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La mer, la fin...

martedì 14 aprile 2009

Edilizia. Una nuova tipologia abitativa.

ROGGIOLANI : TERREMOTO IN ABRUZZO


Firenze 14 aprile ‘09
“Nel terremoto in Abruzzo – ha dichiarato Fabio Roggiolani, consigliere Verdi in Regione Toscana e membro Esecutivo Federazione Nazionale dei Verdi – si è verificato il fallimento di un modo di costruire incentrato sul cemento e sulla filiera delle costruzioni in calcestruzzo che si è rivelato inefficace di fronte all’emergenza terremoto. Non è un fallimento dovuto solamente alla minor quantità di ferro o all’inserimento di sabbia di mare nel calcestruzzo, ma è l’intero sistema delle vecchie costruzioni a non aver retto il confronto con il terremoto. Ricostruire oggi con gli stessi criteri richiede molti anni e purtroppo non dà garanzie certe.
Da oltre due anni noi – ha spiegato l’esponente verde – abbiamo seguito la costruzione di una nuova tipologia di abitazione, di cui c’è un esempio ad Asciano in provincia di Siena, in legno semi prefabbricato abbinato all’utilizzo di materiali da costruzioni tipici del nostro patrimonio architettonico.
Tale tipo di costruzione, seguita anche dagli uffici tecnici della Regione Toscana, ha rivelato alcune caratteristiche che sono fondamentali per la ricostruzione in aree terremotate: 1) la rapidità; in trenta giorni si costruisce il grezzo e quindi i terremotati potrebbero uscire dalle tende e avere già un primo tetto ben più solido e capace di resistere alle intemperie rispetto alle tende. 2) l’invincibilità sismica, ovvero la straordinaria resistenza sia nella struttura esterna che nelle componenti interne. 3) l’edificio è completamente autosufficiente sul piano del riscaldamento e della climatizzazione e con un tetto di pannelli solari anche autonomo per l’energia elettrica. 4) il modo con cui si utilizza il legno rende questa casa più resistente al fuoco di una casa con tipologia costruttiva di vecchio tipo; inoltre il legno utilizzato proviene dalle nostre foreste e quindi anche in Abruzzo è possibile avviare una filiera corta del legno per ricostruire anche il tessuto produttivo in sede locale. Con questo sistema si possono ricostruire anche le città storiche riutilizzando una parte dei materiali terremotati: il costo di tutto questo è pari alle case in cemento.
Per questo – ha aggiunto Fabio Roggiolani – ho già fatto richiesta di incontro urgente con i tecnici della Protezione Civile Nazionale e chiederò un incontro con un esponente del governo per poter illustrare questa proposta. Sarebbe utile che la Regione Toscana facesse confluire i propri aiuti nella ricostruzione utilizzando questa tipologia costruttiva. Sto chiedendo aiuto a tutte le aziende del settore per poter ottenere finanziamenti per costruire un primo centro sociale in un terreno predisposto dagli esponenti abruzzesi di Sinistra e Libertà.
Infine – ha concluso Roggiolani – chiedo che questa nostra proposta venga vagliata con la dovuta attenzione e metteremo in campo iniziative per far conoscere tutto questo: già con il consigliere regionale Verde d’Abruzzo, Valter Caporale, avremo un confronto con il comitato di cittadini per la ricostruzione di Onna.”

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