TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 15 aprile 2009

Prato. Milone dal pero

A parte il fatto che il nostro "beneamato" ex sceriffo inizia a perdere colpi, comunicativamente parlando (sull'ex Banci è arrivato buon ultimo e ha detto le stesse cose trite e ritrite degli altri...), ci chiediamo come mai sembra sempre cascare dal pero...
Ma lui, fino a quando è stato assessore, che faceva in giunta? Pisolava finché non si parlava di sport o di cinesi? Oppure il risveglio lo dobbiamo alla primavera e agli ormoni? Forse che i soldi prima c'erano, visti i bilanci del comune di Prato degli anni scorsi?
Glissiamo elegantemente sulle trombonate delle "cose concrete che interessano i cittadini", e soffermiamoci un attimo su quello che è diventato un refrain quasi noioso: l'ex Banci non ce la possiamo permettere, etcetera etcetera...
Allo stato attuale e prossimo venturo, Prato non potrebbe permettersi nemmeno una capocchia di spillo, e per quanto si possa concordare che l'idea del polo "degli eventi" sia campata in aria come le nuvole che Fuksas aveva proposto, si evita di trattare tutto il resto della Variante anticipatoria, inclusi gli altri due "nodi" che vedranno un massiccio utilizzo di territorio e il congestionamento definitivo della zona del Soccorso. Si evita di parlare di come verrà utilizzata la perequazione per compensare i diritti edificatori generati dalle strutture che, nella previsione, saranno tirate giù per far posto al parco. Si evita di dire che, magari, l'idea del parco e del recupero di una struttura così bella ed importante, in un'area strategica di Prato, poteva essere destinata altrimenti, e senza ampliare alcunché (tranne la zona verde...).
L'insipienza della classe politica e di chi si sta candidando alla guida della città si vede anche da questo...
MV

da la Nazione del 15/04/09
Milone boccia l’ex Banci: «Un’opera faraonica, non ce la possiamo permettere»

ALDO MILONE, candidato a sindaco per la lista civica Prato Libera&Sicura, parla di infrastrutture rilanciando l’interrogazione presentata al presidente della Regione Claudio Martini, dal capogruppo di Forza Italia Alberto Magnolfi. E piovono critiche come dal Pdl. Secondo Milone niente di ciò che la variante ex Banci prefigura «ha la possibilità di concretizzarsi in tempi ragionevoli poiché mancano le risorse e le infrastrutture indispensabili» per far funzionare il sistema: «Credo che in un momento del genere sia meglio investire sul patrimonio esistente per rilanciare la città piuttosto che mettere in ponte opere faraoniche difficilmente realizzabili e delle quali Prato attualmente non ha bisogno – attacca Milone – E’ necessario parlare di cose concrete, che interessano i cittadini e non un gruppo ristretto di persone».
Poca anche la chiarezza intorno al progetto: «Allo stato attuale delle cose vedo solo un gran caos intorno alla realizzazione del polo fieristico nella zona di Prato Est — conclude Milone — una questione che si inserisce in un periodo storico delicato che Prato sta vivendo a causa della crisi mondiale che ha investito pesantemente anche la nostra città».
Secondo Milone «prima di investire una cifra tanto importante (che tra l’altro attualmente non ci possiamo nemmeno permettere e che sicuramente gli altri enti coinvolti non metteranno a disposizione), dovrà essere intavolata una discussione con le realtà del territorio come cittadini, parti sociali ed economiche e gli stessi Enti dell’area metropolitana».

Nessun commento: