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La mer, la fin...

mercoledì 15 aprile 2009

Prato. L'UIP e la VAS sul Vespucci

A parte il fatto che c'è anche una sesta ipotesi (cioè quella di lasciare tutto così com'è...), è impressionante quanta fretta abbia sempre l'Unione Industriali, quasi che una Valutazione Ambientale Strategica possa essere considerata come un mero atto burocratico da superare velocemente per poter procedere ai lavori.
In realtà, dovrebbe essere - se ben fatta - l'analisi fondamentale per capire se le soluzioni presentate sono più o meno, o non lo sono affatto, sostenibili, e quindi è proprio il caso che non solo venga fatta bene, ma che i risultati siano attentamente vagliati e sottoposti a controllo.
Perché più che "strategico" per l'area metropolitana, già massacrata ambientalmente dai vari scempi urbanistico-industriali, sembra strategico per alcuni interessi, che non sono necessariamente il bene comune della Piana!
MV

da la Nazione del 15/04/09

Vespucci, via libera Uip
Industriali: «Le soluzioni ci sono, stringere i tempi»
ORA CHE si è diradata la nebbia sul futuro sviluppo dell’aeroporto Vespucci occorre fare in fretta e non perdere ancora tempo: nel dibattito entra così anche l’Unione Industriale Pratesae che chiede con chiarezza di stringere i tempi.
«Naturalmente anche noi abbiamo le nostre idee e le nostre preferenze, ma in fondo questo non è molto importante – osserva Riccardo Marini, presidente dell’Unione Industriale Pratese – Lo è invece il fatto che si stia ragionando fattivamente, ed era l’ora, sull’allungamento della pista. Va dato merito ad Adf di aver elaborato opzioni diverse e tutte attendibili, così da dare modo alle istituzioni preposte di scegliere fra un ventaglio articolato di possibilità. L’importante è ora che la ’Valutazione ambientale strategica’ si faccia e si faccia rapidamente, perché in passato si è perso troppo tempo». Come Unione Industriale Pratese «abbiamo sempre considerato lo sviluppo dello scalo fiorentino strategico per l’intera area metropolitana e quindi anche per Prato. Potremmo essere vicini allo sblocco della situazione: non perdiamo anche questa occasione».
Intanto c’è un’altra variabile che potrebbe avere effetti sulle operazioni di sviluppo del «Vespucci»: la Regione, ricorda l’Uip, sta lavorando all’istituzione del Parco della piana, dichiarato prioritario dallo stesso assessore Conti. «Si può quindi ipotizzare che i prevedibili vincoli conseguenti la realizzazione del parco vadano ad impattare con alcune delle soluzioni previste per lo sviluppo dell’aeroporto». Tanto più importante quindi «l’accelerazione dei tempi della Vas sulle soluzioni proposte per il ’Vespucci’ e la promozione di un accordo di pianificazione che fissi criteri di sviluppo organico per il complesso del territorio dell’area metropolitana».
Lo scenario attuale si prresenta così: cinque soluzioni diverse per lo sviluppo dello scalo fiorentino, tutte in linea di massima plausibili sul piano della realizzabilità tecnica e della compatibilità con il contesto territoriale. Questo è quanto la società AdF, gestore dell’aeroporto Vespucci, ha portato all’attenzione della commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale della Toscana.
Un’operazione che nasce sotto i migliori auspici, visto che il presidente della commissione Erasmo D’Angelis si è detto “molto soddisfatto” delle analisi con cui il Presidente di AdF Michele Legnaioli ha corredato la presentazione delle proposte.
Le potenziali soluzioni individuate ipotizzano vari gradi di inclinazione della pista rispetto all’autostrada, all’abitato di Sesto fiorentino ed al polo universitario, ed anche, in funzione dell’orientamento, diverse possibilità di allungamento. L’assessore Riccardo Conti ha già manifestato un preferenza di massima per una pista allungata fino a 2000 metri e parallela al polo scientifico, ma ha comunque annunciato che sarà effettuata una Vas (Valutazione ambientale strategica) su tutte le opzioni possibili.

da il Tirreno del 15/04/09
Pista più lunga a Peretola, gli industriali danno l’ok
Sono cinque le soluzioni presentate dalla società di gestione dell’aeroporto
PRATO. Sviluppo dell’aeroporto di Firenze: le soluzioni ci sono, ora stringere i tempi sulle valutazioni di impatto ambientale. Non una ma cinque soluzioni diverse per lo sviluppo dello scalo fiorentino, tutte in linea di massima plausibili sul piano della realizzabilità tecnica e della compatibilità con il contesto territoriale: questo è quanto la società AdF, gestore dell’aeroporto Vespucci, ha portato all’attenzione della commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale della Toscana. Un’operazione che nasce sotto i migliori auspici, visto che il presidente della commissione Erasmo D’Angelis si è detto «molto soddisfatto» delle analisi con cui il presidente di AdF Michele Legnaioli ha corredato la presentazione delle proposte. Le potenziali soluzioni individuate ipotizzano vari gradi di inclinazione della pista rispetto all’autostrada, all’abitato di Sesto Fiorentino e al polo universitario, e anche, in funzione dell’orientamento, diverse possibilità di allungamento. L’assessore Riccardo Conti ha già manifestato un preferenza di massima per una pista allungata fino a 2000 metri e parallela al polo scientifico, ma ha comunque annunciato che sarà effettuata una valutazione ambientale su tutte le opzioni possibili, così da individuare quella che garantisca le migliori compatibilità con il territorio.
«Naturalmente anche noi abbiamo le nostre idee e le nostre preferenze, ma in fondo questo non è molto importante - osserva Riccardo Marini, presidente dell’Unione industriale - Lo è invece il fatto che si stia ragionando fattivamente, ed era l’ora, sull’allungamento della pista. Va dato merito ad AdF di aver elaborato opzioni diverse e tutte attendibili, così da dare modo alle istituzioni preposte di scegliere fra un ventaglio articolato di possibilità. L’importante è ora che la Vas si faccia e rapidamente, perché in passato si è perso troppo tempo. Come Unione abbiamo sempre considerato lo sviluppo dello scalo fiorentino strategico per l’intera area metropolitana e quindi anche per Prato. Potremmo essere vicini allo sblocco della situazione: non perdiamo anche questa occasione». Intanto c’è un’altra variabile che potrebbe avere effetti sullo sviluppo del Vespucci: la Regione sta lavorando all’istituzione del Parco della piana, dichiarato prioritario dallo stesso assessore Conti. Si può quindi ipotizzare che i prevedibili vincoli conseguenti la realizzazione del parco entrino in conflitto con alcune soluzioni previste per l’aeroporto.

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