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La mer, la fin...

domenica 5 aprile 2009

Manifestazione. Cgil: ora il confronto?

Cgil in piazza a Roma. Epifani a governo: un tavolo vero

notizia Reuters

Centinaia di migliaia di lavoratori, studenti, pensionati ed esponenti della sinistra sono scesi in piazza oggi a Roma per la manifestazione della Cgil contro la crisi economica, nella quale il segretario generale Guglielmo Epifani ha chiesto al governo l'apertura di un "vero tavolo" di confronto.
Cinque cortei, ai quali ha partecipato anche il segetario del Pd Dario Franceschini, hanno sfilato per le strade della capitale stamattina per confluire al Circo Massimo dove Epifani ha tenuto il discorso conclusivo davanti a una folla che gridava slogan contro il governo, tra bandiere rosse del sindacato e palloncini. Su un cartello si leggeva: "Berlusconi, se continui così arrivano i forconi".
Gli organizzatori hanno riferito di 2,7 milioni di persone in strada, ma la polizia ha parlato di 200.000.
Il segretario della Cgil ha accusato il governo di aver fatto poco o nulla per risolvere i problemi di precari, studenti, donne e pensionati ma ha aperto a un dialogo con l'esecutivo sulla crisi, auspicando l'adesione degli altri sindacati confederali e di Confindustria.
"Chiedo formalmente al presidente del Consiglio di aprire subito un tavolo vero di confronto sulla crisi, perché si possa ascoltare in modo reale, sereno, serio le cose che vanno fatte per ridare una prospettiva", ha detto Epifani.
"Vuol essere questo un invito, almeno per una volta, a verificare se è possibile avere un tavolo vero di confronto", ha aggiunto il segretario della Cgil.
"Non siamo in grado di fare previsioni attendibili ma se la ricchezza del paese dovesse [secondo l'Ocse] scendere del 4% in questo 2009, questa caduta non la si può affrontare né con battute né con misure che non siano all'altezza dei problemi".
Epifani si è anche rivolto a Uil e Cisl, invitandoli a unirsi alla proposta di un tavolo, vista la gravità della recessione economica.
"Penso che Cisl e Uil possano essere d'accordo su questa richiesta, perché i temi sono comuni e abbiamo bisogno di rivendicare il peso di tutto il sindacato confederale", ha detto Epifani.
"La divisione su questi temi non può esserci più, perché la crisi riguarda tutto e tutti e ci chiede di restare uniti", ha proseguito il numero uno della Cgil, che si è poi rivolto anche agli industriali. "Penso che anche la Confindustria avrebbe interesse a un tavolo reale di confronto".

BRUNETTA: "UNA SCAMPAGNATA"
La manifestazione è stata definita una "scampagnata" dal ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.
"Se qualcuno fa una scampagnata in più, male non fa ovviamente neanche all'economia perché muove risorse, ristoranti e autobus", ha detto Brunetta a margine del workshop Ambrosetti a Cernobbio.
Per il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il governo è pronto a discutere di proposte giuste, "ma non è giusta la proposta di fare una cambiale, un assegno scoperto che poi pagano i nostri figli".
"Noi vogliamo conservare la coesione sociale e la tenuta del sistema industriale", ha detto Tremonti a margine dei lavori dell'Ecofin a Praga.
In corteo, anche diversi leader dell'opposizione, dal segretario del Pd Dario Franceschini a Grazia Francescato dei Verdi a Fausto Bertinotti e Paolo Ferrero di Rifondazione Comunista.
"Penso che il segretario di un grande partito progressista come il Pd abbia il dovere di stare dove ci sono lavoratori che chiedono di rispettare i loro diritti, persone che hanno paura di perdere il loro posto di lavoro, che denunciano che con i loro stipendi non ce la fanno più a vivere", ha detto Franceschini.
Gli organizzatori hanno fatto sapere che per l'arrivo dei manifestanti sono stati impegnati circa 40 treni speciali, due navi a 4800 pullman.
Alla manifestazione hanno aderito il mondo dell'università e della ricerca, della cultura e dell'informazione.

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