TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 5 giugno 2009

Prato verso le amministrative. Se Bersani...

... doveva venire a Prato per sparar bischerate e banalità, secondo noi se ne poteva rimanere tranquillo a casa... Una parata in meno mica ci mancava...
MV

da il Tirreno del 05/06/09
«Prato motore della ripresa»

Bersani visita due aziende: «Divorziamo da Berluscon

PRATO. «Questa città, col suo distretto, è una delle capitali della crisi e non può essere abbandonata. Anche perché, quando ci sarà una possibilità di ripartenza, le piccole e medie imprese del tessile pratese potranno essere uno dei motori della crescita di tutto il Paese». Lo ha detto ieri, nella lunga mattinata pratese, Pierluigi Bersani, attuale responsabile economico del Partito Democratico.

La ricetta Pd per Prato è molto diversa da quanto ha finora fatto il governo: nulla. In generale, i distretti industriali potranno ripartire e quello pratese potrà di nuovo contribuire allo sviluppo del Paese, a patto che l’esecutivo di Roma «si decida a far affluire soldi freschi» senza badare soltanto ai soliti noti, banche o automobili che siano. L’esponente Pd, uno dei maggiori leader del centrosinistra, non ha però toccato soltanto i temi economici. In vista del turno elettorale ormai imminente si è mostrato fiducioso. «Il voto in Toscana, ma anche in altre parti d’Italia, potrà dimostrare che l’onda del berlusconismo è in via d’esaurimento», ha spiegato. Come dire, che le Europee non segneranno un tracollo dell’attuale opposizione italiana e che le comunali e le provinciali, a Prato e nelle città vicine, andranno bene. L’invito agli indecisi, poi, è semplice: «Veronica faccia quel che vuole. L’importante è che siano gli italiani a divorziare da Berlusconi». Il premier non è d’altra parte il primo dei pensieri di Bersani. Accompagnato da Andrea Lulli, col quale è in costante contatto, e dal candidato alla Provincia, Lamberto Gestri, l’ex ministro Pierluigi Bersani ha visitato la Cooperativa Cellini, che il deputato pratese gli ha presentato come un esempio di speranza per il futuro, «costruita con i fondi per l’imprenditoria giovanile». Bersani si è intrattenuto a lungo con i lavoratori, per poi proseguire la visita pratese alla Rifinizione Santo Stefano. Assente giustificato, perché impegnato nella tribuna elettorale della Rai regionale con i suoi concorrenti, il candidato sindaco Massimo Carlesi. In entrambe le occasioni, tornando al pensiero di Bersani sulla crisi, l’ex ministro ha aggiunto che «serve una manovra articolata, con il sostegno alle piccole e medie imprese e con la parte restante dei fondi stanziati da destinare agli ammorizzatori sociali, da estendere anche ai precari». Non solo. Sul versante immigrazione, l’ex ministro ha detto chiaro che «chi viene qui non può farlo per gettare benzina sul fuoco».


da la Nazione del 05/06/09
«Il centrodestra non sfonderà E il governo dia soldi a Prato»

Bersani visita due ditte e lancia lo sprint finale
«QUI C’È bisogno di soldi, non di chiacchiere». L’ex ministro e responsabile economia del Pd Pierluigi Bersani dà voce alle richieste degli operai incontrati ieri mattina al termine della sua visita nelle aziende di Prato, prima alla cooperativa Cellini e poi alla Santo Stefano. Bersani ha salutato i lavoratori accompagnato dalla segretaria del partito, Benedetta Squittieri, dal parlamentare Andrea Lulli e dal candidato alla presidenza della Provincia Lamberto Gestri (Massimo Carlesi invece non c’era perché impegnato alla Rai). Ha ascoltato, si è informato sulle attività delle aziende, ha parlato con gli operai delle difficoltà del momento, sia di Prato che dell’Italia, poi ha lanciato bordate contro il governo inviando anche messaggi rassicuranti al popolo del centrosinistra: «Berlusconi dice che abbatterà i fortini rossi della Toscana e del centro Italia, ma risalirà in rotta le valli che ha attraversato. Accende il fuoco sotto i problemi reali della gente per fini elettorali, questo è un comportamento irresponsabile e non accettabile».

PER BERSANI l’unico modo per aiutare davvero le piccole e medie imprese, di Prato e di altri distretti, è immettere nel sistema soldi freschi: «Il governo invece è fermo ancora all’ultima finanziaria Prodi, sposta e risposta voci di bilancio senza dare soldi alle imprese. Tremonti è stato l’unico al mondo ad avere l’idea balorda di finanziare le banche sperando che poi i fondi finissero agli imprenditori. Ma se la Merkel deve sostenere Opel dà forse i soldi agli istituti di credito? Li dà a Opel, o no? Adesso serve subito un pacchetto di misure per le piccole e medie imprese, dare respiro alle aziende allungando i tempi dei rimborsi e bisogna pensare anche a misure specifiche sul tessile, quindi anche per Prato».

LA CONCLUSIONE è stata di nuovo un attacco alla visita del presidente del consiglio, peraltro criticata anche da Gestri («Non ha detto una parola sul tessile») e dagli altri esponenti del Pd: «Adesso basta con le parole e con la favola che la crisi è finita, la crisi è qui — ha detto Bersani dentro la Santo Stefano — Siamo l’unico paese al mondo che il prossimo anno ridurrà gli investimenti, il governo si deve muovere perché l’importante è non perdere pezzi per strada ma recuperare competitività e lavoro». E magari mantenere le amministrazioni.

INFINE, ieri sera l’appello della segretaria del Pd Squittieri: «Carlesi e Gestri sono due candidati scelti attraverso le primarie dai pratesi— ha detto —, uomini e donne, non berluschini, non prototipi scelti ad Arcore, o in qualche altro salotto privato, che non rappresentano nessuno se non se stessi. I nostri candidati esprimono la serietà con la quale il Pd vuole governare Prato. In questa campagna elettorale abbiamo incontrato molti lavoratori e lavoratrici del distretto, che vivono momenti difficili, abbiamo fatto diventare le loro battaglie e i loro problemi, battaglie nazionali del Pd. Noi abbiamo messo tutto questo nel nostro lavoro e le uniche risposte che abbiamo avuto dalla destra sono le barzellette del presidente del consiglio».
Leonardo Biagiotti

Nessun commento: