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La mer, la fin...

lunedì 1 giugno 2009

Prato verso le amministrative. Gualtieri "born in Prato"?

A Gualtieri, vorremmo far notare che anche il suo principale alleato nonché candidato a sindaco è stato al governo di questa città fino a dicembre dello scorso anno.
E poi, il marchio "Born in Prato"... ma se anche lui è nato a Città di Castello!!!
MV

da il Tirreno del 01/06/09
Gualtieri: «Moratoria per leasing e mutui»

L’esponente di “Prato libera e sicura” in corsa per la Provincia

PRATO. Bruno Gualtieri non è un tipo da fare nomi e cognomi. Però non può fare a meno di avercela con chi, a suo dire, «gli avrebbe copiato pari pari le idee e le proposte, a partire dal richiamo ai valori dell’etica e della moralità in politica». Invece lui, il candidato di Prato Libera & Sicura per la presidenza in Provincia, il programma lo aveva scritto ad ottobre, quando ancora combatteva le sue battaglie dentro il comitato del Macrolotto zero di via Pistoiese.

Cosa l’ha spinta a buttarsi in politica, dopo l’esperienza nei comitati?
«La scelta di candidarmi rappresenta un atto di impegno e responsabilità nei confronti dei cittadini, sempre più stanchi della politica fatta a Prato negli ultimi venti anni. Tutta questa proliferazione di liste civiche, del resto, è una spia del disagio e del malcontento che serpeggiano in città. Noi di Prato Libera & Sicura vogliamo fare la differenza».
Però anche i suoi avversari parlano di legalità e rispetto e delle regole
«Il punto è avere la volontà di applicare regole che già esistono. È sotto gli occhi di tutti la situazione di emergenza che si è creata con il distretto parallelo delle ditte cinesi. Gli amministratori degli ultimi dieci anni non hanno mai mosso un dito, lasciando che il degrado e l’abbandono imperassero nelle nostre aree. Per questo mi meraviglio quando i miei avversari, provenienti dallo stesso partito che ha governato questa città, lanciano proclami per il futuro. Finora cosa hanno fatto?»
Veniamo al programma. Quanto tessile vede nel futuro dell’economia pratese?
«Mi piace fare un paragone con la Fiat: quando l’azienda ha smesso di fare automobili, ha iniziato ad andare male. La nostra eccellenza è il tessile: dobbiamo puntare sul rilancio del settore dominante. Ben vengano poi tutte le possibili diversificazioni, purché ci siano però le capacità e le competenze per diversificare».
Progetti particolari?
«A Prato si parla tanto del Creaf, ma è solo una scatola vuota che drena risorse senza cervelli che vi lavorano dentro. Il mio progetto, invece, è quello di dare vita a una scuola Normale del tessile che coniughi in maniera operativa ricerca, sviluppo e innovazione. Vorrei inoltre ricordare la mia proposta per una certificazione garantita del marchio “Born in Prato”, per difendere le nostre produzioni dalla concorrenza sleale dei cinesi.
Quale sarebbe il primo atto che farebbe approvare da presidente?
«Di sicuro m’impegnerei fin da subito per un accordo con Fiditoscana per l’erogazione di mutui alle imprese che investono su ricerca e innovazione. Tra gli altri interventi più urgenti, una moratoria fino a dicembre 2010 per leasing e mutui e il blocco dell’addizionale Irpef regionale e comunale».
Da ex leader dei comitati, come riqualificherebbe via Pistoiese?
«Tra le diverse proposte, ho lanciato l’idea di un credito facilitato per le giovani coppie che scelgono di comprare casa nel Macrolotto zero».
Maria Lardara

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