TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 14 aprile 2009

Prato. Scuola e territorio per l'integrazione.

Queste sono le grandi manovre di un esercito che ci piace. L'unico esercito che ci può aiutare a costruire una città ad alto tasso di integrazione. Chiaramente se passiamo la fase protocollare e andiamo a mettere soldi sul tavolo: c'è l'urgenza di operare per questi giovani migranti, spesso impauriti e intimiditi dall'inserimento in un nuovo e diversissimo ambiente e che, a causa della scarsa o nulla conoscenza della lingua, vengono considerati come svantaggiati o ritardati e inseriti in classi inferiori alla loro età.
mv

da il Tirreno del 14/04/09 Stranieri in ritardo alle medie

PRATO. Il Protocollo d’intesa per l’accoglienza degli alunni stranieri è il tema del convegno che si terrà giovedì a Palazzo Novellucci. Alla base del protocollo d’intesa c’è l’obiettivo di garantire a tutti gli alunni, sia italiani che stranieri, l’accesso all’istruzione attraverso una serie di azioni coordinate fra enti locali, scuole a amministrazioni, su un territorio come quello pratese caratterizzato da un forte flusso migratorio. Fra le finalità del protocollo c’è il contrasto all’insuccesso scolastico attraverso un approccio integrato scuola-territorio, con l’attivazione dei laboratori per l’insegnamento della lingua italiana (ne sono partiti complessivamente 159, fra i quali 141 relativi all’alfabetizzazione di primo e secondo livello) organizzati anche in orario extrascolastico e nel periodo estivo. Altri campi d’intervento si sono basati sul sostegno alla genitorialità attraverso il coinvolgimento delle famiglie degli studenti; un punto che ha riscontrato delle criticità a causa della difficoltà di comunicazione che non ha consentito il mantenimento di rapporti con i genitori e che si è cercato di superare coinvolgendo i genitori stessi - in alcuni istituti - nei laboratori multiculturali. Fra i dati presi in considerazione nella realizzazione del protocollo la constatazione che alle medie solo il 37% degli alunni stranieri era in linea con il normale corso di studi, il 36,5% era in ritardo di un anno, il 20,5% in ritardo di due anni, in pratica oltre un quarto dei ragazzi stranieri termina la scuola media a 16/17 anni. Alle superiori solo il 24,8% di ragazzi è in pari, mentre la presenza straniera di dimezza fra il primo e il secondo anno di secondaria.

Nessun commento: