmatici: il programma di LCP5S è dato da una sommatoria di progetti den mirati, chi si renderà disponibile a realizzare il maggior numero di questi progetti, avrà la fiducia della lista e sempre a condizione di una larga condivisione all'interno. Fino a prova contraria ad oggi Cenni, che non è certo una persona con un corroborato passato politico, si è espresso apertamente per limitare il consumo di territorio e per valutare con circostanaz il problema dei rifiuti, quindi se queste sono rose, vorremo accertare che possano effettivamente fiorire. Non cerdo che LCP5S sia interessata a bruciare un interessante risultato politico sull'altare di un apparentamento bastato sul semplice antagonismo con il centro-sinistra.
E' una decisione delicata che andrà presa in un ambiente in cui la stragrande maggioranza degli aderenti ha una passanto di astrazione di sinistra. Sarà quindi anche un test interno per capire quanto effettivamente i singoli sono epurati dalla ideoligia dominanti che portano a concepire la politica ancora sotto il profilo quel retaggio storico per cui questa sarebbe divisa in destra e sinistra.
A certe condizioni, l'obbiettivo primario è abbattere un ancien regime ultrasessantennale fatto di intrighi, clientelismo e piattaforme di potere e sarebbe bello che in questo sii adoperasse un vero e proprio fronte trasversale, del quale Cenni si è già fatto promotore rivolgendo il proprio invito addirittura a Paolo Paoletti di Rifondazione Comunista. Sarebbe bello pensare ad un nuovo governo trasversale di rinnovazione in cui in un sindaco sostenuto da forze di centro destra, nomina assessore all'urbanistica una persona intelligente, capace e di esperienza, benchè afferente al partito di Rifondazione Comunista, proprio per quel progetto di rinascita della città di cui tutti hanno bisogno.
Una giunta trasversale porterebbe necessariamente ad affrontare anche il tema più ostico come quello dell'immigrazione con più pertinenza, conducendo inevitabilmente a limare quei toni di alcune forze di centro-desrta che sicuramente anche all'interno di LCP5S, non posono trovare recettività.

Francesco Fedi

Anonimo ha detto...

Quindi tutta la retorica grilliana contro il "PDL, PDmenoelle, Unione Dei Carcerati" è fondamentalmente una bufala!
Voglio vedere, seriamente, Silli che prende "ordini" da Barosco su urbanistica, rifiuti, e quant'altro, dopo che più di una volta si sono espressi per inceneritore, cemento e tutto il resto, oltre che per il potenziamento dell'Interporto. Non è un caso che oggi Marini gongoli sui giornali, per il risultato!
E mi piacerebbe anche capire come oggi lo stesso oggetto degli strali di Grillo in piazza del Duomo di due settimane fa sia diventato improvvisamente il paladino del cambiamento a Prato.
se Cenni avesse avuto autonomia politica, ad esempio attraverso una lista propria, la cosa poteva anche avere un senso: ma Cenni - come Carlesi dall'altra parte - ha il cappio al collo messo dai partiti che lo appoggiano, e voglio vedere se questi son disposti a lasciare il passo a un Paoletti (si... ce lo vedo proprio il Magnolfi a cedere...). E non mi sembra nemmeno che Cenni abbia fatto queste clamorose aperture descritte: Cenni è possibilista su tutto, il che vuol dire sostanzialmente su niente!

Cirano

Anonimo ha detto...

RAGAZZI MIEI, PRIMA DI DARE UN GIUDIZIO SU CENNI VEDIAMO ALL'OPERA. MA VEDIAMOLO!! E' SESSANT'ANNI CHE SI VEDONO LE MALEFATTE DEL PD. LIBERATEVI DAGLI SCHEMI/GABBIE MENTALI DELLA SINISTRA E DESTRA: CAMBIARE, FARE, LAVORARE E PROVARE !!!
NON POSSO CHE DAR RAGIONE A BAROSCO E I GRILLINI !! IL SOLITO LETTORE

tizio ha detto...

veramente il PD esiste da meno di sessant'anni....MOLTO meno

Alessandro G. ha detto...

Cenni era digiuno di politica ma ben pasciuto del sostegno dei PARTITI (PDL, UD, LEGA ecc.) le liste civiche contavano pochissimo.

Quindi già questo ha suggerito alla grande maggioranza degli attivisti del MoVimento di starne alla larga; la sola motivazione che poteva essere un modo per rompere un dominio del centrosinistra ncontrastato da decenni NON era sufficente per dargli sostegno: se volevano raggiungere questo risultato avrebbero dovuto usare le loro proprie forze, non quelle di una Lista ce non voleva schierarsi ma essere di ROTTURA con gli schieramenti: CENNI rappresentava cittadini e partiti di CENTRO-DESTRA ai quali va il *MASSIMO* rispetto, tuttavia lascelta di NON legarsi a partiti e di mantenere la propria indipendenza è stata prioritaria: il rischio era quello di diventare Lista Civetta, stampella dei partiti.

NON solo: uno dei principi del M5S è di NON sostenere nessuno sulla base di mere promesse (specie se elettorali) ma verificando i fatti, i progetti giò realizzati o in corso d' opera.
Di NON sostenere nessuno al Ballottaggio ma democraticamente prima del I° turno

Cenni ha vinto comunque per debolezza politica del PD anche a causa delle loro lotte interne (vedi Carlesi VS Abati) Tuttavia la rottura di una contnuità è stata magari un esperienza da fare, quantomeno ha fatto emergere le differenti anime del M5S in Prato

Le promesse di Cenni contro gli Inceneritori erano le STESSE di Carlesi e alla fne ha combaciato quasi del tutto anche il Piano strutturale (con poche varianti)

A distanza di anni:
Inceneritori principalmente fuori Prato (manelle vicinanze) tranne Baciacavallo...

Siamo ancora a combattere contro un Piano Strutturale fortemente cementifcatorio ripreso al 90% dalla passata amministrazine dicentro-sx.

Le poche soddisfazioni sono un MINIMO spostamento del deposito CAP, un congelamento degli assurdi progetti sull'area ex-banci e di Galceti (segnate ancora come aree grigie quindi tutto da verificare) un una modifica in senso concorrenziale della gestione del servizio di distribuzione del GAS (anche questa da verificare nella sua reale efficenza) revisione del bilancio di spesa del Comune ed in particolare sulla questione dei Derivati-Swap, qualche apertura sul fronte dell' integrzione degli immigrati... uno sforzomagiore (ma sostanzialmente ancora poco efficente) nell' ambito della sicurezza, poche timide aperture sul fronte della partecipazione, purtroppo spesso disattese nei fatti... qualche passo avanti sulla gestine dei rifiuti ma sostanzialmente insufficente (raccolta P-a-P in 2 circoscrizionisu 5, Riciclo ancora da avviare a regimema limitato dall' ancora prsente produzione di CDR per gli inceneritori) insomma alcune minime novità, in gran parte ancora da verificare.

NON certo sufficenti per definirsi a 5Stelle.
Se pensiamo che basti accodarsi su pochi punti di programma, peraltro parziali, per essere coerenti con i principi del M5S allora non si è capito NULLA.