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La mer, la fin...

martedì 9 giugno 2009

Prato al voto. Gestri ferma Gestri

Secondo noi, più che a causa della Attucci, Gestri si è fatto male da solo... insieme al PD...
MV

da il Tirreno del 09/06/09
Attucci ferma la corsa di Gestri

Ballottaggio a sorpresa per la Provincia. Il Pd perde posizioni

La candidata del Pdl prende consensi a Poggio. Centrosinistra in difficoltà anche a Carmignano. Lega sbanca a Vaiano

PRATO. Lamberto Gestri, candidato della coalizione di centrosinistra, non ce l’ha fatta a passare quota 50% e, per la prima volta, si va al ballottaggio per scegliere la guida della Provincia. Cristina Attucci, la giovane informatrice farmaceutica candidata del centrodestra è stata insidiosa al di là di ogni previsione. Complice una virata a destra del distretto, in alcune zone inaspettata, Lamberto Gestri si è fermato al 47,72% con 63.764 voti contro il 41,56% (55.544 voti) della coalizione capeggiata dal Pdl. Mancano all’appello del centrosinistra circa 7.000 voti rispetto al numero che portò alla vittoria al primo turno del presidente uscente Massimo Logli. Schede che mancano all’appello e che non possono essere giustificate solo con il dato dell’astensione.
IL VOTO Il Partito Democratico ha portato a Gestri il 37,90 per cento dei voti (48.362) contro i 44,87% che arrivarono a Logli da Margherita e Democratici di sinistra (rispettivamente 9,66% per 11.967 voti e 35,21% per 43.624 voti). Una perdita nel numero dei voti solo in parte recuperata dalla buona performance dell’Italia dei valori (6,15% per 7.846 voti nel 2009, 2,42% per 3.003 voti nel 2004). A Gestri è inoltre mancato in parte il voto della sinistra più estrema. Il Pd, alle Provinciali, ha perso consensi a Poggio a Caiano (32,44% contro il 41,05%), Carmignano (34,99% contro il 36,11 del 2004), Montemurlo e Vaiano (37,95%-44,78) dove si è registrata una volata della Lega Nord (10,91% nel comune della Valdibisenzio, 6,66% nella media provinciale). Territorio dove il Pdl ha mantenuto le posizioni acquisite dalla somma dei voti di Alleanza nazionale e Forza Italia. Buono per la Provincia, oltre al risultato di Lega Nord e Italia dei Valori, il dato dell’Udc con il 4,40% contro il 3,12% del 2004. Abbastanza limitata invece la dispersione di voti nelle varie liste civiche dove nessuno, fatta eccezione per Prato Libera e Sicura, arriva all’1%.
LAMBERTO GESTRI Un risultato quello della Provincia assolutamente inaspettato. Si dava infatti per scontato che Gestri sarebbe passato al primo turno e, per tutta la campagna elettorale, le attenzioni sono state tutte concentrate sulle elezioni in Comune.
«E’ un voto fotocopia delle Europee», è stato il commento a caldo di Lamberto Gestri che ha spiegato come, secondo lui, «ha prevalso il voto di appartenenza mettendo assolutamente in secondo piano la personalità dei candidati che non hanno spostato molto».
L’ingegnere è convinto che al ballottaggio prevarrà sulla Attucci. «Continueremo la campagna elettorale a testa alta. Sono sicuro che ce la farò. Ritengo mi abbia nuociuto anche il fatto che si desse per scontata una mia vittoria».
C’è da parte di Gestri la consapevolezza che si dovrà premere il piede sull’acceleratore su temi come l’immigrazione e la legalità. «Il centrosinistra su questo - sottolinea - dovrà agire con più forza dando le risposte che i cittadini si aspettano e spiegando bene quali sono le posizioni e le competenze delle amministrazioni locali e di quelle nazionali che hanno sul territori strumenti depotenziati per gli organici ridotti».
CRISTINA ATTUCCI Cristina Attucci è sorpresa del risultato ma non moltissimo. «All’inizio - dice - sembrava una battaglia molto difficile ma poi con il passare delle settimane ho capito che stava crescendo l’entusiasmo. Questo risultato, anche in Provincia, dimostra che tutto il nostro territorio ha voglia di cambiare».
«Non so se i voti che, come candidata, ho avuto superiori alla coalizione - sottolinea - siano dovuti a me o se sono il frutto di un errore nel voto non barrando anche una delle liste che mi appoggiava. Sono però certa che ha pagato ascoltare le persone. Siamo riusciti a far sentire i candidati vicini alle loro esigenze. Qui non si è riusciti a risolvere i problemi anche banali che la gente ha sottoposto agli amministratori».
Ilenia Reali

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