TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 5 aprile 2009

Pistoia. Venite a curarvi, non facciamo la spia!

L'avreste mai detto voi che ci si sarebbe ridotti così?
Un medico che per avvicinare i pazienti deve assicurare che non li denuncerà.
Un altro capitolo di questa brutta fase di decadenza culturale e morale del nostro paese.
mv

da il Tirreno, 4/4/'09

I medici ai clandestini: venite a curarvi, non vi denunceremo A Pistoia sono stati gli stessi immigrati a chiedere un incontro per avere chiarimenti Ma nell’ambulatorio dedicato agli irregolari le visite sono crollate
PISTOIA. «Almeno al pronto soccorso di Pistoia, nessun medico ha intenzione di denunciare i clandestini». Maria Benvenuti, responsabile medici della Cgil, in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Pistoia, ha tenuto a sgombrare il campo da qualunque ombra sulla linea che i sanitari dell’Asl 3 impegnati in prima linea intendono tenere sul disegno di legge del governo.
Le parole della dottoressa non potevano che essere quelle, del resto, visto che sono state pronunciate nel corso di un incontro alla Cgil tra rappresentanti dei medici, del sindacato e delle principali comunità immigrate pistoiesi, dal titolo “Io curo, non denuncio”. «Una serata voluta dagli immigrati - spiega Robert Pllumbaj, albanese - per avere più informazioni sulle conseguenze a livello locale di questo disegno di legge».
E che ci sia bisogno di più informazione, lo dimostra un dato. A Pistoia l’Asl 3 ha aperto da tempo un ambulatorio espressamente dedicato agli immigrati clandestini. Qui si visita e si fanno esami senza ovviamente verificare se i documenti sono in regola. Eppure se nel primo trimestre del 2008 gli accessi erano stati 175, nei primi tre mesi di quest’anno gli immigrati irregolari sono stati quasi la metà: 97, originari soprattutto dell’Albania (33), della Moldavia (15) e del Marocco(13).
Secondo la dirigente sanitaria responsabile del servizio, Wanda Wanderling, il disegno di legge del governo ha creato paura tra gli immigrati e ha contribuito ad aumentare una già forte diffidenza.
Marta Quilici

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